giorgio 10 Posted December 19, 2010 Share Posted December 19, 2010 A casa del terrarista un arsenale da guerra. GEAPRESS – La notizia è stata diffusa dalla Forestale solo oggi, perché ora è avvenuta la distruzione delle armi. Lo scorso giugno GeaPress aveva diffuso i particolari di una grossa operazione del Corpo Forestale dello Stato (vedi articolo GeaPress) ai danni di una banda di trafficanti di fauna selvatica che riforniva tartarughe ai terraristi. I trafficanti avevano già operato in Tunisia ma dopo un maxi sequestro al porto di Palermo si erano trasferiti in Gallura e qui erano stati colti in flagranza di reato da una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Forestali della Regione Sardegna e Forestali dello Stato avevano individuato un mega mercato di tartarughe che dalla Sardegna arrivavano nelle case di terraristi di mezza Italia e non solo. I poveri animali, imballati e legati dentro un pacco postale, venivano spediti anche in Giappone dove erano venduti per il …. brodo!! Un sito internet italiano, collocato in Campania, vendeva poi ai terraristi che in massa affluivano. Oltre 150 tartarughe venivano sequestrate nelle case di diverse città italiane e tra queste Siena. La banda, costituita da affiliati campani e calabresi, aveva la sua testa nell’hinterland di Palermo ed, nel passato, era stata trovata invischiata pure in un commercio di SUV rubati che venivano imbarcati per il nord Africa. Durante la perquisizioni domiciliari nella casa del terrarista di Siena, il Corpo Forestale dello Stato ha rinvenuto anche munizioni e parti di armi da guerra, risalenti al secondo conflitto mondiale, tra cui bombe a mano e parti di mortaio. La notizia è stata diffusa solo ora perché in queste ore è stata disposta la distruzione delle armi, molte delle quali perfettamente funzionanti. Il collezionista di bombe e tartarughe, a quanto pare molto noto nell’ambiente dei terraristi, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. L’Operazione del Corpo Forestale dello Stato che aveva portato alla scoperta del traffico di tartarughe era a sua volta inserita in un intervento che aveva coinvolto ben 51 Stati e coordinata dall’Interpol ( vedi articolo GeaPress). (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte). Link to comment Share on other sites More sharing options...
tartagnan 10 Posted December 19, 2010 Share Posted December 19, 2010 Chissà chi è il tipo e se frequenta il forum, sarei curioso di sapere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giuliano_81 10 Posted December 19, 2010 Share Posted December 19, 2010 Non farti cative idee solo perche sono brasiliano!!! :D Link to comment Share on other sites More sharing options...
pminotti 10 Posted December 19, 2010 Share Posted December 19, 2010 E' roba vecchissima, parte della I guerra mondiale. Bombe a mano Sipe e BPD del 1916 Una Baionetta Mannlicher 1895 Pacchetti caricatore Mannilcher, 91, Lastrine Enfield e pacchetti caricatore del Garand. La bomba grossa è del primo mortaio, lo Stokes, sempre del 1918 Link to comment Share on other sites More sharing options...
tartagnan 10 Posted December 19, 2010 Share Posted December 19, 2010 (edited) Souvenir del genere sono in quasi tutte le case di chi ha avuto un nonno o bisnonno combattente durante la prima guerra mondiale. In campagna un mio zio aveva addirittura una bomba americana d'aereo da 500 libbre disinnescata e usata come fioriera. Edited December 19, 2010 by tartagnan Link to comment Share on other sites More sharing options...
giorgio 10 Posted December 20, 2010 Author Share Posted December 20, 2010 E' roba vecchissima, parte della I guerra mondiale. Bombe a mano Sipe e BPD del 1916 Una Baionetta Mannlicher 1895 Pacchetti caricatore Mannilcher, 91, Lastrine Enfield e pacchetti caricatore del Garand. La bomba grossa è del primo mortaio, lo Stokes, sempre del 1918 alla faccia... io ho conosciuto solo la srcm da militare quando abbiamo fatto esercitazione, da qualche parte ho ancora la spoletta Link to comment Share on other sites More sharing options...
pminotti 10 Posted December 20, 2010 Share Posted December 20, 2010 Il problema vero è che il tritolo del 1918 si decompone in nitroglicerina e eccipiente inerte, come ben sanno i raccoglitori di rottami trentini, molti dei quali hanno lasciato mani e piedi sul Carso. Un ordigno esplosivo di 92 anni fa è pericolosissimo e si rischia che esploda al minimo contatto. Diverso il comportamento degli esplosivi alluminati della II gm. Sono molto più stabili e normalmente non si decompongono, restando attivi a decenni di distanza. Al massimo non scoppiano, come hanno scoperto i piloti argentini durante la guerra delle Falkland. Le bombe surplus USA avevano più o meno 15 anni e scoppiavano di rado. La Royal Navy ringrazia. Ad ogni modo, fate attenzione all'elettricità statica. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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