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Spettro solare e lampade UVB.


Pupa

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Ragazzi,

ho rispolverato un pò di libri e ho cercato di creare una scheda con informazioni di base.

 

 

Lo Spettro Solare

 

La luce del sole è una radiazione elettromagnetica fatta di onde di atomi.

Questa è formata da sette parti:

raggi gamma, raggi x, ultravioletto, visibile, infrarosso, microonde, onde radio.

 

13.jpg

 

 

Di tutte queste radiazioni, solo una piccolissima parte è visibile, e viene percepita come luce bianca dai nostri occhi.

Ma i colori delle cose, allora?

I colori degli oggetti che osserviamo nascono dalle interazioni tra la radiazione solare e gli elettroni degli atomi o delle molecole che li compongono.

La luce bianca è in realtà un "miscuglio' di colori.

Questo studio, della diffrazione della luce, venne fatto da Isaac Newton, attraverso l’uso di un prisma.

Se infatti facciamo passare la luce del Sole attraverso un prisma, la scomponiamo nei suoi colori costitutivi: violetto, blu, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso.

In più troveremo numerosissime righe scure che corrispondono a determinati elementi chimici presenti nell'atmosfera solare: ogni elemento, allo stato gassoso, assorbe caratteristiche frequenze luminose, originando le discontinuità rilevabili nello spettro.

 

http://www.forma-mentis.net/Immagini/Fisica/Spettro.jpg

 

Ad ogni colore corrisponde una data lunghezza d'onda e una certa frequenza delle onde elettromagnetiche.

 

· ultravioletto :contiene le radiazioni che trasportano maggior energia e potrebbero per questo risultare dannose per la vita sulla Terra.

Queste radiazioni rappresentano una piccolissima percentuale dello spettro solare e vengono quasi interamente “fermate” nella parte più alta dell’atmosfera dall’ossigeno e dall’ozono;

· visibile :contiene le radiazioni alle quali è sensibile l’occhio umano;

è formata da tutti i colori familiari, dal violetto al rosso, e rappresenta il 46% del totale della radiazione solare;

·infrarosso :contiene la radiazione che sperimentiamo come calore

e rappresenta il 49% della radiazione emessa.

 

Non esiste peró soltanto lo spettro di assorbimento: ogni elemento chimico oltre ad assorbire radiazione puó anche emetterla: su questo si basano le invenzioni delle lampade fluorescenti e “neon”.

Assorbimento ed emissione dipendono dal livello energetico degli elettroni in orbita attorno al nucleo.

 

I raggi UV

I raggi (UltraVioletti) sono invisibili e si dividono in UVA_UVB_UVC.

Tuttavia solo gli UVA e gli UVB raggiungono la superficie terrestre, mentre gli UVC sono trattenuti dalla fascia di ozono della Atmosfera. Gli UV-C sono usati soprattutto per sterilizzare, come anche le microonde. Per esempio esistono lampade con UV_C per uccidere le alghe.

La quantità di UVB che raggiunge la terra rappresenta solo l'1% delle radiazioni solari.

Gli UVA raggiungono la superficie terrestre in quantità decisamente maggiore (10 volte) rispetto agli UVB; ambedue contribuiscono a produrre l'arrossamento cutaneo, ma mentre la penetrazione degli UVB si arresta nell'epidermide, gli UVA si spingono in profondità nel derma. Essi per molto tempo sono stati considerati inoffensivi, ma in realtà danneggiano le strutture di sostegno (collagene ed elastina) della pelle.

Benché siano molto importanti, in dosi elevate possono procurare danni cellulari, e alterare il DNA, che causano i tumori della pelle.

 

Effetti positivi degli UV

 

L’esposizione ai raggi UV non ha però soltanto effetti negativi. Queste radiazioni hanno infatti un ruolo importante nella sintesi organica di vitamina D, sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro e in grado di proteggere le ossa da malattie quali il rachitismo (una malattia che impedisce lo sviluppo e il consolidamento del tessuto osseo e che colpisce soprattutto i bambini nella fase di crescita), l’osteomalacia e l’osteoporosi.

Questo perché la vitamina D, infatti, per entrare in funzione, ha bisogno dell'aiuto dei raggi del sole: la nostra pelle (luogo dove si deposita la provitamina D) cioè deve essere esposta ai raggi ultravioletti del sole

In generale, basta una minima esposizione ai raggi UV per ottenere questi effetti protettivi.

Alle giuste quantità, quindi, sono utili alla sintesi della vitamina D, in tutti gli animali, compreso l’uomo

 

Effetti sulle Tartarughe

 

Le tartarughe, ovviamente, hanno bisogno di esposizioni solari molto più prolungate dell’uomo, primo perché sono animali a sangue freddo,il cui metabolismo è insufficiente a mantenere costantemente una temperatura idonea alla vita dell’animale e all’espletamento di tutte le funzioni vitali quali l’alimentazione, la digestione, l’eliminazione delle sostanze di scarto.

Una cosa curiosa da sapere, è che i raggi UVa , mentre per noi sono nella fascia di radiazioni invisibili, pare che per le tartarughe(così come tutti i rettili e gli uccelli) abbiano un colore.

Questo dato di fatto, è utile anche per capire come una radiazione visibile(per loro) contribuisca ad un senso di benessere e renda più confortevole il loro habitat, nel caso siano tenute dentro casa.

E' la stessa sensazione di disagio che troviamo noi in ambienti con illuminazioni fortemente innaturali.

 

Però, i raggi più importanti in assoluto per le tartarughe sono il tipo UV-B. La deficienza porta ad una crescita anomala e patologica dell’animale: in pratica la tartaruga cresce con evidenti malformazioni della corazza, che vengono chiamate piramidalizzazioni, assimetrie, guscio molle.

La totale mancanza porta semplicamente alla morte.

 

 

Neon UVB

 

La prima cosa che mi sento di dire, è di comprare tubi fluorescenti con la più alta percentuale di emissioni UVB.

Dal 8% al 10%.

Questo per 2 motivi:

-Le emissioni UVA e UVB dei tubi sono notevolmente inferiori a quelle della luce solare

-A distanze superiori ai 20 cm le emissioni di UVB, in particolar modo, vengono sfumate notelvolmente, mentre a distanze vicine allo zero(cosa improponibile) sono vicine a quelle solari.

 

Le ditte che fabbricano i neon per rettili usano questa dicitura:

Nome+ D3 10.0

che vuol dire che la lampada ha i raggi UVB al 10% di emissione totale, per la sintesi della provitamina D (D3)

 

Inoltre è utile sempre l'uso di un riflettore d'alluminio rigido, per aumentare quasi del doppio la resa delle lampade.

Anche così, è consigliabile che la lampada non sia a più di 25 cm dalla zona emersa, per le acquatiche.

Vanno cambiati, in media ogni 9 mesi.

 

Informazioni di base sui Neon

 

Caratteristica spesso notata sulle lampade, che siano fluorescenti o meno, è la spesa energetica, ossia i watt.

In realtà questa è la caratteristica meno importante, agli occhi delle tartarughe, e per la loro salute, sui tubi neon (mentre interessa sui faretti spot, in quanto più consumano watt e maggiore resa in calore danno)

 

Dopo aver verificato che la lampada abbia una percentuale rilevante di raggi UVB (gli UVA non sono indicati, in quanto sono sempre intorno al 30%), un'altra cosa importante da vedere sono:

 

il colore e i lumen.

 

Il colore è la cosa più importante da notare, in un neon per Tartarughe, ed è espresso in gradi kelvin (K°).

E non è il "colore" del tubo, che a noi apparirà sempre più o meno bianco.

Si riferisce alla gradazione di temperatura emessa dal tubo(da non confondere temperatura con calore), ossia al colore della luce diffusa.

Se i Kelvin sono molti, per esempio 10000K, la luce emessa è molto brillante e chiara e il picco di colore è sul blu, ma fa apparire l'ambiente innaturale e "plastificato", cosa che alle tartarughe non piace affatto, perchè altera i colori del loro ambiente.

 

Minore sarà la temperatura in gradi kelvin, più la luce emessa tenderà al rosso-giallo e "illuminerà" meno, più sarà alta, più tenderà al blu-violetto, e la luminosità appare maggiore, perchè i toni del blu sono molto più forti e penetranti dei giallo/verdi (che però assumono toni più naturali)

Il mio consiglio è di mettere un neon tra i 4000 e i 6500 kelvin.

 

I Lumen sono la resa luminosa, percepita dall'occhio umano.

Il Lumen è l'unità di misura del flusso luminoso, e di solito

l'efficienza luminosa di una lampada si misura in lumen/W.

Più sono alti, e maggiore sarà la luminescenza.

Se dovessimo illuminare una stanza con pochi watt, direi di prendere un neon con tantissimi lumen, per intenderci.

 

Tuttavia, anche a parità di colore, lo spettro luminoso può variare da marca a marca.

Ci sono neon che hanno picchi di colore maggiormente sul blu, e altri che hanno il picco di colore su verde e rosso.

Per questo abbinare due neon diversi sarebbe l'ideale, per riprodurre in maniera più fedele lo spettro solare, che chiaramente è totale, e non ha "picchi".

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Miglior contributo in questa discussione

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Spero di essere riuscita a riassumere le cose di base..:)

 

Aggiungo una cosa, MOLTO IMPORTANTE, che fino a ieri non sapevo (per la serie non si finisce mai di imparare ;)

 

(Però ora ho scordato dove l'ho letta..perdonatemi,

spero sia considerata una cosa attendibile)

 

E' importante scegliere neon e lampade che abbiano una frequenza, Hertz, intorno ai 150.

Infatti i rettili percepiscono la luce a bassa frequenza, da 50 a 100 hertz, come una serie di emissioni lampeggianti ondulatorie, per fare un esempio, come le luci ritmiche da discoteca..

Chiaro che questa sia una situazione altamente fastidiosa e fonte di stress!

Mentre alle frequenze di 150, la luce viene percepita come flusso continuo e armonico! :)

Ho anche scoperto, leggendo per caso le notizie tecniche di televisori in vendita, che spesso i televisori sono a 50 hertz, perciò, anch'essi, sono fastidiosi, se l'acquaterrario è in una posizione frontale rispetto al televisore..

 

 

Perciò, al prossimo acquisto, verificate:

1-percentuale di raggi UV

2-colore(Kelvin) lampada

3-frequenza, Hertz

 

 

Commenti? Aggiunte?

A nessuno interessano questi discorsi? :(

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nessuno interessato?! io si. anzi molto.:laugh8kb::rofl8yii:

 

senti l'unica cosa che non ho capito è la storia dei lumen... che differenza c'è con i watt? oppure si possono paragonare a CV e HP (tanto per menzionare due misure differenti di una stessa cosa!)

le lampade UVB se ho ben capito non è importante il wattaggio che hanno ma il lumen, quindi suppongo siano due cose distinte...

 

per il resto il consumo? per il consumo l'unica cosa che mi deve proccupare è lo spot... anche sullo spot si può dire qualcosa?

 

ah e poi la questione dei picchi di colore... non mi è molto kiara... a parità di gradi kelvin si hanno differenti colorazioni... se ho capito bene (tra differenti marche)... questo da cosa dipende? dai lumen?

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raga ho letto e mi serve il vostro aiuto...ma le lampadine (non i neon) con gli uv-b le vendono???perche non le trovo, la mia ultima speranza è riposta in viridea(non so se lo conosciete)devo ancora andare a guardare li. per ora ho solo trovato la lampadina spot con uv-a e uv-b solo tracce minuscole...
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La storia dei lumen è un pò contorta, perchè in realtà esistono 2 unità di misura diverse che non sempre combaciano:

lumen e lumen/watt

 

Colore e lumen, inoltre, sono anche legati tra loro con un'equazione proporzionale.

Meno gradi Kelvin ci sono(colore giallo) e più sono i lumen(luminosità visiva)

 

Onestamente xò, per spiegarlo meglio, devo prima rileggermi un pò di cose, in proposito (ho fatto fisica e chimica al liceo, mica politecnico con specializzazione in elettronica...ehehehe)

 

I watt in se stessi, non sono fondamentali,

però siccome i tubi neon hanno misure standard di wattaggio,

ossia 15 watt sono lunghi 43 cm, 25 watt sono 74 cm.

Allora, il neon da 25 w illumina di più, questo è chiaro, però apporta anche un pò di più di raggi UVB, ma non perchè sia più potente, ma perchè la superficie irradiante è maggiore.

Però a questo beneficio c'è solo entro un certo limite di cm(25).

Ossia, entrambi, a 40 cm, non trasmettono nessuna emissione di UVB alle tarte.

Quindi, se facessero un tubo neon con 15 watt, ma lungo quanto il 25, avremmo minore luminosità, ma parametri quasi uguali di emissione UVB e UVA.

 

 

I picchi di colore possono essere diversi, anche a parità di Kelvin,

perchè le ditte che producono i "neon"(che hanno tanti altri gas, oggi, e sono "trifosforo" o "pentafosforo")

possono privileggiare un gas piuttosto che un altro.

Ogni gas ha la sua "impronta", ed emette più un colore di un altro, questo è dovuto al fatto che ogni gas ha una diversa lunghezza e frequenza delle onde elettromagnetiche emesse.

 

Ora cerco dei grafici dei picchi di colore e ti faccio vedere

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Si, che le vendono!

Guarda qui:

 

Lampada Arcadia Compact D3 23W

[A0AR0366]€55.00http://www.rettilimania.it/images/pixel_trans.gifhttp://www.rettilimania.it/images/imagecache/compact.jpg

http://www.rettilimania.it/images/image_enlarge.gif compact.jpg

 

• 7% UVB - Alto rendimento per la sintesi della Vitamina D3

• Ampio spettro, eccellente resa dei colori

• Usare come lampada UV a faretto

• Non ha bisogno di centralina, usa un attacco a vite standard E27

 

 

http://www.rettilimania.it/images/illuminazione/lampade/arcadia/compact.jpg

 

Costano però un pò di +, dei neon.

 

Questa è su rettilimania, xesempio.

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Spettro della luce emessa dal neon Terra UV della Sera:

 

http://img214.imageshack.us/img214/2635/raggiuvimg004ig7.th.jpg

 

Il picco alti blu, contiene anche gli uvb.

per il resto emette più luce nel verde (picco più alto verde, dopo il blu)

 

Invece, il neon Sylvania Reptistar:

 

http://img215.imageshack.us/img215/8094/image1qn6.th.jpg

 

non ha picchi su verde, ed emette essenzialmente sul giallo e arancione, tolto il blu(UV)

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La storia dei lumen è un pò contorta, perchè in realtà esistono 2 unità di misura diverse che non sempre combaciano:

lumen e lumen/watt

 

Onestamente xò, per spiegarlo meglio, devo prima rileggermi un pò di cose, in proposito (ho fatto fisica e chimica al liceo, mica politecnico con specializzazione in elettronica...ehehehe)

 

...

 

I picchi di colore possono essere diversi, anche a parità di Kelvin,

perchè le ditte che producono i "neon"(che hanno tanti altri gas, oggi, e sono "trifosforo" o "pentafosforo")

possono privileggiare un gas piuttosto che un altro.

Ogni gas ha la sua "impronta", ed emette più un colore di un altro, questo è dovuto al fatto che ogni gas ha una diversa lunghezza e frequenza delle onde elettromagnetiche emesse.

 

Ora cerco dei grafici dei picchi di colore e ti faccio vedere

 

:laugh8kb: ah anch'io al liceo ho fatto fisica e chimica... ma i libri li ho venduti visto che mi sono dato a studi umanistici...:laugh8kb:

 

comunque... sulle confezioni dei neon UV dovrebbe esserci scritto il gas che viene utilizzato?

e invece per le lampadine?

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Il problema delle compatte UVB è la forma, più adatta a terrari per rettili arboricoli che ad un acquario.

 

L'altro è il costo.

 

Da sola la compatta costa, grosso modo, come due neon + portalampada economici + una lampada spot con relativo portalampada.

 

Installandole costano uguali, ma dopo sei mesi cambiando i soli tubi si spendono circa 35, 40 €.

 

Con la lampada ne partono daccapo da 50 a 90€

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I watt in se stessi, non sono fondamentali,

però siccome i tubi neon hanno misure standard di wattaggio,

ossia 15 watt sono lunghi 43 cm, 25 watt sono 74 cm.

Allora, il neon da 25 w illumina di più, questo è chiaro, però apporta anche un pò di più di raggi UVB, ma non perchè sia più potente, ma perchè la superficie irradiante è maggiore.

Però a questo beneficio c'è solo entro un certo limite di cm(25).

Ossia, entrambi, a 40 cm, non trasmettono nessuna emissione di UVB alle tarte.

Quindi, se facessero un tubo neon con 15 watt, ma lungo quanto il 25, avremmo minore luminosità, ma parametri quasi uguali di emissione UVB e UVA.

 

 

Premetto che tutto il resto è certo,

prendete con le pinze invece queste considerazioni, che sono un'interpretazione di alcuni dati letti tempo fa, ma potrei aver interpretato male.

Questo perchè, riflettevo, anche le lampadine, che rispetto al neon sono molto corte e hanno meno superficie radiante, possono avere uguali percentuali di emissioni UVB.

Quindi, per sapere con certezza se i watt contano in questo(ma secondo me no, perchè è solo una misura di assorbimento dell'energia) o no, dovremmo sapere in cosa, ci sono il 7% di UVB???

Non in lumen, forse in Colore???

Onestamente me lo chiedo.

Il 7% di quale emissione??

 

Cmq,

la cosa fondamentale, per noi, è sapere che ha sufficienti raggi uvb, che ha una frequenza che non infastidisca le tarte(hz) e che abbia un colore(K) naturale, nè troppo rosso, nè troppo bianco(blu).

 

La cosa migliore è che prendano quanto più sole possibile, anche se la giornata è nebbiosa, i raggi UV arrivano.

 

In casa poi, la scelta tra neon e lampada è solo una questione pratica.

Oltre a quello che dice minotti, la lampada, se non posizionata correttamente(orizzontale), irradia meno del neon.

Al neon poi è molto semplice e utile affiancare il riflettore.

I neon costano un pò meno, ma bisogna comprare(solo la prima volta) una centralina con starter e ballast elettronici.

Le lampadine si montano a vite in un qualsiasi portalampada, anche quello che avete sulla scrivania del pc, per intenderci :laugh8kb: .

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Se ricapitolo tutto,

cerco di farla più chiara, e comprensibile,

si può inserire come articolo,

o mettere il post in evidenza??

Sembra che la questione UVB/UVA sia per molti ancora molto dubbiosa..

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  • 2 settimane dopo...

attendiamo impazientemente il tuo articolo :laugh8kb:

bah... forse lo attendo solo io... una ficata sta storia dei raggo UVB... ma affiancare a un neon UVB oltre al classico spot anche una lampada infrarossi??? sono così belle... tutte rosse!:laugh8kb::rofl8yii:

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ho seguito il consiglio di minotti e sono andato in negozio di bricolage (ma non ancora da brico-center) a cercare neon UVB: ho trovato il sylavania 5% UVB, oltre il 30% UVA;6500 K; resa cromatica Classe 1A; 30W.

considerate che la mia starà quasi sempre a luce solare diretta, quindi il neon mi serve solo per le evenienze (non so quando piove che tiro giù le tende... allora accendo il neon). il prezzo non è esorbitante, 13 euro. che ne dite?

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no. ancora non l'ho comprato, tanto non ho fretta perchè la tengo a luce solare diretta... comunque si costa 13,50 euro.... ma penso che se giro per altri centri di bricolage si trovano anche a meno...
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Spero di essere riuscita a riassumere le cose di base..:)

 

Aggiungo una cosa, MOLTO IMPORTANTE, che fino a ieri non sapevo (per la serie non si finisce mai di imparare ;)

 

(Però ora ho scordato dove l'ho letta..perdonatemi,

spero sia considerata una cosa attendibile)

 

E' importante scegliere neon e lampade che abbiano una frequenza, Hertz, intorno ai 150.

Infatti i rettili percepiscono la luce a bassa frequenza, da 50 a 100 hertz, come una serie di emissioni lampeggianti ondulatorie, per fare un esempio, come le luci ritmiche da discoteca..

Chiaro che questa sia una situazione altamente fastidiosa e fonte di stress!

Mentre alle frequenze di 150, la luce viene percepita come flusso continuo e armonico! :)

Ho anche scoperto, leggendo per caso le notizie tecniche di televisori in vendita, che spesso i televisori sono a 50 hertz, perciò, anch'essi, sono fastidiosi, se l'acquaterrario è in una posizione frontale rispetto al televisore..

 

 

Perciò, al prossimo acquisto, verificate:

1-percentuale di raggi UV

2-colore(Kelvin) lampada

3-frequenza, Hertz

 

 

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A nessuno interessano questi discorsi? :(

 

wow, complimenti, davvero un topic ben fatto! Ne verrà fuori sicuramente un bell'articolo.

 

Però la storia della frequenza mi incuriosisce molto. Allora ricapitolando qualsiasi tipo di emissione a 50Hz provoca fastidi alle tarte.

Ora per i tubi al neon non ci sono problemi, visto che sono alimentati da apparecchiature elettroniche, ma tutte quelle che usiamo come luci spot? Nella maggior parte dei casi sono normali lampade ad incandescenza e vengono connesse direttamente all'alimentazione di rete, senza alcun tipo di convertitore, pertanto sono alimentate a 50Hz.

 

Dovrebbero dar fastidio...e invece le tarte adorano gli spot...

 

ciao, grazie!

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guarda tubero anch'io volevo prendere la lampada, ma non va bene per i rettili, la puoi puntare solo sulla zona emersa, invece col neon copri tutto l'acquario... credo sia veramente più indicato per le tarte d'acqua!
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