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Dichiarazione CITES di vendita


tartina2011

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Salve a tutti, sono una nuova utente e vi scrivo per parlarvi di una problematica che mi fa star male.

Ho acquistato il 2 luglio una Testudo Horsfieldi che si presume abbia 1 anno/1 anno e mezzo.

Mi hanno rilasciato la fattura con il numero del C.I.T.E.S. dell'esemplare inserito nella descrizione, dicendomi che quello è il documento C.I.T.E.S.

Io so che non è vero, poiché su internet ho trovato dei modelli del documento che avrebbero dovuto rilasciarmi e ho tentato di farglielo capire alla commessa (che non ne capisce nulla di legislazione sulle specie protette che vende in negozio), ma non c'è stato verso: ha continuato a dire che più di quello loro non hanno e non fanno.

Premetto che avevo già pagato la testuggine e ormai potevo fare ben poco.

Oggi dal veterinario mi sono fatta dare conferma che una fattura con numero di C.I.T.E.S. non equivale per niente al documento che è obbligatorio per legge che mi diano e su suo consiglio non dovrei fare nulla (perché i controlli sono rari), ma io vorrei chiamare gli uffici competenti e chiedere come devo comportarmi (sempre che non rischio pure io multe salate e sequestro animale, potrei dirgli che ho scoperto solo ora tramite veterinario che il documento datomi non è regolare e così a me personalmente non dovrebbe accadere nulla).

Non pretendo la Luna, ma vorrei almeno capire di che sottospecie si tratta, la sua origine/provenienza, la data di nascita.... tutto quello che dovrebbe essere scritto sul documento che io non ho!

In alternativa, o in concomitanza con la chiamata al C.I.T.E.S., potrei richiamare il negoziante e spiegare alla commessa che ho chiamato l'ufficio C.I.T.E.S. che ha detto che se non si rilascia la dichiarazione C.I.T.E.S. ai fini di vendita si passa nell'illegalità e si è passibili di multe e per il negozio non so che altro (già rischio io... figuriamoci un negoziante ignorante in materia!).

Sta situazione mi fa star male, in più dalla prima visita generale con esame delle feci ho scoperto carenza di vitamina A dovuta a nascita e sviluppo in terrario (secondo il veterinario) e parassiti nell'intestino. La cosa mi strugge.... anche perché per una cosa devo darle delle gocce in bocca, per l'altra una specie di preparato in siringa sempre per via orale e vi giuro che non è per niente facile e non so se sto facendo la cosa giusta visto che il più le cola sul mento piuttosto che essere ingerito.... e sto male per lei. Non voglio che stia male, che soffra....

Tornando al problema, qualcuno per favore sa cosa consigliarmi di fare????

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ciao! io ti consiglierei di tornare al negozio e minacciarli di chiamare la forestale; se loro insistono sul fatto che il cites è lo scontrino, chiama direttamente la forestale e chiedi che, con urgenza, vengano al negozio dove tu e il direttori li aspettate.
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Il problema è che la commessa ignorante in materia di legislazione testuggini mi ha risposto che il titolare non c'è mai in negozio e, oltretutto, l'esemplare che mi hanno venduto gli era stato venduto a loro volta dall'acquario di Bologna il quale non gli aveva fornito alcun documento C.I.T.E.S. di cui io gli ho parlato e quindi ci si dovrebbe riferire a loro per la documentazione necessaria, ma diventa tutto un casino. Per farmi stare buona, visto che l'ho informata dell'illegalità della situazione (rischio multe da 1.000 a 77.000 euro e io pure il sequestro della mia tartina) e di aver chiamato l'ufficio C.I.T.E.S. dandogli il nome del loro negozio e descrivendo per filo e per segno tutto quanto, mi ha detto che mi avrebbe fatta chiamare direttamente dal responsabile (adesso non so se intendeva un suo superiore o quelli di Bologna che gliel'hanno venduta senza documenti).

Tutto questo è successo il giorno 14. Oggi ne abbiamo 21 e ancora nessuna chiamata.... ho paura che se chiamo davvero la forestale rischio una denuncia da parte del negoziante e/o dalla forestale stessa (alla fine a me manca il C.I.T.E.S.) e magari pure la multa per non avere il documento che mi spetta nonostante le mie continue richieste via telefono e di persona al negozio (sempre ignorate, prese alla leggera). E ora come mi comporto?

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Il tizio che doveva chiamarmi l'ha fatto ed è il titolare del negozio dove ho acquistato la testuggine. Si è scusato con me dicendomi che non aveva ben capito la situazione perché secondo lui io non dovevo avere la fattura dell'animale poiché sono un privato e le fatture si fanno solo a chi possiede la partita iva e quindi la ditta e per lui quel documento (in caso di ditta) già bastava senza doverne stilare altri. Mi ha detto che la sua commessa ha sbagliato a farmi la fattura e si scusa per lei che è nuova e quindi lui non capiva perché una ditta volesse pure il C.I.T.E.S. dell'animale dato che secondo lui non è previsto, la fattura già bastava di per sé.

Da che mondo è mondo che io sappia il cliente ha diritto alla fattura se la richiede e se non sbaglio all'acquisto di un animale la forniscono.... i negozianti, che io sappia, non si possono rifiutare di emettere fattura solo perché si tratta di privati senza partita iva... che ragionamento è? O sono ignorante io in materia.... ma a me pare strano come ragionamento. Anche perché prima di comprare la mia Horsfieldi mi sono documentata attraverso libri e internet, ho persino fatto dei riassunti delle cose più importanti da ricordare! E ricordo benissimo che in un libro si consigliava di comprare da una persona di fiducia e che, cito testualmente libro alla mano, "se l'acquisto avviene in un negozio non bisogna mai dimenticare di farsi rilasciare la regolare fattura (cosa che gli allevatori privati non rilasciano)".

Dopo una bella e lunga chiacchierata il titolare mi ha dato ragione e si è prodigato a farmi avere il documento il prima possibile, dicendomi di non preoccuparmi. Gli ho chiesto se cortesemente la data del C.I.T.E.S. la poteva far combaciare con quella della fattura (per non aver problemi di alcun genere), ma mi ha risposto che quella non conta (secondo lui!). Ha saputo dirmi che il mio bellissimo esemplare proviene dall'estero e da lì sono rimasta basita poiché si sa che se non sono italiane risalire alla data di nascita.... e non si inserisce nemmeno nel C.I.T.E.S.! Allora gli ho chiesto il favore di farmela avere in qualche modo assieme alla sottospecie dell'animale (Horsfieldi, Kazakhstanica o Rustamovi?) e, gentilissimo, mi ha detto che avrebbe fatto il possibile e, come prova della buona volontà, mi ha chiesto la mail per la comunicazione dei dati che secondo lui non sarebbe difficile recuperare.

Il documento, se non arriva questa settimana, se ne parlerà dopo il 7 agosto (mi ha spiegato che parte e quindi di più non può fare se non accelerare il tutto per far si che sia sistemata la cosa entro questa settimana), ma mi ha dato la sua parola di star tranquilla perché avrò sicuramente ciò che mi è dovuto.

Beh, la minaccia di aver chiamato l'ufficio C.I.T.E.S. devo dire che ha funzionato alla grande (alla fine lo avevo chiamato per davvero descrivendo la situazione e mi era pure stato detto che mi stavo autodenunciando! Incredibile.... più che una persona vuole fare tutto regolarmente e insiste e insiste ma non ottiene nulla....! E mi rispondono pure "allora lei senza documento non doveva comprare l'animale".... ma io ormai che ne sapevo, avevo già pagato! Non mi vado a sognare, prima di pagare, di chiedere se mi danno il documento visto che per legge sono casini per tutti se non lo fanno.... ho avuto la sorpresa dopo! Che poi la commessa proprio non sa un bel niente di legislazione, ma come si fa a vendere animali di cui non sai nulla?! Secondo me il datore doveva informarla a dovere, così si evitavano questi casini). Il titolare si è anche spaventato quando mi ha riferito quello che ho detto alla sua commessa, di aver fatto il nome del loro negozio al C.I.T.E.S. Secondo lui non era necessario, visto che adesso è sicuro che gli faranno dei controlli e che avendo la fattura lui non rischia nulla. Per me, se non mi fossi mossa io, aspettavamo Natale e ancora niente documento visto che la commessa continuava a prenderla alla leggera dicendomi di stare tranquilla, che siamo in regola ed è tutto a posto, ecc... e invece, come dimostratosi dal titolare più intelligente e disponibile alla risoluzione dei problemi, avevo ragione io, altro che "tutto a posto, la fattura col n. del C.I.T.E.S. è la Dichiarazione di vendita ai fini C.I.T.E.S. e balle varie.... bastava che chiamava prima il titolare e lui capiva subito, come ora, la situazione e si muoveva prima e a quest'ora avevo già tutto in regola! Robe da matti.... quando la gente prende sotto gamba le persone, non s'interessa dei problemi, non fa nulla per risolverli.... e poi e mi saltava fuori un controllo erano affari miei! Che robe.... e che ancora non sono salva, devo aspettare il documento..... sperando arrivi questa settimana e non in agosto! Casomai saltasse fuori un controllo.....

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