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Addio a Dezaki... papà di Lady Osca...


alessandroc.

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Addio a Dezaki... papà di Lady Osca...

Fu regista anche di Remì e Lupin III...

 

 

E' morto a Tokyo, all'età di 67 anni a causa di un tumore ai polmoni, il regista di animazione giapponese Osamu Dezaki. La sua fama internazionale era legata a serie popolarissime come "Lady Oscar", "Remi"' e "Lupin IIII". Pur lavorando sempre su soggetti scritti da altri autori ("Jenny la tennista", "L'isola del tesoro", "Astro Boy" tra gli altri), Dezaki e' riuscito ad imprimere un segno caratteristico a tutta la sua opera.

Questo tanto per lo stile, caratterizzato da inquadrature "oblique" ed angolate dal basso nella maniera espressionista, sia per il tipo di storie, spesso permeate di un certo nichilismo di fondo. A lui si deve l'introduzione negli 'anime' di soluzioni registiche innovative come lo split screen e l'uso di fermi immagine su disegni particolarmente curati, da lui stesso definiti "cartoline ricordo". Dezaki è stato anche il primo regista a sperimentare l'animazione digitale generata da un computer in una scena panoramica nella serie "Golgo 13".

 

Nato a Tokyo il 18 novembre 1943, dopo il diploma presso il liceo Kitazono, Dezaki entrò nella Mushi Productions di Osamu Tezuka dove si formo' come disegnatore e direttore dell'animazione di alcuni episodi delle serie "Astro Boy" (1963), "Kimba il leone bianco" (1965) e "Monkey" (1967). Il primo passo da regista avvenne solo nel 1970, quando gli venne proposta la direzione della trasposizione sul piccolo schermo del manga "Rocky Joe", che divenne immediatamente un cult per i ragazzi degli anni Settanta.

 

Disgraziatamente però la serie venne interrotta anticipatamente per delle gravi incomprensioni con Osamu Tezuka che portarono poi Dezaki a lasciare definitivamente la sua casa di produzione e a fondarne un'altra, la famosissima Madhouse, e diventando uno dei piùimportanti registi della Tokyo Movie Shinsha, avversaria della Toei. A volte noto anche con gli pseudonimi di Testu Dezaki e Makura Saki, passò da una serie animata all'altra: da "Jenny la tennista" (1973) a "Il tulipano nero" (1975), da "Giatrus il primo uomo" (1974) a "Le avventure di Gamba" (1975), passando per "Le piu' belle favole del mondo" (1976), "Capitan Jet" (1977) e "L'isola del tesoro" (1978).

 

Ma i suoi piu' indelebili e universalmente conosciuti cartoni animati rimangono "Remi"' (1977), tratto dal romanzo "Senza famiglia" di Hector Malot, e "Lady Oscar" (1979), ma solo a partire dal 19° episodio in poi, proprio perche' la serie era in calo di ascolti durante i primi episodi e per Tadao Nagahama fu necessario un aiuto per risollevare l'audience: quell'aiuto era appunto Osamu Dezaki.

 

A cavallo fra gli Anni Ottanta e Novanta, si trasferì negli Usa, insegnando tecnica dell'animazione alla Fox, realizzando serie tv e pellicole per un gusto più adulto come: gli "SF Space Adventure Cobra" (1982) e "The Mighty Orbots" (1984) e i suriraa "Golgo 13" (1993, molto amato da Quentin Tarantino) e "Golgo 13 - Queen Bee" (1993). Tornato in Giappone, lavoro' in collaborazione con la Tezuka Production, dove e' stato regista di "Lupin III", e poi ha realizzato la serie "Caro fratello" (1991) e i film "Black Jack - La sindrome di Moria" (1996), "Sword for Truth" (1990), "Mad Bull 34" (1996), "Air" (2005) e "Clannad" (2007).

 

 

Le serie tv di Osamu Dezaki

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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出崎氏、あり がとうございます

(grazie, Signor Dezaki)

 

- ho usato google translator x sicurezza, ma giapponese l'ho studiato x un anno-

 

l'hai studiato per conto tuo o hai partecipato a dei corsi organizzati?

è incasinato da imparare?

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l'hai studiato per conto tuo o hai partecipato a dei corsi organizzati?

è incasinato da imparare?

 

andavo a scuola, professoressa madrelingua.

un solo anno perchè poi lei si è trasferita nuovamente (x lavoro del marito)

un gran peccato..

Beh si non è semplice, dipende poi se tu sei portato x le lingue o meno.

Io ho un'ottima memoria di mio, e sono portata x le lingue

quindi x me è stato semplice.

La scrittura è quella + buffa, soprattutto quando usi proprio il pennello.

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