Administrators Riccardo 29 Inviato 8 Maggio 2006 Administrators Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Ragazzi c'è qualche volenteroso che mi darebbe una mano nella crazione di una scheda con tutte le piante (e relative spiegazioni/foto) commestibili e non commestibili per le tartarughe? In questi due post c'e ne sono tante ma sono tutte incasinate e mi ci vuole tropo tempo! http://www.tartaportal.it/showthread.php?t=252 http://www.tartaportal.it/showthread.php?t=2061 In pratica dovreste andare a prendere le varie piante, ripristinare le lettere accentate dove compare il ? e ripristinare i collegamenti alle foto! Dopo di che copiare ogni pianta in un post nuovo! Per non rendere caotica anche questa discussione, vi prego di inserire solo post con la spiegazione di una pianta. Grazie 1000 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Il Tarassaco è una pianta erbacea perenne con un rizoma verticale cilindrico. In basso vi è una radice a fittone. I fusti, semplici, senza foglie, sono alti fino a 40 cm. Le foglie sono riunite in una rosetta basale, possono essere erette o sdraiate al terreno. La loro forma è lanceolata oppure obovale e certe volte irregolarmente incisa, l'apice è spesso triangolare. I fiori sono gialli e riuniti in capolini portati singolarmente all'apice dei fusti. I fusti sono disposti a formare un ombrello e sono dotati di un ciuffo (pappo) che favorisce la disseminazione anemofila. Dove si trova Il Tarassaco è comune in tutta l'Italia nei prati, nei luoghi erbosi, negli incolti e anche nei boschi. Cosa e quando si raccoglie Del Tarassaco si raccoglie il rizoma in settembre e ottobre o in febbraio, prima che la piante fiorisca. Si lava per liberarlo dalla terra e bisogna tagliare le radici laterali. Il rizoma si essicca poi al sole o sulla stufa, a temperature moderate, e si conserva in vasi di vetro. Proprieta' Il Tarassaco è una delle erbe più note e diffuse della cultura popolare. Moderne ricerche hanno confermato che il Tarassaco ha effettivamente proprietà coleretiche (aumenta la secrezione della bile) e colagoghe (stimola la secrezione biliare), utili in caso di itterizia, calcoli biliari e in genere di insufficienza epatica. Ha proprietà amaro- toniche e digestive utili per l'inappetenza ( scarso appetito) e le dispepsie ( disturbi della digestione). Il Tarassaco è ritenuto infine blando lassativo (favorisce l'evacuazione delle feci) e un lenitivo delle infiammazioni emorroidali. La sua funzione detossicante si riflette sulle pelli impure e malsane rendendole fresche e luminose. L'infuso dei fiori ha applicazioni cosmetiche e come lozione per schiarire le efelidi. testi e immagini di erboristeriadulcamara e racine Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 OPUNTIA Generalità Si tratta di un genere che comprende un grande numero di specie - originarie delle zone desertiche dell'America settentrionale e meridionale che possono raggiungere anche grande dimensioni, (fino a 6 metri). Le opuntie possono avere sia un portamento eretto che strisciante, hanno rami cilindrici o globosi solitamente appiattiti e presentano delle areole sparse su tutto il ramo, con delle fastidiosissime spine molto fini dette glochidi. Queste piante producono delle infiorescenze a forma di ruota, con colori molto accesi che successivamente danno origine a dei frutti quasi sempre commestibili, dalla forma rotondeggiante (classico esempio è il fico d'india). Opuntia ficus indica Composizione - Frazione polisaccaridica 50%: opuntiamannano (contenente raggruppamenti di galattosio, arabinosio e altri zuccheri) e altre sostanze pectiche - Minerali 20% min.: potassio, calcio, magnesio, fosforo, ferro etc. - Proteine e aminoacidi- Vitamine: nicotinammide (vit. B3), B1 e B2, vit. A e C NOTE: in grande quantità... naturalmente senza le spine! Fonti: http://www.erbe-officinali.com/nopal.html http://www.giardinaggio.it/grasse/singoleg...tia/opuntia.asp http://www.piante-e-arbusti.it/ficoindia.htm Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Crescione NOME SCIENTIFICO: Nasturtium officinalis NOMI COMUNI: Lavarono, schiavun, grisso, erba de scorbuto, nasturzio acquatico, allegretto. Descrizione è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Crocifere. Il fusto è privo di peluria. Le foglie sono composte 5-7 foglioline ovali o tonde, di cui la terminale è la più grossa. I fiori sono piccoli, bianchi, a quattro petali. Il frutto è secco con tanti semini giallo-rossicci che germinano i pochissimi giorni. Cresce spontaneo in tutta Italia, lungo i corsi d'acqua o addirittura in acque ferme o poco correnti purchè fresche e limide. Raccolta e conservazione Si utilizzano sia i fiori che le foglie. Entrambi vanno raccolti quando la pianta è in piena fioritura, cioò da Maggio a Luglio. Il crescione deve essere adoperato fresco poichè con l'essiccazione perderebbe molte delle sue proprietà. Uso in cucina Il caratteristico aroma leggermente piccante e gradevole lo rende insuperabile nelle insalate e in tutte le preparazione crude come tartine ed antipasti. Usate per guarnire pietanze, preparare salse o come aroma per il pesce, con il crescione d'acqua si prepara anche un'ottima minestra. Principi attivi Glucosidi (gluconasturzina), iodio, vitamina C. Fonti: http://www.cookaround.com/cucina/nuoveerbe/erba-12.php3 http://www.legambientearcipelagotoscano.it...bitat/umide.htm Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Le Lattughe COMPOSIZIONE E PROPRIETA' NUTRITIVE Viene utilizzata prevalentemente in insalata, da sola o mescolata ad altri ingredienti, per preparare gustosi contorni ed antipasti. E' composta soprattutto di acqua e fibre, ha un basso valore calorico e riveste un importante ruolo nell?alimentazione quotidiana, contenendo le vitamine A, B, C, D e molti sali minerali. E' particolarmente indicata nelle diete in cui è necessario un elevato apporto di sali minerali e dei diabetici. http://www.mercatolusia.it/img/l1.jpg ... La Lattuga cappuccio con cespi di forma tondeggiante, è costituita da foglie grandi, carnose e lisce, che si sovrappongono le une sulle altre, chiudendosi intorno ad un cuore centrale. http://www.mercatolusia.it/img/l2.jpg ... La Lattuga gentile (bianca o rossa) sempre di forma tondeggiante, con foglie grnadi dai margini arricciati sovrapposte tra di loro, ma rispetto alla precedente con un cuore più aperto http://www.mercatolusia.it/img/l3.jpgLa Lattuga Brasiliana di forma globosa con foglie grandi, dai margini increspati di colore verde, avvolte le une sulle altre a formare una palla voluminosa, compatta e pesante. Questa varietà si distingue particolarmente dalle altre per la croccantezza delle sue foglie http://www.mercatolusia.it/img/l4.jpgLa Lattuga Romana di aspetto ovale, con foglie allungate a margine liscio di colore verde intenso, leggermente bollose è formata da una serie di foglie sovrapposte in modo stretto tra di loro attorno ad un cuore che generalmente non è completamente chiuso. http://www.mercatolusia.it/img/l5.jpgLa Lattuga Batavia , a forma d'uovo formato da foglie grandi di colore rosso brillante, con margine ondulato, leggermente bollose unite in modo stretto attorno al zona centrale lasciando generalmente il cuore semiaperto. (mercatolusia.it) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 RUCOLA (Eruca sativa) Caratteristiche: pianta cespitosa, ha fusto eretto, foglie basali pennatosette, lobate, diversamente incise. I fiori sono portati da steli fiorali alti e ramificati che recano fiori bianco-giallastri con venature viola. La fioritura avviene in primavera-estate. La pianta può raggiungere il mezzo metro di altezza. Habitat: sovente coltivata negli orti per il piacevole aroma delle foglie, la rucola è una pianta erbacea rustica che si adatta ai terreni più diversi. Cresce lungo i bordi delle strade, negli incolti, nei campi, preferibilmente in posizioni solatie. Raccolta: si raccolgono da maggio fino ai primi geli le foglie più tenere. Ben presto la pianta le sostituirà con delle nuove che si potrenno utilizzare in ciclo. La rucola va generalemente consumata fresca. Avvertenze: nessuna in particolare. Proprieta': pianta rustica molto apprezzata per il caratteristico sapore piccante si usa spesso nelle insalate aromatizzandole e rendendole nel contempo più digeribili. Infatti la rucola dimostra proprietà aperitive e diuretiche inoltre si consiglia a chi si trova in uno stato psico-fisico di debolezza perchè stimola la ripresa dell'organismo. La rucola vanta anche proprietà antiscorbutiche ed emollienti. Curiosità: oltre l'uso alimentare e le varie Proprieta' medicinali che la pianta presenta, sembra pure che le foglie consumate fresche offrano un valido aiuto a quanti soffrono di impotenza sessuale. (erbe.it) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Il lentisco Pistacia lentiscus L. Famiglia : Anacardiaceae Foglie : sempreverdi, composte, paripennate con 8-12 foglioline ellittiche a inserzione alterna Fiori : pianta dioica a piccoli fiori rossastri(maschili) o giallastri(femminili) in pannocchie all' ascella delle foglie. Fioritura da marzo a maggio Frutti : piccole drupe prima rosse poi nere Portamento: alt. sino a 5 m, ma più spesso arbustivo Il lentisco è specie diffusa nella macchia mediterranea.E' pianta eliotila e termofila, che sopporta condizioni di spinta aridità; molto adattabile per il terreno, predilige però suoli silicei, dove vegeta raggiungendo le dimensioni di un piccolo albero contorto, o, più comunemente, di arbusto. Ha azione miglioratrice e protettiva nei confronti del terreno.Gli usi dei lentisco oggi sono molto limitati; un tempo si utilizzava il legno per produrre ottimo carbone o direttamente per piccoli lavori al tornio, grazie alla sua durezza e al bel colore rosso-venato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Il corbezzolo: Il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) e' originario del bacino del Mediterraneo e costa atlantica fino all'Irlanda. Appartiene alla Famiglia delle Ericaceae. Alberello sempreverde alto 5-6 m (a volte fino a 10 m), con portamento frequentemente arbustivo. Il tronco presenta una scorza sottile, finemente e regolarmente desquamata in lunghe e strette placche verticali di colore bruno-rossastro. Le foglie persistenti, alterne, coriacee, dotate di breve picciolo, hanno una lamina obovato-ellittica, contengono il tannino e hanno proprietà astringenti e antidiarroiche. La presenza di una sostanza come l' Arbutoside che attribuisce alla pianta proprietà diuretiche e disinfettanti per l'apparato urinario I fiori sono posti in racemi ramificati di colore bianco crema o rosato, provvisti di corolla lanceolata con 5 denti brevi; il calice ha denti triangolari. Fiorisce da ottobre a dicembre e fruttifica nell'autunno dell'anno seguente. Il frutto e' una bacca globosa di 1-2 cm, rosso scura a maturita', edule, a superficie caratteristicamente ricoperta di granulazioni; contiene molti semi nella polpa carnosa. Diffuso in Europa Centrale ed in Italia, nel territorio del POLLINO, forma la macchia mediterranea con altri arbusti quali il lentisco, il mirto, il viburno. Copre un limite altimetrico fino a 800 m sul livello del mare. (agraria.org) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Il Cisto: Il cisto deve il suo nome alle foglie grigio-cenerine, coperte di un fitto tomento, e non, come si potrebbe pensare, ai fiori di un bel colore rosa intenso.Si tratta di una pianta rara, di notevole interesse fitogeografico a causa della distribuzione frammentaria: il suo areale si estende dalla Liguria lungo la costa francese, fino alla Spagna, al Portogallo e ale coste settentrioali dell'Africa, in Tunisia. In Liguria è presente solo in alcune zone della riviera di ponente e sul promontorio di Portofino. I popolamenti sul Caprione sono al limite orientale dell'areale. Portamento Arbusto alto fino a 0.3-1 mt. con rami diritti e ricoperti di peli. Corteccia Di colore bruno-scura. Foglie Ovali ed opposte, prive di picciolo, aventi in entrambe le pagine una peluria vellutata bianco-argentea. Fiori Raccolti in radi corimbi, piccoli e di colore giallo, rosso o bianco, i petali hanno una piccola macchia violacea alla base, fioriscono da aprile a giugno. Frutti Capsule ovali e pelose, maturano tra maggio e luglio. Notizie generali Vegeta in genere in terreni sabbiosi e soleggiati posti in collina ed in zone montane fino agli 800 mt. s.l.m. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 8 Maggio 2006 Condividi Inviato 8 Maggio 2006 Endivia o indivia Cichorium indivia - Composite L'indivia o indivia (Cichorium endivia) è una pianta erbacea della famiglia delle Composite o Asteracee nota in orticoltura nelle due sottospecie: C. endivia crispum (indivia propriamente detta) e C. endivia latifolium (scarola), entrambe coltivate in tutti i Paesi d'Europa e consumate come insalata (sia cruda, sia cotta, bollita o passata in forno a gratinare). L'indivia è una pianta biennale a prevalente produzione autunno-vernina che, nel primo stadio di vita, sviluppa una rosetta di foglie basali a lamina profondamente incisa e assai increspata le quali non si sovrappongono fra loro e formano un cespo piuttosto lasso. I fiori sono capolini azzurri, il frutto è un achenio. Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A. http://images.google.it/images?q=tbn:V-VqYcZQt_5PCM:natural1.it/photo/Cychorium.jpg Generalità Usata nei tempi antichi come pianta medicinale. Oggi l'indivia è usata come insalata. Caratteristiche Le endivie si contraddistinguono per la caratteristica lamina fogliare, divisa in profondità e molto increspata; le scarole invece hanno la lamina fogliare intera, ampia. Le numerose varietà coltivate si differenziano per la dimensione del cespo, la precocità. Le varietà Endivie Tra le cultivar invernali Grossa o Grossissima di Pancalieri (a cespo grosso, precoce) Endivia di Rufec (a cespo serrato e con foglie molto frastagliate è una delle più resistenti al freddo) Tra le cultivar estivo-autunnali Endivia d'Estate a cuore giallo (a forma di palla chiusa) S. Laurent (anch'essa a forma di palla chiusa) Riccia di Meaux (rustica, resistente al caldo) Scarola Tra le cultivar autunno-invernali Gigante degli Ortolani (con cespo grosso, compatto, e foglie larghe) Fiorentina (con foglie larghe e cespo compatto) Scarola a cornetto (le foglie si ripiegano sulla costolatura a forma di cornetto) Tra le cultivar estive Bionda a cuore pieno (cos? chiamata per le foglie di colore biondo, è precoce ed ha cespo espanso) Composizione chimica Parte edibile % 69 Acqua g. 93 Proteine g. 0,9 Lipidi g. 0,3 Glucidi: - disponibili g. 2,7 - amido g. 0 - solubili g. 2,7 - fibra g. 1,6 Energia: Kcal 16 Kj 69 Sodio mg 10 Potassio mg 380 Ferro mg 1,7 Calcio mg 93 Fosforo mg 31 Tiamina - vit.B1 mg 0,05 Riboflavina vit.B2 mg 0,3 Niacina - vit.PP mg 0,5 Vitamina A Retinolo eq. mg 213 Vitamina C mg 35 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 viburno lantana Viburnum lantana L. Famiglia : Caprifoliaceae Foglie : decidue, semplici, lamina ovato-lanceolata, margine finemente dentato Fiori : ermafroditi, piccoli fiorellini bianchi riuniti in corimbi appiattiti,fioritura in primavera Frutti : drupe ovali prima rosse poi nere a maturità Portamento: arbusto che può raggiungere i 4 m Arbusto spontaneo diffuso sino al limitare dei boschi. Specie eliofila e termofila si consocia soprattutto con roverella,carpino,nocciolo,sorbo,orniello.Si riconosce per la tipica forma ovale e schiacciata dei frutti che , a maturazione, assumono colorazione prima rossa poi nera. Esiste una varietà frequentemente coltivata a scopo ornamentale: si tratta del "V. rhytidophillum Hemsl." conosciuto col nome volgare di Viburno. Originario della Cina, è un arbusto alto sino a 5 ma chioma molto espansa. Le foglie sempreverdi sono lanceolate e molto lunghe , di colore verde scuro e lucide sopra , grigiastre e pelose sotto. Su tutta la lamina spiccano nervature molto marcate. Le infiorescenze sono bianche e a corimbo(fio. a mag/giu); il frutto è una drupa rossastra a maturità. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 il MIRTO Il Mirto (Myrtus Communis L.) è una pianta della famiglia delle Myrtaceae. La famiglia delle Myrtacee comprende circa 100 generi e 3000 specie diffuse nelle regioni temperate, tropicali e subtropicali. http://images.google.it/images?q=tbn:KlEdQJdrQmHhGM:www.occhisullanatura.it/immaginigrandi/capraia/mirto.jpg Il Mirto vegeta in tutto il mezzogiorno europeo, specialmente in Grecia, Italia, Spagna e nella Francia mediterranea. Generalmente resiste con difficoltà nelle regioni a nord delle Alpi ma lo troviamo nelle contee sud-occidentali dell'Inghilterra, lambite dalla corrente del Golfo, e persino dell'Irlanda.. Caratteristiche La pianta del mirto si trova in forma cespugliosa con una altezza di 2/2,5 metri. E' una pianta diffusissima in Sardegna: cresce spontanea insieme a varie altre essenze quali cisto, lentisco, ginepro, corbezzolo ecc. contribuendo a formare la macchia mediterranea caratteristica di questa regione. Del mirto si utilizzano le foglie ed i frutti; in essi sono contenuti tannini, resina, olio essenziale con mirtenolo, mirtenilacetato, geraniolo, alfa-pinene, cinelo, canfene, limonene. Non è assolutamente tossico. * fioritura mese di giugno con minuti fiori bianchi * fruttificazione: le bacche maturano a partire dalla fine del mese di novembre fino a tutto gennaio. Il nome La parola Mirto deriva dal latino Myrtus che a sua volta deriva dal greco Myrtos, ma probabilmente l'origine della parola è semita. Il sostantivo Myrtos è legato al mito greco di Myrsine, una ragazza invincibile nelle gare atletiche che venne trasformata da Pallade (divinità greca) in albero di Mirto per aver superato un giovane in una gara ginnica. (sardiniapoint e virgilio) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Verbena officinalis Pianta della famiglia delle Verbenacee molto diffusa nei prati e negli incolti, passa inosservata perchè ha un aspetto quasi anonimo, foglie piccole e fiori quasi insignificanti posti su lunghi steli. Pare che abbia alcune proprietà preventive e curative nei confronti dei calcoli renali e proprietà vermifughe nei ruminanti. Le foglie sono abbastanza amare, quindi ad alcuni animali non è gradita (i porcellini la mangiano ma i conigli non sempre). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Silene (eng: (Moench) Garke - scient: Silene vulgaris (Silene inflata) Piantina appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, viene volgarmente chiamata bubbolina ed è facilmente riconoscibile per i fiorellini dal calice rigonfio. Esistono moltissime specie di Silene, alcune delle quali molto diffuse, come la Silene inflata e la Silene alba. E' commestibile anche per gli umani e si mangia sia cruda sia cotta, in risotti, minestre, ripieni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Vite da uva (eng: wine grape - scient: Vitis vinifera) Specie del genere Vitis appartenente alla famiglia delle Vitacee, assieme al genere Parthenocissus e Ampelopsis, questi ultimi molto diffusi da noi come piante esclusivamente ornamentali. La Vitis vinifera è la classica pianta di vite, quella da uva bianca o nera, da non confondere con le cosiddette "vite americana" e "vite canadese" ornamentali (Parthenocissus tricuspidata e Parthenocissus quinquefoglia) che hanno foglie e bacche tossiche, anche per l'uomo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Gelso (scient: Morus alba, Morus nigra) Il gelso è molto comune nelle campagne, sia nella varietà alba che in quella nigra: la differenza tra le due si vede nella forma delle foglie e nel colore dei frutti, più chiari nella varietà alba e più scuri (il colore delle classiche more di rovo) nella varietà nigra. Anche i frutti sono commestibili ma attenzione a non raccoglierli acerbi perchè contengono un allucinogeno. Le foglie della varietà alba e della nigra sono molto diverse tra loro. Qui trovate un'immagine da cui si vede chiaramente la differenza nella forma delle foglie. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Centocchio ( scient: Stellaria media) Piantina infestante appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, annua, alta pochi centimetri, forma vasti tappeti di foglioline tenere costellate di minuscoli fiorellini bianchi a forma di stellina. E' molto comune, facile da trovare e riconoscere soprattutto in primavera e autunno quando l'altezza della vegetazione circostante rimane limitata. E' commestibile anche per gli umani, lessato o in minestre, soprattutto associato all'ortica. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Portulaca (porcellana) (scient: Portulaca Oleracea) Piantina della famiglia delle Portulacacee, con aspetto prevalentemente strisciante, fusti carnosi, piccole foglioline succulente e fiorellini gialli che sbocciano solo in pieno sole. E' molto comune nei terreni asciutti e sabbiosi, teme il freddo e il gelo, perciò in inverno sparisce completamente, ma si autosemina con facilità. Ne esistono anche parecchie varietà coltivate a scopo ornamentale, con fiori di diversi colori. E' completamente commestibile, si mangiano sia le sommità che i fiori in insalata o cotti. Contiene alte quantità di vitamina C, tanto che un tempo veniva utilizzata contro lo scorbuto e pare sia utile in caso di infezioni delle vie urinarie. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Ortica (eng: stinging nettle- scient: Urtica dioica) E' una pianta della famiglia delle Orticacee, è la classica ortica, quella da cui di solito fuggono tutti perchè, appunto, urticante. L'ortica invece è una simpatica piantina, commestibile sia per gli animali che per gli umani (cotta ovviamente, in minestre, risotti, ripieni...). Attenzione alla raccolta, servono un paio di guanti spessi. E' considerata un'ottima pianta foraggera ma è meglio farla seccare prima di darla a coniglie e cavie, infatti è compresa in molti tipi di fieno commerciale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Malva (eng: mallow - scient: Malva sylvestris) Piantina della famiglia delle Malvacee, fiorisce dall'aprile all'autunno con fiorellini "color malva" (rosa scuro) e viene coltivata come pianta medicinale e commestibile. Contiene mucillagine (che conferisce alla pianta un alto potere emolliente), glucosio, ossalato di calcio, vitamine e pectina. La Malva sylvestris è molto simile alla Malva neglecta, un parente stretto che si differenzia dalla sylvestris per il fatto di avere le foglie più rotonde (la sylvestris ha i lobi più pronunciati), ma comunque le due piante hanno lo stesso utilizzo. La foto dovrebbe ritrarre la varietà neglecta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Timo (eng: thyme - scient: Thymus) Il timo appartiene alla famiglia delle Lamiacee. Esistono parecchie specie di timo, generalmente tutte commestibili. Comune soprattutto nei prati assolati di montagna, ai bordi dei sentieri, è il Thymus Longicaulis. Il timo è utilizzato soprattutto come pianta aromatica e medicinale ad effetto antisettico e stimolante; nell'antichità veniva usato anche per contrastare i processi putrefattivi dei cibi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Coda di topo Il fieno che viene maggiormente consigliato nei siti sui Guinea Pigs è il cosiddetto Timothy: il nome volgare italiano è coda di topo o fleolo. E' una graminacea foraggera molto comune anche da noi e quindi di solito è compreso nel fieno comune; si riconosce per l'infiorescenza a pannocchia cilindrica molto stretta. Viene molto apprezzato per l'elevato contenuto di fibra e lo scarso contenuto in proteine e calcio e perciò è considerato la "base" dell'alimentazione per porcellini e conigli. Si può lasciare sempre a disposizione perchè è molto gradito, non ingrassa ma fornisce molta fibra, ottimale per tenere limati i denti e anche semplicemente come "passatempo" per gli animali. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Trifogliio rosso e bianco Il trifoglio (tutte le varietà) è una leguminosa tra le più apprezzate dalle cavie. E' abbastanza ricca di calcio, quindi anche questa non va data troppo spesso. Come tutte le leguminose può causare gonfiore: introducetela lentamente nell'alimentazione. Pare che sia più gradita nel periodo precedente alla comparsa dei fiori. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Erba medica (eng: alfalfa - scient: Medicago sativa) L'erba medica è molto ricca di calcio e di ossalati. Come tutte le leguminose può causare gas intestinali soprattutto se somministrata fresca: è quindi consigliabile seccarla o perlomeno lasciarla appassire. Per il suo altissimo potere nutriente è un ottimo alimento per i cuccioli e le femmine gravide, ma deve essere limitato (se non eliminato) dall'alimentazione quotidiana di tutti gli altri animali adulti (oltre i 6 mesi), soprattutto in presenza di calcoli. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pidoch 10 Inviato 10 Maggio 2006 Condividi Inviato 10 Maggio 2006 Borsa del pastore (eng: shepherd's purse - scient: Capsella bursa pastoris) Pianta della famiglia delle Crucifere/Brassicacee, comunissima nei prati e a volte addirittura invadente. E' facilissimo riconoscerla per la caratteristica forma "a cuoricino" delle foglioline. E' commestibile anche per gli umani ma non ha un sapore particolarmente gradevole, però viene molto utilizzata in campo erboristico per le proprietà coagulanti e cicatrizzanti dovute all'alto contenuto di tannini. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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