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[GUIDA] Allevare cibo per le tartarughe Completa


Er Tartarugaro

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Ciao a tutti, riposto la guida su come allevare il nutrimento per le nostre tartarughe :)

Piante Acquatiche:

incominciamo con il dire che le piante acquatiche avranno una vita molto breve nel nostro terra aquario, visto che è uno degli elementi nutritivi più appetibili. Attraverso degli espedienti è possibile coltivare le proprie piante in modo che crescano e vengano potate dalle nostre tartarughe, senza rubare spazio per il nuoto. Il tutto sta nel costruire delle angoliere di rete di plastica (o comunque di un materiale che non arrugginisce e sia immune ai morsi) a forma cilindrica o a forma triangolare dove situare all'interno le nostre piante e lasciare alle tartarughe lo sfizio di mangiarne qualche pezzetto quando trasborda dalla rete, in breve tempo avrete ottimi risultati sia estetici che di quantità. Come pianta consiglio l'Elodea densa.

 

 

Elodea densa

Hydrocharitaceae

120.jpgGeneralità:pianta acquatica perenne stolonifera originaria dell'America centrale e meridionale. La pianta è caratterizzata da fusti sottili e carnosi, flessibili, lunghi fino a 4-5 metri, che dal fondale si allungano fino alla superficie. Lungo i fusti crescono numerosissime foglie sessili, leggermente arrotolate, di forma allungata e di colore verde scuro. Tra giugno e luglio produce piccoli fiorellini bianchi, ai quali seguono piccole capsule carnose che contengono i semi.

 

Esposizione: per potersi sviluppare al meglio necessita di essere affondata sul fondale di laghetti tranquilli posti in luogo luminoso; non ama l'ombra eccessiva che può portare alla morte della pianta. Se lasciata galleggiare sulla superficie dell'acqua senza essere interrata l'eccessiva insolazione causa l'ustione delle foglie e la conseguente morte dell'intera pianta. Non teme il freddo e può sopportare per brevi periodi temperature vicine allo zero.

121.jpgTerreno:gli stoloni vanno affondati in terreno ricco di materiale organico e di sabbia; le elodea si sviluppano senza problemi in acqua leggermente alcaline e decisamente ricche di calcare, mentre muoiono in acque a ph acido.

 

 

Moltiplicazione:è molto facile propagare queste piante dividendo i cespi di stoloni, le nuove piante così prodotte vanno subito poste a dimora sul fondale di un laghetto o di uno stagno; queste piante vengono spesso utilizzate come flora per acquari, in questo caso vanno spesso potate, anche se si mantengono di dimensioni ridotte.

 

 

Parassiti e malattie: di solito queste piante non vengono attaccate né da parassiti né da malattie.

 

 

 

Insetti:

Gli insetti allevabili più facilmente e a basso costo troviamo i grilli, a mio parere allevare grilli solo per se stesso è inutile consiglio infatti di allevarli solo se si devono dividere con amici che hanno altri rettili, per la semplice motivazione che verrebbero prodotti troppi grilli in rapporto a quelli che potrebbe mangiare una tartaruga.

 

Grillo (Acheta domestica, Acheta assimilis)

Se questo suono vi fa venire in mente una scena bucolica l'allevamento dei grilli fa al caso vostro, se invece vi ha dato già i nervi rinunciate: se non ne sopportate uno figuratevene una scatola piena!

 

www.tartaportal.itIl grillo è giustamente considerato il cibo "base" per qualsiasi rettile insettivoro: è equilibrato quanto a contenuto di nutrienti (il 50% sono proteine), la chitina non è eccessiva, non è grasso. Aggiungerei che è senz'altro il più prolifico degli insetti che possiamo allevare ed inoltre, a temperature sufficientemente alte, il suo ciclo vitale diviene molto rapido (circa 2 mesi). Io ho citato a mo' d'esempio l'Acheta domestica e l'A. assimilis , che sono varietà chiare, come quella rappresentata nella foto, ma esistono anche altre specie di Acheta/Grillus "scure" allevabili con modalità simili, benchè più territoriali e chitinose.

 

Allevamento estensivo o intensivo? Questa domanda dovete porvela da subito: se infatti avete un consumo di grilli limitato e ri-integrate spesso la vostra colonia con un acquisto, tutto sommato potete accontentarvi di un allevamento estensivo che vi darà poco lavoro... ed una resa proporzionale.

In questo caso potete usare un unico contenitore, tenendo conto che le dimensioni della scatola dipendono solo da quanti esemplari volete allevare, infatti sarà la superficie disponibile a decreatare il numero massimo di grilli "a regime" del vostro allevamento.

Direi quindi di usare una scatola in plastica sufficientemente ampia (es 50 x 30 x 30 cm), tipicamente una di quelle acquistabili in qualsiasi centro di bricolage per pochi euro. La parte centrale del coperchio andrà eliminata (io la taglio via con un vecchio coltello arroventato sui fornelli) e sostituita con della rete a zanzariera in metallo.

Per sfruttare al massimo la superficie interna dovrete costruire un vero e proprio condominio usando vari tipi di materiale cartaceo: io uso i rotolini interni della carta igienica e da cucina, piegandoli al centro e flettendoli a V capovolta. Una volta impilati in 5-6 "piani" -e più file- creeranno numerosi alloggi per i nostri grilli. In alternativa potrete usare i contenitori in carta pesta per le uova, o al limite semplici giornali accartocciati ed impilati (io però ho sempre un po' di timore del piombo contenuto negli inchiostri). Devo dire che trovo i rotolini di gran lunga più comodi anche perchè permettono di recuperare direttamente una quota di grilli - al loro interno- ogni volta che ne abbiamo bisogno, senza dover mettere sottosopra l'intero allevamento.

 

 

http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/Resized/grilli-2.jpgIl "condominio" occuperà circa i 2/3 dello spazio, mentre un lato sarà lasciato libero per accogliere cibo, acqua, ed i contenitori per la deposizione. Sconsiglio di mettere il terriccio di deposizione direttamente sul fondo della scatola (anche se inizialmente pare semplificare l'allevamento) perchè i grilli produrranno molte feci e le operazioni di pulizia sarebbero difficoltose; il ristagno d'umidità, inoltre, scatenerà facilmente -specie d'estate- infestazioni di acari e moscerini (tipicamente Simulidi), con esiti nefasti.

Procuratevi quindi delle scatolette (il numero lo deciderete in base alle vostre necessità) in cui mettere del terriccio non concimato, o torba. Questo dovrà avere uno spessore di circa 3 cm, ben pressato, e sarà mantenuto umido, ma mai fradicio. I contenitori di deposizione saranno usati a rotazione lasciandoli nella scatola per -massimo- 15 giorni (il tempo medio di schiusa delle uova). Se i riproduttori sono molti è meglio ridurre il tempo ad una sola settimana perchè le femmine depongono tutte alla medesima profondità ed una volta saturata la scatola faranno solo del danno alle uova già deposte. Una volta impiegavo una rete metallica per impedire alle femmine di scavare il terriccio, ma ho verificato che in realtà non serve, infatti gli adulti non predano le uova (anche se non sono altrettanto "teneri" con i piccoli!).

 

http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/Resized/grilli-3.jpgI microgrilli, definiti dagli anglosassoni pinheads (teste di spillo) per le loro dimensioni intorno al millimetro, saranno lasciati schiudere ponendo il recipiente con la terra in un qualsiasi contenitore (es una scatola da gelato) e ri immessi direttamente nella scatola principale se applicherete un allevamento estensivo. La rotazione dei contenitori di deposizione eviterà danni da eccesso di uova e soprattutto impedirà, o limiterà, l'attacco degli acari e moscerini, che amano il terriccio umido "concimato" dalla uova non schiuse e dall'accumulo delle feci dei genitori.

 

Se tuttavia avete bisogno di un allevamento intensivo, a questo punto dovrete prevedere almeno altri due contenitori (stavolta bastano piccoli, es due faunabox). Qui porrete a rotazione, con modalità di arredamento/allevamento simili a quanto descritto, i microgrilli, permettendone l'accrescimento fino a circa 8-10 mm di taglia (circa 3 mute). Solo a questo punto li potrete ri-immettere nel contenitore principale limitando notevolmente le perdite (che avvengono per cannibalismo a spese degli esemplari più piccoli e degli esemplari in muta). Questi contenitori di accrescimento permettono inoltre di ottenere selettivamente grillini di taglia adeguata nel caso dobbiate alimentare covate numerose di baby anfibi o rettili. Credetemi che recuperarli quotidianamente da un contenitore in modalità "estensiva" sarebbe improponibile.

 

Sicuramente il metodo intensivo è un po' più impegnativo, per spazio richiesto e manutenzione, ma mi sento di caldeggiarlo a chiunque abbia un allevamento amatoriale di amici a sangue freddo. Pensate che io iniziai ad allevare grilli partendo da soli 20 esemplari di Acheta assimilis acquistati nel 1993... e che non ne ho mai più dovuti comprare!

 

 

http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/Resized/grilli-4.jpgTemperatura: la temperatura d'allevamento costituisce il miglior sistema di controllo della produttività del vostro allevamento. Infatti è possibile ottenere risultati diametralmente opposti se si utilizzano i valori limite: a 18-20°C i grilli cresceranno a stento e le uova potranno impiegare quasi 4 settimane per schiudere. In queste condizioni l'intero ciclo vitale può impiegare 5 mesi. Simili condizioni possono venirvi utili solo se di inverno avete quasi tutti i vostri amici insoliti in letargo.

La stabulazione a temperature medie di circa 32-34°C, viceversa, fa schiudere le uova in una sola settimana e completare il ciclo vitale in circa 7-8 settimane. Queste condizioni sprint sono una vera benedizione in occasione delle schiuse di animali voraci quali camaleonti, o pogone.

Per mantenere simili temperature si possono usare vari espedienti: posare la vasca d'allevamento sul coperchio di un terrario (lampade e reattori faranno il resto), ovvero dotare la scatola di un sistema di riscaldamento autonomo basato su cavetti/tappetini riscaldati, o uno spot ad incandescenza di vattaggio adaguato (eventualmente attaccati ad un termostato). Ricordatevi che in queste condizioni il terriccio dovrà essere monitorato ed inumidito spesso per evitare disidratazioni letali agli embrioni, meglio quindi non posizionare il suo contenitore direttamente sotto la lampada, o sopra il cavetto/tappetino.

 

 

http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/Resized/grilli-5.jpgAlimentazione:più sarà varia meno fenomeni di cannibalismo osserverete. Se state in campagna una soluzione ideale consiste nel farsi una bella scorta di fieno ed usarlo come cibo base, questo infatti rappresenta la forma più naturale di nutrimento e noterete la velocità con cui i grilli lo consumano. L'erba fresca potrebbe andare anche bene, ma talvolta i grilli vengono afflitti da attacchi di dissenteria, quindi è meglio non rischiare.

Se non avete accesso al fieno potrete sostituirlo validamente con del pellettato di erba medica (quello normalmente venduto per i conigli nani), a questo si aggiungeranno dei cereali (tipo muesli, o fiocchi d'avena), croccantini per gatti (necessari per fornire un apporto proteico adeguato) ed un po' di frutta fresca (tipicamente mezza arancia, o uno spicchio di mela, ma anche le albicocche sono graditissime). Sconsiglio le varie lattughe perchè causano dissenteria, mentre potete usare radicchio e tarassaco senza problemi.

Il cibo fresco deve essere dato a piccole dosi, in modo da rinnovarlo quotidianamente evitando fermentazioni e muffe.

Anche se molti ritengono che la frutta basti come riserva d'acqua, mi sento di negarlo categoricamente: i grilli bevono, e molto (soprattutto se li tenete ad alte temperature) e la mancanza d'acqua è la prima causa di cannibalismo e delle famose "morie estive" che molti attribuiscono al troppo calore! Mettete quindi nella scatola un beverino di quelli per uccelli, con il beccuccio pieno di cotone idrofilo (onde evitare affogamenti) vedrete con che frequenza vi toccherà a riempirlo! La mia scatola principale, ad esempio, a regime contiene circa 300 grilli e questi consumano circa 80 ml d'acqua ogni 2-3 giorni con temperature intorno ai 24°C ed in presenza di frutta.

Allevamento: i maschi si riconoscono per le elitre (primo paio d'ali) zigrinate e la testa più massiccia, mentre le femmine han elitre liscie ed un lungo ovopositore di circa un centimetro, che serve loro per forare il terreno e deporre le uova in profondità (una singola femmina ne fa svariate centinaia, fino ad 800, nell'arco della sua breve vita).

 

Il ciclo vitale si compie attraverso 6 stadi (con cinque mute) ed il grillo passerà da circa 1 mm di lunghezza fino a 3 cm (parlo dell'A. assimilis, perchè la domestica è più piccola). A partire dalla terza muta (quarto stadio) è già possibile distinguere con facilità i sessi grazie all'abbozzo di ovopositore esibito dalle femmine, e quindi cominciare la selezione "salvatimpani".

I maschi esibiscono infatti due tipi di canto: uno potente, il classico cri-cri, ed uno debole, più simile ad un cicaleccio sommesso, con cui avvicinano la femmina poco prima della deposizione della spermatofora. Per non impazzire, a causa del canto continuo, sacrificherete quindi preferenzialmente -come cibo vivo- i maschi (adulti per primi), così da mantenere una sex-ratio di circa 1 maschio ogni 5 femmine. Questo espediente riduce drasticamente la competizione e le dispute territoriali, facendo prevalere il canto "debole" e lunghi periodi di silenzio! Se non avete necessità di migliaia di individui al mese, vi basterà avere un nucleo riproduttivo di solo una ventina di adulti per soddisfare a pieno ogni necessità.

La fase vitale più delicata è comunque rappresentata dai grilli neonati, perchè facilmente disidratabili e non dotati delle forti mandibole degli adulti. Per incrementare la produttività di un allevamento intensivo può essere d'aiuto fornire a questo stadio più fonti d'acqua a prova di annegamento (il cotone idrofilo deve quindi superare la superficie dell'acqua) e del mangime tenero e nutriente (es mangime in scaglie per pesci d'acquario e/o pastone per pulcini/quaglie).

 

Pulizie: col tempo la vasca degli adulti accumula uno strato di escrementi secchi sul fondo e va quindi pulita. La mia scatola, già citata, produce la bellezza di circa 4 etti di feci secche ogni due mesi. Per eliminarle esistono vari espedienti: dal creare una scatola gemella in cui trasferire i grilli, a sistemi più drastici, quali inclinare tutta la scatola su di un lato squotendola, in modo da fare defluire le feci tutte sul lato privo di cartone (previo allontanamento dei beverini e delle scatole di deposizione). In questo modo, pur terrorizzando i grilli, si possono rimuovere le feci senza rischi di fughe. Nel caso -tutt'altro che infrequente- che un grillo riesca comunque a scappare potete stare tranquilli, i grilli infatti non riescono ad "infestare" la casa perchè non hanno un substrato di deposizione e comunque muoiono di sete nel giro di 2-4 giorni (ribadisco quindi quanto sia importante l'acqua nel loro allevamento).

 

Che specie scegliere?Fino ad un paio di anni fa era commerciata soprattutto l'A. domestica: più gialla, piccola e -soprattutto- chiassosa. Di recente un'epidemia virale ha messo a dura prova gli allevamenti di questa specie, dando un notevole slancio all'allevamento della A. assimilis (la specie che ho allevato fin dall'inizio, per puro caso). Credo sia stato un bel guadagno per tutti: questo grillo infatti ha una taglia più grande, i maschi hanno un canto più tranquillo (infatti gli anglosassoni lo definiscono "silent cricket") e sono insetti generalmente meno "nervosi" e più "igrofili", limitando quindi le fughe e la sopravvivenza degli eventuali fuggitivi.

 

Ultime note:i grilli hanno un secondo paio d'ali, perfettamente funzionante, che sporge sotto le prime, ben oltre la lunghezza del corpo. Queste possono essere usate attivamente per lunghi voli, tuttavia necessitano di una fase di riscaldamento della muscolatura che si osserva di rado (riconoscibile per una continua vibrazione rapidissima delle ali in posizione semi-raccolta, vedi ultima foto). Io l'ho osservato solo in estate, con contenitori colmi di grilli, e solo con femmine ancora non fecondate; questo mi induce ad ipotizzare che si tratti di un meccanismo di dispersione con cui il genoma passa a popolazioni contigue ad opera delle sole femmine.

Il resto dei grilli -per fortuna- si limita a compiere salti modesti e queste ali, molto sottili e fragili, restano comunque utilizzabili per breve tempo: dopo circa una settimana in genere sono già "consumate", o assenti.

 

A questo punto credo di aver toccato i principali punti necessari per avviare un allevamento proficuo e vi invito a provare voi stessi, magari chiudendo gli adulti in un armadio -durante le notte- per dormire sonni tranquilli!

 

Larve:

le larve come gli insetti sono molto facili da allevare, il discorso da tener in conto è lo stesso dei grilli, troppa produzione per il poco uso, solo che qui il cattivo odore prende il sopravvento sul suono.

 

 

Allevamento Camole della Farina - Tenebrionidi

 

 

La vendita delle camole come alimento per i nostri animali è tutta un'altra cosa anche tramite internet gli acquisti avvengono in unità e non a peso.

 

www.tartaportal.itMateriale necessario(varia in base alla fantasia):

una vaschetta non troppo grande, della crusca o pane secco e una confezione di orzo, buccia di patata o mela, una manciata di croccantini per cani o gatti (un bicchiere durerà molto tempo) e delle camole per iniziare.

 

Introdurre nel contenitore circa 2-3 cm di Crusca e un pò di Orzo, ogni 10 giorni aggiungete qualche buccia di patate lesse o di mela. Non esagerate con l'umidità, le bestioline voglio un ambiente secco, cercate di mantenere una temperatura al di sopra dei 24° o si "addormenteranno".

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/camole-farina/tenebrionide.jpghttp://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/camole-farina/metamorfosi02.jpg

Metamorfosi:

Per accellerare il passaggio dallo stato larvale al quello di crisalide mantenete una temperatura di circa 26°, conservate i vostri animaletti al buio e non distrubateli troppo (naturalmente devono essere presenti larve di almeno 2,5 cm).

 

Una volta ottenute la crisalidi potete spostarle in un contenitore con le altre, nel giro di pochi giorni si trasformeranno completamente e assumeranno una colorazione scura .

 

Una volta completata la metamorfosi, introducete bucce di patata lesse in modo da idratare le bestioline (ripetere ogni 5 giorni), non togliete le bucce anche se non contengono più polpa, saranno utilizzate dai riproduttori per deporre le uovo.

 

Dopo poco più di una settimana dalla metamorfosi inizia la deposizione.

 

I nostri amici producono una discreta quantità di escrementi e durante la crescita cambiano più volte pelle, vi consiglio una volta ogni due mesi di utilizzare un piccolo setaccio per filtrare il contenuto della vaschetta(ovviamente se l'odore è molto forte ripetete l'operazione più volte in breve periodo) dei vostri ospiti. Io utilizzo una retina per zanzare e visto che sono abbastanza pigro faccio finta di non vedere le minuscole larve che cadono insieme agli escrementi.

Dopo circa 10 giorni di allevamento avrete i primi risultati.

 

Molluschi:

Come molluschi sceglierei le lumache di acqua, visto il loro buon prezzo e la loro utilità in vasca sia per le piante che per ripulire dagli avanzi. Inizialmente potremmo metterle dove sono le piante altrimenti le lasciamo libere in vasca a rischio e pericolo che facciano una brutta fine.

 

 

Lumache d'acqua dolce:

 

 

122.jpgIntroduzione

Le lumache hanno una cattiva reputazione. Quando ho cominciato per la prima volta ad allevare pesci, circa 12 anni fa, mi sono sentito dire da molte fonti "affidabili" che le lumache erano delle cattive comparse: "mangiano le piante", "si moltiplicano come pazze e trasformano l'acquario in una massa strisciante di lumache", "inquinano l'acqua".

Non c'è da sorprendersi se per parecchi anni ho considerato le lumache con un certo disgusto e disprezzo. Tuttavia, nel corso di ultimi anni ho scoperto che le lumache sono in realtà creature molto utili e decorative. Spero che il seguente articolo vi incoraggerà a dare alle lumache un'opportunità.

 

La biologia delle lumache

Come le creature quali molluschi e ostriche, le lumache appartengono al phylum Mollusca. Una caratteristica generale dei molluschi è che sono creature dal corpo molle, che non hanno strutture portanti quali ossa o esoscheletro. L'oggetto di questo articolo, le lumache, appartengono alla classe Gastropoda. I gasteropodi sono distinti dal loro avere un singolo guscio, una conchiglia unica. Le conchiglie sono solitamente arrotolate su loro stesse e sono parte del corpo vivente della lumaca. La sezione del corpo molle della lumaca può essere ritirata nel guscio, che forma così una difesa contro i predatori.

 

Una cosa importante da sapere sulle lumache è che sono presenti su questo pianeta probabilmente da molto prima di noi, dei primati e dei pesci domestici insieme. Le lumache compaiono nei fossili datati intorno ai 500 milioni di anni fa. Sono facili da trovare intorno a molte delle scogliere calcaree sul litorale australiano.

 

Quelle delle lumache sono specie con molto successo, sono state identificate circa 80.000 specie di lumache esistenti. La maggior parte delle specie, circa 55.000, si trovano in ambiente marino. Le specie restanti sono lumache di terra e lumache d'acqua dolce. Le lumache acquatiche respirano attraverso le branchie (1), mentre le lumache terrestri respirano attraverso un foro nel corpo vicino alla base del guscio.

 

Le lumache terrestri sono ermafrodite, cioè, ogni lumaca ha sia gli attributi maschili che femminili. Tuttavia devono accoppiarsi (essere in due) per potersi riprodurre. L'orifizio genitale è un foro vicino alla testa, dove la lumaca si accoppia ed anche da dove vengono deposte le uova. Le lumache acquatiche hanno sia la riproduzione ermafrodita che eterosessuale. La maggior parte delle lumache depongono le uova, comunque una notevole eccezione è costituita dalla lumaca Melanoides tubercolata (Malaysian Trumpet Snail), che è vivipara.

 

I gusci delle lumache sono costituiti in gran parte da carbonato di calcio. Questo elemento chimico è noto agli acquariofili come la sostanza tampone che promuove la stabilità del pH. In conseguenza di ciò, le lumache tendono generalmente a preferire acqua più dura ed alcalina. Infatti, l'acqua acida tende a sciogliere le conchiglie ed a lasciare il suo occupante esposto all'attacco dei predatori - che può essere motivo di gioia o di orrore per l'allevatore dei pesci.

 

Oltre ai loro gusci, una caratteristica che distingue generalmente i gasteropodi da altri molluschi è che hanno un occhio situato alla base di ogni tentacolo. Il "piede" della lumaca è un’appendice muscolare usata per muoversi attraverso l’ambiente. Sotto i tentacoli c'è la bocca. All'interno della bocca c'è una lingua simile ad una raspa, che si comporta come una sega. Taglia a brandelli il cibo delle lumache come una grattugia fa con il formaggio.

 

Questo mi porta ad un argomento che può essere di interesse nel contesto degli acquari domestici - le abitudini alimentari delle lumache. La dieta delle lumache varia a seconda della specie. Effettivamente, alcune lumache sono carnivore e cacciano attivamente altri gasteropodi. Generalmente comunque, le lumache mangiano alghe, piante ed occasionalmente carne di animali morti in decomposizione.

 

I vantaggi delle lumache

Il fatto che le lumache mangino alghe e carne in decomposizione può essere di notevole beneficio per chi mantiene un acquario. Sono sicuro che molti di voi allevano Ancistrus ed altri pescigatto mangia-alghe. Quantunque non voglia criticare questi preziosi pesci, dato che sono per loro stessi fantastici pesci domestici, la loro capacità di mangia-alghe è spesso sopravvalutata dai loro proprietari. Le lumache nondimeno puliscono i vetri e le rocce molto scrupolosamente, e possono arrivare in tutti gli angoli in cui possono non arrivare i pesci mangia-alghe.

 

Ci sono specie di lumache per acquari che le piante se le mangiano eccome, vedi le Marisa

Alcune specie di lumaca sono famose come mangiatrici delle piante decorative; tuttavia, a mio parere, solo le lumache di stagno (generi Lymnea o Stagnicola) dovrebbero essere sospettate di questo (2). La maggior parte delle piante d'acquario sane producono cianuri ed altri veleni che impediscono agli animali, quali le lumache, di mangiarle. Il mito che le lumache possono distruggere le piante d'acquario probabilmente proviene dalle osservazioni delle lumache che mangiano le foglie delle piante che sono già ampiamente deteriorate o prossime alla morte. A questo punto, la pianta probabilmente è già condannata e al limite le lumache impediscono che la pianta vada in decomposizione, un processo che può potenzialmente squilibrare la chimica dell'acqua della vasca.

 

Un altro grande vantaggio dato dalle lumache sui pesci gatto è che è meno probabile che riescano a mangiare le uova dei pesci. Mentre le uova deposte dai pesci nel substrato dell'acquario o vicino ad esso sono vulnerabili all'attacco di ancistrus e simili, è molto meno probabile che siano le lumache ad intraprendere tali incursioni per razziare le uova. Di conseguenza, se state allevando i pesci che depongono uova in un acquario con acqua alcalina, allo scopo specifico di riprodurli, allora le lumache sono probabilmente una soluzione. Faranno opera di pulizia, togliendo le alghe dai vetri, ma non faranno sparire le uova alla prima occasione.

Per esempio, attualmente sto allevando una coppia riproduttiva di Neolamprologus ocellatus in una vasca da 60 cm e piuttosto che allevare Ancistrus, ho una squadra di Planorbis rubrum per tenere la vasca pulita. Cosa abbastanza interessante, in natura questi piccoli ciclidi, che provengono dalle acque dure del lago Tanganica, adottano i gusci vuoti delle lumache come loro casa. Mantengono le loro conchiglie pulite e immacolate, vi si nascondono all'interno se minacciati e infine vi depongono le uova e vi fanno crescere i loro piccoli. Anche se sono piccoli pesci coraggiosi, gli ancistrus che io allevavo, dalla pesante copertura corazzata, tendevano ad essere insensibili agli attacchi dei N. ocellatus, e probabilmente di notte le loro uova sarebbero state indifese.

 

Infine, le lumache sono animali domestici interessanti e robuste già per loro stesse. Possono essere abbastanza attraenti, particolarmente nel caso della ampullarie. Inoltre hanno abitudini e cicli di vita interessanti.

 

Gli svantaggi delle lumache

Non ci sono dubbi che le lumache possano diventare senza controllo. Purtroppo, date loro buone condizioni di acqua dura e alcalina, e di assenza di predatori naturali, le lumache possono moltiplicarsi molto velocemente. Ho avuto la mia prima esperienza di questo nel caso delle Melanoides tubercolata. Parecchi anni fa, in un acquario Malawi di 120 cm che stavo tenendo a circa 250 ppm di durezza carbonatica totale, il suolo della vasca sembrava quasi vivo. La piaga delle lumache è stata molto sgradevole e c'è stato bisogno di azioni correttive.

 

Ci sono parecchi modi per mantenere le lumache sotto controllo:

 

Il metodo "del predatore".

Parecchie specie di pesci amano le lumache, come prima colazione. Il più comune mangiatore di lumache è il bellissimo botia pagliaccio, Chromobotia macracanthus. Il Chromobotia afferra la parte molle non protetta della lumaca e succhierà letteralmente il povero gasteropode dal proprio guscio. Se non vi dispiace, può essere abbastanza interessante. Nell'acquario marino, i pesci palla sono buoni mangiatori di lumache, che sgranocchiano i gusci delle lumache e ne mangiano le parti molli. Ed infatti, vi sono persone che allevano specificamente le lumache, per fornirle come cibo ai loro Cobitidi e Pesci palla. Devo ammettere però che le mie Planorbis rubrum vivono insieme ad un botia pagliaccio in salute. Forse gli do un po’ troppo da mangiare.

 

Il metodo "dell'esca".

Mettete una foglia di lattuga in acqua calda per pochissimo tempo, e un attimo prima di spegnere le luci, legate intorno ad essa un filo di cotone e lasciatela cadere nella vasca. Affonderà al suolo ed alla mattina dovreste trovarla coperta di lumache. Rimuovete la lattuga, con tutte le lumache. Ripetete l'operazione fino a che le lumache non siano sotto controllo. Infatti, questo è il metodo che ho usato per rimediare al mio problema con le Melanoides tubercolata. Inutile dire che può essere richiesta molta perseveranza.

 

Il metodo "della fame".

È importante notare che la maggior parte dei boom delle lumache sono causate dalla sovra-alimentazione. In questi casi, l'unica ragione per cui le lumache si moltiplicano a dismisura è perché mangiano il mangime avanzato dai pesci. Osservate i vostri pesci quando date loro il cibo, se non mangiano tutto entro 3 o 4 minuti allora li state sovra-alimentando.

 

Il metodo "del negozio".

Sono disponibili alcuni lumachicidi commerciali, che i proprietari dei negozi di pesci potrebbero cercare di vendervi. Se usati come da istruzioni questi prodotti possono uccidere le vostre lumache. Tuttavia, queste soluzioni basate sui prodotti chimici dovrebbero essere evitate, perché tendono ad uccidere anche i batteri che mantengono sotto controllo i livelli di nitriti e di ammoniaca. A sua volta, questo può uccidere anche i vostri pesci.

 

La prevenzione

La prevenzione è solitamente la migliore delle cure. Se con le piante comprate in negozio o avute dallo scambio con altri acquariofili non volete portare in vasca ospiti sgraditi, vi consiglio allora di fare le seguenti azioni. Prima dell'introduzione delle piante nel vostro acquario, mettetele a mollo in acqua calda salata. Dopo dieci minuti rimuovete le piante e lavatele perfettamente. Questo dovrebbe uccidere o rimuovere tutti i gasteropodi indesiderabili. Inoltre rimuoverà parassiti potenzialmente nocivi, quali quelli che provocano la malattia dei puntini bianchi (Ichthyo).

 

 

Pesci:

Bhe su i pesci c'è poco da dire, secondo me queste tre specie sotto elencate si possono tenere tranquillamente con le tartarughe essendo pesci piccoli, veloci e dalla facile riproduzione. Io come ho scritto all'inizio tengo le piante cosi evito la sala parto che stressa le madri, e gli avanotti si nascondono tranquillamente tra le piante ai bordi dell'acquario per sfuggire hai genitori predatori.

Gambusie:

 

 

Come allevare e riprodurre questo pesciolino forse poco conosciuto ma diffusissimo nel nostro paese. Gambusia Affinis, questo il nome scientifico di un pesciolino davvero interessante.

Della famiglia dei Poecilidi e dell’ordine dei Ciprinodontiformi originario degli Stati Uniti è stato introdotto in Italia per la bonifica di vaste aree paludose al fine di contrastare ed eliminare la diffusione della zanzara, delle cui larve esso è ghiotto.

 

Le misure sono abbastanza ridotte, il maschio non supera i 3,5 cm ed è di colore grigio o bruno argenteo, la femmina non va oltre i 6,5 cm. ed è di colore marroncino chiaro più sullo sbiadito. Altra caratteristica è la presenza di una fascetta nera che attraversa verticalmente, quasi tagliandolo a metà, l’occhio. In natura preferisce le acque calme con poca corrente oppure pozze d’acqua ferma, ricche di vegetazione; è possibile trovarla anche nei canali di scorrimento delle acque reflue. E se parliamo di acque diciamo subito che la Gambusia si adatta a qualsiasi tipo di acqua con diverso grado di durezza. La temperatura dell’acqua può andare dai 3° ai 30°.

 

 

Allevamento:

Allevare e riprodurre le Gambusie è molto facile e divertente. Intanto per le misure dell’acquario non ci sono limiti, infatti possiamo usare diverse misure, dai 15 litri ai 100 e più litri, ma quello che vi consiglio è una piccola vasca da 20 litri. Per il fondo non ci sono regole ma sarebbe preferibile prelevare la stessa terra del luogo dove sono stati catturati gli esemplari che porremo in acquario, anche e soprattutto per ricreare lo stesso ambiente naturale. Consiglio sempre di ricreare il biotopo dove vivono i nostri amici pesci, magari inserendo le stesse piante e tutto ciò che si può come parti di tronco o altro. Per l’acqua basterebbe quella del rubinetto, magari fatta decantare per qualche giorno, ma per le Gambusie non è necessario rispettare questa regola; se possibile prelevare la stessa acqua del luogo di ritrovamento.

 

 

 

 

Accorgimenti:

Ricordando agli amici lettori che la indole di questo pesciolino è tutt’altro che tranquilla consiglio vivamente di non introdurre altre specie, a meno che non abbiano la capacità di difendersi. La Gambusia risulta essere molto aggressiva non soltanto nei confronti delle altre specie ma anche rispetto ai suoi simili; da esperienze fatte dal sottoscritto è stato rilevato che le femmine tendono ad attaccare i maschi, soprattutto nel periodo della riproduzione. E’ importante, in questo periodo, fornire del cibo vivo e alimenti nutrienti, magari della carne magra tritata. Un alimentazione abbastanza corroborante va fornita ad iniziare da gennaio/febbraio fino all’inizio dell’estate affinché le femmine possano portare a compimento fino a quattro/cinque parti e soprattutto per evitare che mangino la propria prole. Si è potuto notare che in mancanza di una buona alimentazione non riescono a portare avanti la fecondazione, che ricordo è interna; la madre, infatti, non depone uova ma partorisce prole viva. - (il maschio è quindi dotato di organo copulatore o gonopodio )- Gli avannotti appena nati si alimentano con lo stesso cibo vivo degli adulti, tritato e polverizzato. Si consiglia di spostare immediatamente i piccoli per evitare che diventino cibo per i genitori, a meno che l’acquario presenti un certo numero di piante e anfratti che fungano da riparo ad essi. Una buona convivenza tra questi, particolari, pesciolini è raggiungibile introducendo in acquario un numero di femmine inferiore rispetto ai maschi (rapporto: 1/3); ciò modera l’aggressività femminile molto accentuata. Più presenza femminile porta le stesse ad allearsi per tentare di divorare tutti i maschi. Un cenno alle piante va certamente fatto in quanto la loro presenza, soprattutto se abbondante, risulta determinante ai fini della pacifica convivenza della specie.

 

 

Platy:

 

 

In questo articoletto vi parlerò dei miei Xiphophorus Maculatus comunemente chiamati Platy, tranquilli pesciolini di comunità istancabili mangiatori di alghe.

 

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/coppia.jpgPer l'allevamento di questa specie è richiesto un acquario di piccole dimensioni preferibilmente non inferiore ai 60 litri.

 

La specie è poco esigente quindi è consigliata soprattutto ai principianti che trarranno grande soffisfazione.

 

Sembra sia necessaria un'acqua dura ma io li allevo in un acquario con KH 1, GH 4 e PH 6 temperatura 24 gradi NO2 prossimo allo 0.

 

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/maschio01.jpgIl dimorfismo sessuale è particolamente evidente, infatti il maschio si distingue grazie alla presenza del gonopodio al posto della pinna anale.

 

(foto in altro) L’esemplare a sinistra è un maschio, le sue dimensioni possono arrivare ad un massimo di 3,5 cm mentre la femmina intorno ai 6. Nella foto alla destra il maschio prende confidenza con il gonopodio.

 

 

dettaglio fotografico del dimorfismo maschio sx - femmina dx.

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/maschio04.jpg http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/femmina01.jpg

Ovoviviparo: Detto di animale che partorisce prole viva, che si è sviluppata entro il corpo della madre e si nutre del solo vitello contenuto nell'uovo, poiché manca la placenta.

 

 

La specie è ovovivapara ed inizia a riprodursi dai 3 mesi di vita, i piccoli circa una ventina sono da subito attivi e autonomi. Gli avannotti ossono essere nutriti tranquillamente con cibo secco polverizzato.

Per evitare che siano preda dei genitori o degli altri ospiti dell'acquario è consigiliato l'utilizzo della sala parto che permette di saparare la madre dai piccoli al momento della "nascita".

 

Questi coloratissimi esemplari (nel mio caso rosso corallo) sono stati introdotti nell'acquario per contrastare lo sviluppo delle alghe filamentose che come in "ogni nuovo allestimento" si presentano puntulmente. Ho acquistato due maschi e quattro femmine, considerato che la specie non forma coppie fisse e che non sono particolarmente gelosi spero che abbiano una prole numerosa.

 

Li ho preferiti anche per il loro carattere pacifico e "rispettoso" nei confronti dei coinquilini in riproduzione. Infine generano un discreto numero di avannotti e non usano cure parentali, questo promette ai predatori (Apistogrammi Agassizii - Badis Badis Badis) presenti nell'acquario un nutrimento complementare.

 

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/alghe01.jpgAvevo letto che il Platy tra gli altri alimenti si nutre anche di alghe ma non lo avevo mai osservato in azione.

Devo dire che è un vorace lavoratore, da assumere nei momenti di necessità, istancabile almeno quanto gli Otocinclus.

 

Ho cercato di evitare che questi esemplari mangiassero altro cibo e in un paio di giorni dalla loro introduzione ho cominciato a vedere una diminuzione dell'alghe sulle piante.

 

 

Riproduzione:

http://www.isola-di-krk.net/acquariofilia/fotografie/xiphophorus-maculatus-platy/femmina-gonfia.jpg

 

Come anticipato è molto semplice ed occorre solo aspettare che gli esemplari siano maturi, nutriteli e loro vi faranno contenti.

Il maschio attivo corteggia sia esemplari del proprio sesso che dell'opposto ma solo la partner matura e pronta concede le proprie grazie.

Dopo qualche giorno di inseguimenti l'artista introduce il gonopodio nella compagnia per fecondare le uova che sono già presenti.

Nel giro di pochi giorni noterete un discreto aumento del volume della femmina, sembrerà stia per esplodere (specialmente se la nutrite come la nutro io).

 

A questo punto compreta una sala parto altrimenti nella vasca di comunità si aprirà la caccia all'avannotto.

 

I piccoli sono subito in grado di nuotare e se fanno in tempo scappano dai loro stessi genitori.

 

 

 

Guppy:

 

Come si distingue il sesso nei guppy?:

La distinzione del sesso in questo pesce è molto semplice per diversi motivi. Primo fra tutti il colore e le dimensioni delle pinne. Il maschio è sempre più colorato della femmina e ha la pinna caudale (coda) e pinna dorsale più sviluppate, mentre la femmina, nella stragrande maggioranza dei casi, tende ad avere il corpo di un solo colore (grigio/verde, giallo/arancio, bianco/rosa) e solo la pinna caudale e dorsale sono colorate, anche se a volte sono semplicemente trasparenti, inoltre sono anche meno sviluppate.

Altro fattore che ditingue i due sessi è la presenza nel maschio del gonopodio e la presenza della macchia gravidica nella femmina. Vediamo nelle prossime domande e risposte cosa sono di preciso.

Cosa è il gonopodio?

Il gonopodio è l'organo copulatore che si svuluppa nei maschi (una sorta di pene per rendere meglio la cosa). Questo "pene" è il risultato delle tre pinne ventrali del maschio che con la crescita tendono a modificarsi fino a diventare particolarmente fini. La pinna centrale del gonopodio è leggermente più lunga rispetto alle altre due laterali.

123.jpg

124.jpg

Foto archivio AP.

Se si osserva attentamente il momento in cui il maschio tende a muovere il gonopodio per dirigerlo all'interno della fessura urogenitale della femmina, nel tentativo di fecondarla, noteremo che sono le pinne laterali del gonopodio a muovere la pinna centrale. Quest'ultima, sarà quella che trasporterà le spermatofore all'interno della femmina. Alcuni autori parlano di guppy "destrorsi" e "sinistrorsi", cioè sostengono che il guppy tende ad esporre il gonopodio sempre nello stesso lato, destro o sinistro. Da parte mia non mi sento di confermare questa tesi al 100%, ma neanche di smentirla, dato che durante le mie osservazioni ho notato anche io questa particolarità, ma non tanto a lungo da poterla confermare.

Cosa è la macchia scura?

La macchia scura, meglio conosciuta come macchia gravidica o di gravidanza è un particolare che distingue la femmina. Chiamarla macchia scura può però essere fuorviante, perchè questa è veramente scura solo negli esemplari di femmine grigio/verdi, mentre tende ad essere rosso chiaro o addirittura rosa negli esemplari giallo/arancio e bianco/rosa. Questa macchia è nella stragrande maggioranza dei casi sempre visibile nelle femmine e tende ad aumentare di volume quando la femmina è prossima al parto. Anche qui si deve precisare una cosa: non date per scontato che una femmina con una macchia scura abbastanza evidente sia prossima al parto e ugualmente non date per scontato che non sia prossima al parto poichè non ha la macchia abbastanza pronunciata. Quello che voglio dire è che non è la macchia gravidica a dare l'indicazione più precisa sulla prossimità o meno del parto di una guppy. Spiegherò poi, con foto dettagliate, come si riconosce una femmina prossima al parto.

Qual è la vasca ideale per i guppy?

Non esiste una vasca ideale. Ai guppy non interessa nè l'arredamento, nè le piante, nè la dimensione, nè il flusso dell'acqua. I guppy che alleviamo oggi noi, sono ormai da diverse generazioni che vivono in cattività, sia in acquari di grandi dimensioni, sia in vaschette da 15 litri. Quindi spazio alla vostra fantasia, oppure spazio all'acqua, nel senso che potete anche non inserire nessun arredo.

Ogni quanti giorni partorisce una femmina di guppy?

Dipende, sia dalle dimensioni, sia dall'età, ma soprattutto dipende dalla salute del pesce. Possiamo dire che in media una femmina partorisce ogni 25 giorni, ma non è raro vederla partorire dopo 19 giorni o dopo 31. Molto, come detto, dipende dallo stato di salute della femmina. Se sta bene, solitamente è regolare nei suoi parti, se sta male, può succedere di tutto: può espellere le uova prima che si siano formate, può non espellerle e morire, può partorire dopo 40 giorni, come partorire dopo 15.

In linea di massima una femmina giovane ha una gestazione più breve, mentre femmine adulte hanno una gestazione più lunga.

Quanti avannotti partorisce una femmina di guppy?

Può partorire da un minimo di 6 avannotti fino ad un massimo di 100. Anche qui il discorso è legato sia alle dimensioni che alla salute del pesce. Femmine molto piccole di tre mesi di vita partoriranno pochi avannotti al contrario di quelle adulte che ne partoriranno una media di 60.

Quanto tempo dura il parto?

Un parto può durare da un'ora fino a 48 ore dall'uscita del primo avannotto. Se in salute, non stressata e lasciata in libertà o abituata a partorire nella sala parto, la femmina di guppy partorisce molto velocemente e soprattutto darà alla luce avannotti ben formati, vispi e pochissimi, se non nessuno, saranno quelli nati morti o con delle deformazioni.

Quando possiamo capire che la femmina è prossima al parto?

Come già detto le dimensioni della macchia gravidica possono essere un segno di un parto imminente, ma non è sicuramente il più significativo. Come possiamo vedere in foto, una femmina prossima al parto e in salute, ha una pancia veramente spropositata rispetto al corpo, ma è anche vero che spesso molte femmine che non sono in buona salute, partoriscono anche con pancie molto meno evidenti.

125.jpgQuindi, se avviene questo, vi ritroverete una femmina dopo il parto con un ventre molto sgonfio e soprattutto incurvato in dentro e questo è sintomo che la femmina è gravemente malata. Una femmina in salute, dopo il parto, conserva sempre la sua pancia bella rotondeggiante, ed è per questo che si ritrova una pancia spropositata quando è prossima al parto. Un metodo sicuro per individuare il momento giusto per isolare la femmina è metterla in sala parto o in una vaschetta apposita è quello di notare il ventre leggermente appuntito in prossimita del foro urogenitale, come possiamo vedere in foto. Questo sta a significare che il primo avannotto (ancora all'interno dell'uovo) si è messo in posizione per essere espello ed è già nella cloaca della madre. Altri particolari visibili sono gli occhietti degli avannotti ben visibili tramite la macchia gravidica, in particolare negli esemplari con colori chiari, come possiamo vedere nella foto seguente.

Altri segni di un parto imminente sono le contrazioni che ha la femmina, che tende a fare movimenti a mo' di serpente, e il tendere ad isolarsi per trovare un posto tranquillo, lontano dai maschi e dalle altre femmine.

Conviene usare la sala parto?

Dipende anche qui. Qual è il nostro scopo? Allevare un gran numero di guppy, oppure farli riprodurre in libertà sperando che se ne salvi qualcuno? Se vi è venuto in mente di arrotondare lo stipendio con l'allevamento di guppy con un solo acquario, allora avete sbagliato strada. Non si fanno i soldi rivendendo i guppy al proprio negoziante o a degli amici, soprattutto se sono in quantità esigue e se sono di piccola taglia. Vi spiegherò meglio in seguito. Tornando alla nostra domanda, la risposta è questa: se volete vedere aumentare la vostra popolazione di guppy in modo graduale e soprattutto con pesci sani e robusti, allora è meglio far partorire le femmine in libertà nell'acquario, cercando al limite di inseire qualche pianta galleggiante o no, che permetta agli avannotti di trovare un po' di riparo.

Sì, perchè per chi ancora non lo sapesse, i guppy mangiano la propria prole. Questo evita alla femmina uno stress incredibile provocato dalla sala parto e soprattutto vi toglie un'infinità di pensieri, primo fra tutti: "dove li metto tutti questi avannotti?" e ancora "Come mai mi muoiono gli avannotti in sala parto?" ecc. ecc.

Volete a tutti i costi usare la sala parto? Bene, ma cercate di inserire la femmina all'interno pochi momenti prima del parto e non una settimana prima, come spesso accade. Al limite, dato che ora sapete quando è il momento topico prima del parto, osservate di frequente l'acquario e la femmina in questione e se notate qualche avannotto che gironzola per l'acquario e il ventre della femmina ancora bello gonfio, significa che ha iniziato da poco a partorire, prendetela e mettetela in sala parto, dove, nel giro di poche ore terminerà di partorire. Nel frattempo potete divertirvi a recuperare con il retino gli avannotti che gironzolano nell'acquario o che sono finiti nel filtro.

 

 

 

Non inserite, infine, due femmine nella stessa sala parto, questo le innervoscise particolarmente e noterete le femmine che cercano di scacciarsi o di modersi tramite il divisorio. Questo va tenuto anche se inserite una sola femmina; noterete che gli avannotti si posizioneranno tutti sulla parte in cui la femmina non può accedere.

Cosa do da mangiare agli avannotti?

Qualsiasi mangime che usiamo per gli adulti, ma deve essere prima polverizzato. L'ideale restano sempre i naupli di artemia che dobbiamo far prima schiudere. Una particolarità degli avannotti di guppy è che si adattano a mangiare i mangimi commerciali fin dalla nascita.

A che mese diventano fertili i guppy?

Se ben nutriti e ben tenuti, già al secondo mese di vita le femmine sono fertili e i maschi cominciano a sviluppare il gonopodio e a correre dietro alle femmine. Ripeto, se ben nutriti e allevati con certi criteri. Non sperate di avere guppy fertili e colorati dopo averli tenuti due mesi in sala parto.

Sono pieno di guppy e non so a chi darli, che faccio? (li do in pasto alle tartarughe) :)

Solitamente il negoziante, se i guppy sono in buona salute e di bella taglia, è molto disponibile a prenderli, magari in cambio di mangimi, accessori o di un buono da spendere nel suo negozio. Ma spesso i guppy che provengono da privati sono molto piccoli e può capitare che il negoziante non li voglia. Potete vendere il vostro guppy ad un euro l'uno, perchè sono questi i prezzi all'ingrosso dei guppy, anzi a volte anche meno! Potete anche provare a regalarvi, magari rivolgendovi ad una associazione acquariofilia della vostra zona.

Come accennato prima, non fatevi venire in mente di fare i soldi vendendo i guppy e allevandoli con una sola vasca! Alla fine, tutto il tempo che ci avrete perso non sarà mai ripagatp dalla somma che riuscirete ad ottenere. Cerchiamo di capirci però, sto parlando a coloro che hanno il solo scopo di lucrarci sopra e solo per quello allevano i guppy. Se invece ve ne ritrovate tanti e siete stati bravi a farli crescere è naturale che prima o poi dovete darli via e quindi se alla fine riuscite a guadagnarci due barattoli di mangime, meglio, no? Dico questo perchè se avete in mente di mettere su un allevamento di guppy che possa portarvi un guadagno di... non so... facciamo 200 euro al mese e avete quindi deciso di fare della vostra passione anche un modo per fare qualche soldo, mettete in preventivo, come minimo, 3.000 litri d'acqua suddivisi in vari acquari di diverse dimensioni dove allevare i vostri guppy.

Perchè ai miei avannotti si chiudono le pinne e dopo un po' muoiono?

Come ho avuto l'occasione di ripetere in molti altri miei articoli, oggi i guppy non sono più pesci resistenti come una volta. Restano sempre pesci molto facili da riprodurre, ma oggi sono estremamente difficili da allevare. Le cause degli avannotti con le pinne chiuse o a spillo come si sente spesso dire, possono essere diverse. Prima fra tutte l'aver tenuto gli avannotti per troppo tempo in sala parto senza che all'interno ci fosse un adeguato ricircolo dell'acqua. Ma altre possono essere le cause, tipo fungosi, batteriosi e anche questioni genetiche. Mi capita a volte, per questioni di spazio, di mischiare avannotti di razze di guppy diverse nello stesso acquario e non di rado capita che una figliata muoia tutta, mentre l'atra sopravvive come se non fosse successo niente.

Dare delle risposte più approfondite è veramente difficile. Purtroppo la ricerca in questo campo da poco comincia a dare delle risposte sul perchè i guppy sono diventati così sensibili alle malattie, speriamo di saperne di più il prima possibile. Da parte mia e dalle mie esperienze posso dire che gli avannotti in particolare sono molto sensibili ai nitriti e ai nitrati. Già concentrazioni di NO3 superiori ai 30 mg/l possono essere fatali per alcune varietà. Quindi la soluzione migliore in questi casi è quella di fare cambi frequenti, inserendo ogni volta degli attivatori biologici in vasca e nel filtro. Consigliare dei medicinali, è spesso un fallimento, quindi evito di farlo.

Mi muoiono in continuazione i guppy, eppure i valori sono ottimi, perchè?

Ho già risposto in parte a questa domanda nella risposta precedente, ma per chi volesse approfondire l'argomento può leggere l'altro mio articolo "Guppy: Dove, Come, Quando e Perchè" e l'articolo "Il guppy, dalle origini agli esemplari da concorso" di Alessandro Cellerino, sempre presenti in questo speciale.

 

 

 

The end...concludo dicendo che il materiale è stato preso da siti io ho messo qualche mio parere e riscritto qualche cosina spero serva a tutti gli utenti un saluto

ringrazio:

Piante acquatiche

Elodea densa - Acquatiche

grilli

Grillo domestico

camole della farina

Allevamento delle Camole della farina, tenebrionidi

lumache d'acqua dolce

Le Lumache d'Acqua Dolce | Acquariofilia Consapevole

pesci gambusie

Acquariforum - Allevamento e riproduzione di Gambusia affinis

pesci platy

Platy Corallo, instancabili mangiatori di alghe.

pesci guppy

Speciale Guppy - Le GuppyFAQ, domande e risposte di Marco Rosetti - AcquaPortal

 

 

Simone :)

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  • 2 settimane dopo...

  • 1 mese dopo...
Ciao Simò ottimo come sempre grazie un'info ho la guppy partoriente, per allevare le lumache da dove parto? nel senso c'è una specie precisa? devo comprare una coppia? perchè nell'acquario dei pasci rossi(una vasca di un metro circa) ho già una chiocciola sai di quelle classiche color arancio che vendono nei negozi di pesci potrei partire con quella? devo comprarne altre?
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grande!!!! grazie mille.... seguendo i tuoi consigli metterò delle gabusie (con le mie tre trachemys) nel laghetto che sto costruendo così da cercare di rendere autosufficiente il tutto!!!
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  • 2 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...
Ciao Simò ottimo come sempre grazie un'info ho la guppy partoriente, per allevare le lumache da dove parto? nel senso c'è una specie precisa? devo comprare una coppia? perchè nell'acquario dei pasci rossi(una vasca di un metro circa) ho già una chiocciola sai di quelle classiche color arancio che vendono nei negozi di pesci potrei partire con quella? devo comprarne altre?

 

Allora le mie lumache mi hanno fatto le uova ieri, sono ampullarie (è l'unica specie che non è ermafrodita) quindi devi comprare un esemplare maschi e una femmina, le riconosci perche capovolgendole il maschio ha il pene diciamo. la temperatura deve essere tra i 23/25 gradi per favorire la riproduzione. Sono onnivore mangiano i residui di cibo nell'acquario, piante e pesci morti. mi raccomando lascia sempre 10 centimetri di bordo sopra l'acqua atrimenti ti partoriscono per casa. le uova sono arancioni all'inizio e diventano bianche calcaree, si schiudono dopo 10/25 giorni e le lumache cadono in acqua e sono autosufficenti. il problema è che ne fanno dalle 200 alle 600 a botta quindi regolati di conseguenza.

 

per i guppy e i plati alleva anche loro parti 1 maschio e 3 femmine, alimentali e faranno il resto. un consiglio che ti do per gli avanotti è che quando la femmina partorisce vuole mangiarli, per ovviare il problema, pianta nel terriccio una pianta di elodea densa in un mese ti ha invaso l'acquario e metti qualche nascondiglio piccolo; facendo in questo modo i piccoli cresceranno nascosti dalle piante e avrai pochissime vittime. per il resto sta tutto scritto sopra ;) semmai un giorno ci vediamo ciaoooo

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