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Storia di Uga


Ughezia

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Ciao, sono nuova, e molto contenta di aver trovato questo forum sulle tarte!

Vi racconto la storia della mia.

Quando mio marito aveva 12 anni, gli fu regalata una tarta.

Lui la mise nel suo giardino, e la tarta si ambientò benissimo.

La tarta aveva già le dimensioni adulte.

Da quel lontano giorno sono passati 46 anni, e quella tarta è tuttora la regina indiscussa del giardino!

Io mi sono trasferita qui coi miei gatti sette anni fa, causa… matrimonio!

La tarta mi è piaciuta subito: onnipresente, curiosissima, vivace, ostinata e dinamica (tranne quando fa freddo…).

Ha subito messo le cose in chiaro coi gatti: è lei che comanda, e se si incrociano nel vialetto è lei che ha la precedenza, da qualunque lato arrivi:cool2: .

Chiarite queste basilari regole di galateo da giardino, sono diventati buoni amici. E’ facile trovare gatto + Uga stesi a prendere il sole fianco a fianco, oppure micia + Uga che si godono il fresco sotto lo stesso cespuglio.

Quando sono arrivata qui sono corsa a comprare un libro sulle tarte (non avevamo ancora internet), e così ho scoperto che la nostra Uga in realtà era inequivocabilmente… Ugo:ooh: !

Ma il nome è rimasto Uga, in fondo anche Attila aveva un nome che finisce per A ma era un maschietto!

La veterinaria ci ha detto che le tarte ci mettono dai 7 ai 10 anni a raggiungere le dimensioni definitive, quindi Uga ha almeno 46 + 7 = 53 anni, forse qualcuno di più…

Dalle foto del libro non sono riuscita a capire la specie esatta.

Mio marito dice che nel 1995, quando fece la dichiarazione per il CITES, alla Forestale gli mostrarono diverse immagini, e secondo lui la più somigliante era la TESTUDO GRECA, quindi fu registrata così.

Da quello che ho letto sul vostro forum penso che ci abbia azzeccato. Infatti Uga ha due bei speroncini sulle cosce ai lati della coda, e un unica piastra sopra la coda.

Prossimamente vi mando qualche foto, così mi date un parere. Magari voi riuscite anche a capire la sottospecie...

Intanto complimenti per il forum e un bacetto a tutte le vostre tarte

Ughezia.

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Ma che bella questa storia :-) uga/o è il capogiardino hihihi tuo marito dev essere molto affezionato a una tarta con cui è cresciuto. che bello :-) ma non avete mai pensato di mettegli vicino una femminuccia? :-D almeno anche lui, come gatto e gatta, potrà essere accompagnato ;-)
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Ciao Ughetta, bella storia! Si credo sia una Greca, ma con una foto certo sarebbe meglio! Per l'età avrei qualche dubbio ma certo non vado contro le idee dei veterinari (anche se si contraddicono sempre tra di loro!)

Ciao Achy

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Le foto non sono ottime, ne farò presto delle altre (piastrone, coda, ecc.)

 

 

Bibbi,

In realtà abbiamo pensato spesso se era il caso di prendere un'altra tarta per fare compagnia a Uga.

Sul libro abbiamo letto che i tartarughi in natura vivono solitari, e cercano le femmine solo quando desiderano accoppiarsi. Inoltre il libro dice che i maschi possono diventare molto aggressivi, sia fra di loro, sia con le femmine se queste non desiderano accoppiarsi.

Non vorrei che il mio giardino diventasse un ring di lotta libera…:confus:

Però queste sono nozioni libresche, mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni nate dall’esperienza reale.

C’è da dire che Uga quando sente il richiamo degli ormoni perde il controllo e diventa piuttosto aggressivo: cerca con furia di accoppiarsi con ogni scarpa che incontra, con una predilezione per i miei zoccoli (sabot), e non risparmia morsicate se il proprietario del piede cerca di togliersi di mezzo… che dire, io tolgo il piede e gli lascio il sabot a disposizione, poi tanto lo lavo, ma se avesse a che fare con una tartarughina un po’ riservata temo che si rovinerebbero la vita tutti e due, lui a rincorrerla e lei a scappare… non vorrei trovarmi a curare ferite… ci starei troppo male :sad3: .

Cosa ne pensate?

Quanto all’età, caro Achy, di certo certissimo ci sono solo i 46 anni trascorsi qui e il fatto che Uga era già di questa taglia al suo arrivo;

la veterinaria ha detto “solitamente dai 7 ai 10 anni per la taglia definitiva”, ma ha specificato che può variare molto da individuo a individuo oltre che da specie a specie.

Anche su questo argomento mi piacerebbe sentire le vostre esperienze, magari di qualcuno che ha visto crescere una Testudo Greca da zero (sempre che sia proprio una Greca!)

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complimenti per la tarta...e per la storia.

 

purtroppo non ho Testudo Graeca e non posso darti info importanti, ma nel forum abbiamo tanti appassionati della specie che ti diranno la loro.

 

e comunque...BENVENUTA!!!

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ciao ughezia,

benvenuta!

ke bella tartaruga!

complimenti!

e le foto nn sono affatto male!!!

anzi!

ancora complimenti!!!

ciao:)

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sembra una greca. Anzi dire che è una greca! quanto è lunga? sui 18/20 cm?

Secondo me dovresti dargliela una compagna...... non sono animali solitari, le mie stanno sempre insieme!

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Grazie a tutti per i complimenti e il benvenuto!

 

Ecco altre informazioni su Uga:

 

non è tanto grande,

 

il piastrone è lungo 11 cm (ho misurato la lunghezza della linea centrale; se invece considero anche le due "punte" ai lati della coda i cm diventano 12)

il carapace se metto il metro dritto per terra accanto alla tarta è circa 14,5 cm

se invece seguo tutta la bombatura da dove esce la testa fino alla fine della placca sopracaudale sono 17 cm.

 

Che dite, sono compatibili con le misure della T Greca?

 

(Qualcuno mi dice anche come si misura correttamente una tarta, credo di avervi fatto un po' ridere con queste misurazioni da principiante:tongue3: !)

 

 

Ho controllato la coda, a me sembra tutta omogenea senza parti dure sulla punta. Quindi niente astuccio corneo... quindi compatibile con T Greca (quante cose si imparano sul vostro forum)

 

Teoz,

tu che hai le Greche, quante femmine hai per ogni maschio? Oppure hai solo un maschio e una femmina? Ti è mai capitato di dover separare i maschi per aggressività?

 

A me non sarebbe possibile separare due tarte, perchè Uga non sopporta nessuna restrizione nel SUO giardino.

Quando avevamo in casa i muratori che uscivano a prepare la malta, abbiamo fatto un recinto temporaneo per non perdere Uga in mezzo al cemento (deve sempre ficcanasare dappertutto... è troppo mitico).

 

Per tutto il pomeriggio Uga non si è dato pace, continuava a girare lungo confini del recinto cercando di arrampicarsi, un'anima in pena (naturalmente aveva zona sole e zona ombra cibo e quant'altro).

Partiti i muratori abbiamo tolto la rete... beh, Uga se ne è rimasto esattamente lì dov'era, tutto soddisfatto!

Della serie "mi sta bene stare in questo punto ma devo deciderlo io" :laugh3:

 

Eventualmente potrebbe andare d'accordo anche con una specie diversa? Tipo Hermanni?

Mi sembra di aver capito che di Greche non se ne trovano tante...

 

Scusate se vi tempesto di domande, ma non mi sembra vero di aver trovato tanti tartarugofili.

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Grazie Teoz

quando Uga si sveglia gli ripiglio le misure! Adesso sta facendo la nanna tra le violette:rolleyes3: .

 

 

Per le eventuali nuove tarte non è una questione di costo,

piuttosto non mangio io, ma per gli animali spenderei qualunque cifra!

Mi è capitato di spendere soldi per animali non miei che non ricevevano le dovute cure dai loro padroni...

 

Ho solo paura di rompere un equilibrio che ormai dura da decenni...

Cosa faccio se poi Uga mi rifiuta la compagnuccia?

 

So che nel mio quartiere c'è una persona che ha molte tarte credo Hermanni, lo conosco di vista,

 

secondo voi potrei chiedergli di venirmi a trovare con un paio di tarte per vedere la reazione di Uga davanti a delle ospiti nel SUO giardino?

 

O vi sembra una cavolata? (se non si è capito io sono un tipo apprensivo) :eek3:

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il fatto è che sono di specie diverse.....tra tarte della stessa specie si intendono subito, un annusatina e si sono presentate! Comunque se vuoi puoi provare, ma non puo' che essere contenta!
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io ho femmine e maschi..il problema si pone trai due mascoli :-) ma penso che se prendi una femmina nn ci saranno problemi e uga lascerà in pace le scarpe ;-)
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Mi state facendo venire voglia… in realtà è da sette anni che continuo a pensarci.

Vi chiedo consiglio anche su un’altra cosa.

Ho capito che l’ideale per Uga sarebbe un’altra Greca,

ma facendo due più due credo che mi ritroverei di fronte a deposizioni e nascite di tartine,

e per me sarebbe praticamente impossibile gestirle…

Purtroppo ho dei problemi di salute, e sono limitata in modo pesante nella vita quotidiana.

Adoro le baby tartine, le foto che postate voi mi fanno impazzire!!!

Ma so che non sono peluches,

e sia le uova sia le baby richiedono cure e attenzioni costanti.

Come potrei far nascere delle baby sapendo che non sono in grado di seguirle?

Se dovessero morirmi o avere problemi mi si spezzerebbe il cuore, e mi darei della cretina in eterno.

Anche per questo avevo pensato di prendere eventualmente una compagna di specie diversa da Uga, perchè avrebbero potuto accoppiarsi senza avere prole.

In realtà ho appea letto qui sul forum che alcune specie diverse riescono a procreare fra loro, ma non ho capito se la Greca è tra queste.

Ho capito solo che è meglio non ibridare specie diverse.

Poi non mi è chiaro come funziona la deposizione…per le femmine è dannoso non deporre mai? E le femmine coperte da tarta di specie diversa, depongono uova non fertilizzate oppure non depongono del tutto?

Magari avete già discusso di questi argomenti, mi sto leggendo pian piano i messaggi vecchi del forum ma non ho ancora trovato le risposte.

Per fortuna che vi ho trovato... prima navigavo veramente al buio.

Ricapitolando:

Un’altra Greca = rischio di fare la roulette russa con le baby tartine

Femmina di un’altra specie = non sarebbe l’ideale, ma forse un compromesso possibile? (ma solo se ho la certezza che l'unione sarebbe senza prole, altrimenti farei la roulette russa con baby ibride... doppia idiozia).

Ah, un altro dubbio, Uga non è enorme, è lungo solo 14,5 cm, magari con una femmina troppo grande non riuscirebbe ad accoppiarsi…

O forse sono solo paranoie mie perchè sono ignorantissima di tarte??? Devo dire che lui è una creatura tenace e determinata, non si arrende mai.

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Eviterei di darle una compagna, in genere i maschi allevati solitariamente diventano molto aggressivi quando vedono una femmina e non riescono ad accoppiarsi. Inoltre i maschi di Testudo graeca hanno un rituale di accoppiamneto fatto di colpi di carapace e morsi, più della T.hermanni, rischieresti di far stressare la femmina fino a farla morire.

Fai un tentativo con una femmina in prestito prima di decidere di prenderne una, se è tranquillo bene, se aggressivo continua a lasciarlo da solo.

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Quando sono arrivata qui sono corsa a comprare un libro sulle tarte (non avevamo ancora internet), e così ho scoperto che la nostra Uga in realtà era inequivocabilmente… Ugo:ooh: !

 

Ehi! E' il mio stesso identico caso...anche io ho una tartaruga grande che ho chiamato da piccolo "UGA" e guarda caso anche io grazie a internet e Tartaportal ho scoperto da un paio di anni che è un UGO anche il mio!!!!

 

Però ormai si chiama Uga da troppo tempo...perciò continua a chiamarsi UGA!

 

Forse questo è il destino delle UGHE !!!:laugh3:

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Eviterei di darle una compagna, in genere i maschi allevati solitariamente diventano molto aggressivi quando vedono una femmina e non riescono ad accoppiarsi. Inoltre i maschi di Testudo graeca hanno un rituale di accoppiamneto fatto di colpi di carapace e morsi, più della T.hermanni, rischieresti di far stressare la femmina fino a farla morire.

Fai un tentativo con una femmina in prestito prima di decidere di prenderne una, se è tranquillo bene, se aggressivo continua a lasciarlo da solo.

 

 

oddio...addirittura??? secondo me sarà aggressivo come tutti i imaschi...infondo il rituale di accoppiamento si sa...nn è molto romantico!! ma io ci proverei Ughezia...

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Derek, potremmo fondare il club degli Uga-Ugo:tongue3: !

Chissà se ce ne sono altri?

Tartagnan, grazie per avermi rassicurato sulle misure di Uga.

Quanto all’accoppiamento, temo che tu abbia ragione. Quando Uga scambia i miei sabot per femminucce, lui che di solito è un simpaticone, diventa invece davvero violento. Li carica con tutto il peso e gli dà certe botte col carapace! Poi inizia a mordere con furia, e va avanti a massacrarli finchè dura l ”accoppiamento”. Una volta non ho sfilato il piede in tempo e mi ha morso a sangue con un colpo fulmineo!

Non oso pensare come concerebbe una povera tarta-fanciulla!

E se mi ritrovassi a dover salvare dal massacro una eventuale femmina in visita temporanea…

a parte lo shock per la sventurata,

poi a Uga resterebbe nelle narici, nei sensi, nei tarta-pensieri l’immagine di una tarta vera, cosa di cui non ha memoria da almeno 46 anni.

Gli riaccenderei inutilmente la nostalgia e il desiderio per qualcosa che ormai ha sostituito con una routine diversa.

In fondo i sabot da giardino non costano una cifra, e quando un paio è proprio a pezzi ne compro degli altri… Per la compagnia ci siamo noi e i gatti…

...lo so non è la stessa cosa.

E’ una questione da ponderare con MOOOLTA calma.

Sai Bibbi, già mi vedevo con un’altra tarta in giardino… ma non capisco se sia giusto fare dei tentativi sulla loro pelle.

Forse lo sbaglio è stato fatto all’origine, ma mio marito era poco più che un bambino; info sulle tarte non ne giravano, a lui dissero che andava bene così.

Grazie per i vostri consigli e punti di vista, per me sono preziosissimi.

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leggo solo ora, intanto benvenuta :)

 

intanto per prima cosa quoto quanto detto da tartagnan, le greche sono ancora più selvagge delle hermanni nell'accoppiamento (come del resto hai potuto constatare sui tuoi piedi)

 

se da una parte è di fatto solo una pratica "naturale" dettata dall'istinto (e le femmine purtroppo lo sanno) dall'altra i rischi di ferite sono cmq alti (figuriamoci dopo un'astinenza di 50anni)

 

ora in natura questo accade semplicemente per la riproduzione...

 

poichè mi sembra di capire che tu non sei in grado di occuparti come vorresti dei piccoli credo sia meglio evitare inutili quanto pericolosi accoppiamenti

 

in ogni caso se un giorno decidessi altrimenti ricordati di procurargli come minimo un paio di femmine (3 ancora meglio)

 

 

stupendo il tuo "uga" :) assomiglia tantissimo al mio "annarò"

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