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Letargo: metodo del cumulo-nido


tartamilla

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Ola forum,

in questo periodo vedo molti post che chiedono info su come procedere per il letargo delle tarta,

anche se in cattività terrario, giardino, recinto o altro sono convinto che la miglior cosa sia cercar di far vivere le nostre amiche nel miglior modo possibile, ovvero avvicinandosi il più possibile al mondo naturale. Pertanto:

 

 

PRIMA

Già verso il finire dell'estate è opportuno cercare di creare dei piccoli rifugi(casette o tettoie) con un po' di fieno e/o paglia dove le nostre tarta potranno rifugiarsi in caso di brutto tempo e quando le temperature cominceranno a scendere intorno ai 15°c di notte di sicuro cominceranno ad utilizzarli. Il rifugio può essere ad es. un tettuccio meglio se di materiale naturale, legno trattato o coccio anche se la plastica (plexiglas...)è un'alternativa..........Dovrà essere posizionato in un posto dove non ci siano ristagni e accumuli d'acqua,ed in ogni caso predisporre delle canalette e scoli per l'acqua, possono essere sufficienti dei solchi sulla terra per il drenaggio.

Il terreno al di sotto se troppo duro e cretaceo dovrà essere rimescolato, togliendo eventuali sassi e radici, con torbe e sabbia per permettere quando sarà il momento di interrarsi facilmente.

In contemporanea cominciare a raccoglier le foglie secche per il cumulo invernale, vanno bene foglie larghe che hanno tendenza a marcire lentamente come le foglie di acero campestre(Acer campestre L ), platano (Platanum spp.) lauro ceraso(Laurus spp) faggio( Fagus sylvatica)non sono idonee le foglie piccole come quelle delle acacie(Robinia pseudoacacia ) che marciscono molto velocemente.

Da provare, io non li ho mai usati, ma in natura le tarte nostrane frequentano anche le pinete rivierasche, gli aghi di pino.

Le foglie possono essere conservate in scatoloni(reperibili dagli scarti dei supermercati) oppure in sacchi di iuta, mai in contenitori di plastica.......marcirebbero. Il tutto posizionato per il momento in locali freschi (cantine, garage, casette per gli attrezzi) e ventilati; importante è poi almeno una volta ogni 7-15 giorni rimescolare il mix di foglie per evitare marciumi.

 

 

 

DURANTE

 

Mano a mano che le temperature calano e le tartarughe iniziano ad interrarsi coprire i rifugi con 30-50 cm di foglie raccolte e quando cominceranno le gelate notturne ricoprire il tutto con del tessuto-non-tessuto (TNT), reperibile nei negozi per giardinaggio, il quale oltre a riparare dal freddo è traspirante e permette il ricircolo di aria; non utilizzare fogli di nylon che formerebbero condense.

Se la stagione è particolarmente asciutta oppure se ci si trova in un ambiente riparato come un terrazzo controllare l'umidità ed eventualmente spruzzare(non innaffiare.....) sul cumulo-nido dell' acqua, ciò contribuirà a non far disidratare la tartaruga; inoltre i normali processi di decomposizione delle foglie contribuiranno a mantenere la temperatura costante.

Giornalmente controllare se il cumulo presenta manomissioni come la presenza di foglie spostate o strani cunicoli, ci potrebbero essere ospiti indesiderati come i topi.

Periodicamente, all'incirca ogni 30-50giorni controllare anche l' interno del cumulo: io lo faccio in giornate con la temperatura dell'aria di 10°C ( per non portare eccessivo freddo verso il centro del nido) ed eventualmente sostituire il fieno/paglia se presenta delle muffe, e integrare con nuove foglie secche quelle marcite.

C'è chi in questo periodo pesa le tartarughe, tuttavia disotterrare un animale che magari se la sta dormendo alla grande e in modo corretto solo per il gusto di farlo mi sembra talvolta eccessivo........

 

 

DOPO

 

Con l' approssimarsi della primavera le temperature cominceranno ad aumentare, togliere mano a mano anche gli strati del cumulo-nido per far entrare il calore esterno. Si inizia con il TNT che può essere lavato, disinfettato con ipoclorito (varechina), e risciacquato con abbondante acqua pronto per l'anno prossimo, oppure utilizzato nell'orto.

Via quindi le foglie che possono essere smaltite nel composter e quando le tartarughe si saranno svegliate sostituire( è sempre opportuno lasciare un po' di riparo in caso di ritorno del freddo), anche l' ultimo strato di fieno/paglia.

E' tradizione contadina il 9 febbraio, giorno di Santa Apollonia seminare in coltura protetta (in serra o semplicemente in vaso sul terrazzo)erbette e cicoria che saranno apprezzate al risveglio.

Con questo sistema l' anno scorso abbiamo toccato per 2 notti consecutive i -13,3°C senza nessun problema.

Spero di essere stato di aiuto e scusate per la lunghezza, ma volevo essere precisino, comunque, critiche, integrazioni, altri consigli e quant'altro sono sempre ben accetti................................a voi.

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  • 2 settimane dopo...
Perfetto, stesso metodo che uso anchio con le mie che fanno il letargo all'aperto. Se posso aggiungerei una cosa: siccome il fieno (o la paglia) avendo l'interno dello stelo cavo, è un ottimo isolante e mantiene costante la temperatura però, o perchè l'nterno del nido è troppo umido oppure le tarte, anche se dormienti, ci possono camminare sopra con il risultato di schiacciarlo e renderlo compatto e preda della muffa, consiglierei di mischiarlo con le brattee delle pannocchie del mais, ovviamente dopo averle fatte seccare al sole. Hanno la proprietà di non deformarsi e non ammuffire e la loro rigidità permette al fieno di arieggiarsi continuamente.
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Userò questo metodo di sicuro, quello controllato non mi piace diciamo, cerco di fare le cose secondo natura il più possibile.. Grazie!
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consiglierei di mischiarlo con le brattee delle pannocchie del mais, ovviamente dopo averle fatte seccare al sole. Hanno la proprietà di non deformarsi e non ammuffire e la loro rigidità permette al fieno di arieggiarsi continuamente.

 

Ottima idea!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

:biggrin1:

 

 

penso che domani me ne procurerò un po'!!!!!!!!!!!!

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  • 1 mese dopo...

ola forum,

per spiegare meglio il metodo del cumulo-nido, ecco alcune foto:

 

FOTO1:bigsmile:

già dall' estate ho preparato il nido, una casetta con del fieno, e, a cominciare dal calo delle temperature a settembre è stato subito apprezzato

URL=http://img547.imageshack.us/i/s7001714.jpg/]

 

[/url]http://img547.imageshack.us/img547/7818/s7001714.jpg

 

FOTO 2:victory:

 

Al diminuire delle T°C ho iniziato a coprire il tutto con delle foglie, all' interno c'è del fieno e delle blatte del mais; con autunno molto piovoso:raina:, ho rimescolato le foglie più volte per mantenerle "asciutte"

 

[/url]http://img193.imageshack.us/img193/214/s7001880.jpg

 

 

FOTO 3:snicker:

 

alle prime gelate ho aggiunto il Tessuto-non Tessuto. ora non resta che monitorare la situazione e aspettare che arrivi la primavera; in ogni caso in cantina ho già pronti 3 scatoloni di foglie secche per eventuali...............ricariche.:mobile:...

 

http://img222.imageshack.us/img222/4605/s7001882.jpg

 

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Metto in evidenza il fatto che questo metodo è consigliabile nelle regioni o nelle zone in le temperature e le condizioni ambientali sono molto rigide.

Qui a Roma, per esempio, non sono necessarie. Basta il semplice interramento.

Più a sud in alcune zone neppure si interrano.

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  • 2 mesi dopo...
complimenti per come ti prendi cura delle tue tartarughe.mi chiedevo se è possibile utilizzare lo stesso metodo per delle testudo horsfieldi in una zona che d'inverno è abbastanza umida in quanto si trova a circa un kilometro di distanza da un fiume.al momento tengo le tartarughe in una teca in terrazzo,ma sto optando per spostarle in campagna e nn so se la vicinanza al fiume puo essere un problema.grazie
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sì va bene

per umidità delle Hors. non si intende umidità dell'aria, ma da terreno troppo bagnato

in genere si opta per un letargo tra delle foglie, della paglia o del fieno sotto una tettoia

per le temperatura non ci sono grandi problemi dato che sono animali che provengono da zone con inverni molto rigidi e lunghi

Modificato da tartagnan
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scusa l'ignoranza,ma se io faccio delle piccole tettoie che poi ricoprirò con foglie,paglia e tutto il resto con l'irrigidirsi delle temperature le tartarughe tenderanno ad interrarsi raggiungendo cosi il terreno che inevitabilmente a causa delle piogge è bagnato.oppure i ripari devono essere chiusi anche nella parte sottostante??????
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il riparo è ottimo secondo me l'unico rischio come peraltro hai evidenziatoa nche tu è la predazione da parte dei topi che così le trovano molto facilmente. io uso lostesso metodo ma non creo ripari proprio per evitare questo problema riempio semplicemente tutto il recinto di foglia e paglia ciao
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sì va bene

per umidità delle Hors. non si intende umidità dell'aria, ma da terreno troppo bagnato

in genere si opta per un letargo tra delle foglie, della paglia o del fieno sotto una tettoia

per le temperatura non ci sono grandi problemi dato che sono animali che provengono da zone con inverni molto rigidi e lunghi

 

Sono d'accordo, se avessi delle Hors. ci metterei sopra al cumulo-nido (magari quando è già addormentata) una bella tettoia. se c'è spazio potresti appoggiare su 4 mattoni all'altezza di circa 50-60cm un pannello anti-acqua di un metro quadro o più, legno trattato, pexiglas,o quant'altro trovi, in maniera che la zona del letargo rimanga asciutta:thunder:

 

:umbrella:

:turtle:

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