Innanzitutto Carlino ti devo ringraziare moltissimo, perchè la tua risposta è esattamente quello che stavo cercando su questo forum!
Approfitto della tua gentilezza ed esperienza per chiederti ancora un paio di cose, se non ti dispiace:
"-Gestire una coppia di tartarughe comporta di separare il maschio dopo gli accoppiamenti per evitare che stressi la femmina con corteggiamenti che a volte sono cruenti , distogliendola o disturbandola nei compiti delicati delle deposizioni. Si gestisce un allevamento in modo più semplice mettendo insieme al maschio un minimo di tre femmine in modo che possa scaricare la sua carica sessuale su una alla volta dando tregua alle altre."
Questo vale sempre? Anche quando la differenza di dimensioni tra maschio e femmina è cosi marcata ? (maschio da 13 cm, femmina da 22 cm, quasi 4 volte maggiore in peso)
"- Gli adempimenti di legge sono abbastanza complessi ed è impossibile che tu riesca a venderle complete di documenti prima di un anno: le tartarughine nasceranno a luglio o agosto dal momento che ,visto dove abiti , sei costretto ad usare una incubatrice, e andranno in letargo alla fine di settembre o all'inizio di ottobre per risvegliarsi alla fine di marzo o inizi di aprile. La legge ti obbliga a denunciare la nascita entro dieci giorni e a dotarle di microchip entro un anno : considerando che il microchip ,viste le dimensioni delle piccole ,verrà messo il più tardi possibile completerai questa operazione appena prima del secondo letargo . A questo punto fai richiesta di Cites il cui rilascio è subordinato ad una visita della Forestale al tuo allevamento per il prelievo del Dna al fine di accertare l'effettiva discendenza delle piccole da animali certificati.
Qui avrai il primo ostacolo in quanto la femmina che vuoi prendere deporrà uova fecondate non dal tuo maschio ma da quello o quelli dell'allevamento di provenienza : non è un grosso ostacolo ma potrebbero assegnare la fonte F alle tue baby non essendo presente nell'allevamento il vero padre (considera che sto esponendoti queste procedure nell'ipotesi che entrambe le tartarughe abbiano la fonte C ) Quindi tirando le somme avrai le tartarughe pronte con i documenti non prima di due anni e se avrai la fonte F non potrai venderla ma solo movimentarle con procedura diversa dalla vendita."
Caspita, qui andiamo veramente sul complicato. Fare solo la denuncia di nascita e cedere le tarte prima della microchippatura è possibile o è contro la legge? Qui purtroppo mi scontro con alcuni problemi aggiuntivi: in una zona decentrata come quella in cui abito io non ci sono veterinari specializzati, il più vicino dovrebbe venire apposta da 80 km di distanza, con conseguente aggravio di costi. Oppure dovrei caricare tutte le piccole in macchina e portarle a spasso con me per almeno mezza giornata. Inoltre qui non c'è mercato per la vendita di tartarughine, per questo pensavo di cederle a chi è più esperto di me, è meglio introdotto nel giro e quindi ha più probabilità di riuscire a trovargli una sistemazione adeguata, e sta in una zona dove gli inverni sono meno lunghi e meno freddi...
Quanto costa l'esame del DNA? E' a carico dell'allevatore?
"- La gestione delle piccole è semplice : devi fornire le stesse cose che dai alla grandi ma sistemarle in un recinto protetto da reti contro i predatori , rifugio per il letargo ecc."
Per Ugo mi regolo con un letargo controllato, prima in autorimessa e poi in un frigorifero specifico. So che lasciare fare alla natura sarebbe meglio, ma il mio Ugo mi sembra un po' tontolone e temo che ci lasci le penne quando il tempo impazzisce. Per esempio, a inizio novembre era interrato solo a metà quando di notte siamo scesi a -4° / -5° per 3 giorni consecutivi... Stesso problema in primavera, con salti di 20° nello stesso giorno tra massima e minima, e temperature primaverili a fine febbraio e sottozero a metà maggio...Lo stesso sistema potrebbe funzionare anche per i cuccioli?
"-il solo costo di una baby in termini di pagamenti all'ufficio Cites e inserimento del microchip va dai 35 ai 40 € senza contare il tempo che perderai nel farle nascere e nell'allevamento ed il tempo per gli adempimenti burocratici."
Si, a me interesserebbe coprire le spese o poco più. Mi piacerebbe fare vivere al mio Ugo e alla sua eventuale compagna una vita vicina a quello che vorrebbe la natura, e possibilmente contribuire alla riproduzione di esemplari sani e geneticamente in regola di questa meravigliosa specie di tartarughe. Non mi interessa farne un business o avviare un allevamento di serie. Da quello che mi scrivi, però, non è semplice seguire questa impostazione intermedia. Considerate le difficoltà burocratiche, sembrerebbe che valga la pena fare riprodurre le proprie tartarughe solo attrezzandosi per realizzare un allevamento vero e proprio... Ho inteso bene la questione?
Grazie ancora per i tuoi consigli.