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tarta_passion

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avevo 2 hors fino a ieri..la femmina è morta dopo 2 mesi di agonia..le cause non sono ben chiare..c'è un vet ke mi dice che aveva un tumore e un altro ke mi dice che aveva un virus intestinale...o qualcosa di simile.

in qualsiasi caso adesso il maschietto sta a casa dei suoi nonni ma posso rimpatriarlo senza il risco che venga a lui quello che ha avuta la povera femminuccia??

ieri l' abbiamo portato dal veterinario e ci ha detto che gode di ottima salute nonostante sia stato con la sua compagna durante la sua agonia..non vorrei che questo virus sia stato causato dal luogo nel quale vivono...non lo so...datemi un consiglio perche non voglio veder soffrire anche lui ...

grazie in anticipo...

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Per sapere come comportarsi bisognava fare una necroscopia della tartaruga morta, dalle tue parti c'è Millefanti, non lo conosco di persona ma da lui vai sul sicuro.
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Eh si, per capire i motivi della morte sarebbe stato necessario fare la necroscopia.

 

Comunque, avendo vissuto sempre insieme, credo che un'infezione virale, se di questo si tratta, si sarebbe diffusa anche al secondo esemplare.

 

In ogni modo, è importante avere una descrizione del luogo in cui le tartarughe hanno vissuto, delle erbe e piante disponibili, delle condizioni di allevamento.

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Quanti anni aveva quando è morta? Un tumore mi sembra un pò raro... il cadavere l'hai gettato? Altrimenti è difficile fare una diagnosi chiara... che siintomi aveva, diarrea? Agonia in che senso... che faceva?

Andrea

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corri e dico corri subito da Millefanti , telefona prima e chiedi espressamente di lui .

sarebbe stato un bene far fare l'autopsia alla tarta ...........

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la tartaruga si è ammalata a luglio circa quando dovevo partire, cosi l' ho lasciata dai nonni, che potevano prendersene cura dato l' immenso giardino che possedevano; in quel giardino c'è solo erba e qualche albero che pero è irraggiugibile alle tartarughe.

i nonni si sono accorti che stava male poiche non mangiava come faceva 2 gg prima, e poi l'altra tartaruga ( il maschio) continuava a morderla; allora si è pensato di provare a dividerle , ma ruga continuava a non mangiare.

tempestivamente l' hanno portata da un veterinario, famoso per essere moolto bravo nell' ambito dei rettili e lui ha iniziat a cercare di capire il suo problema.

dopo un tre gg di farmaci che le venivano somministrati in clinica, ruga ha "scaricato" e "i nonni" hanno portato le sue feci dal veterinario, poiche avevano la misura di una noce...

dopo quell 'episodio ruga ha cominciato a mangiare come un bufalo e infatti si pensava che ne fosse uscita del tutto ma dopo un paio di gg ha riniziato a non mangiare; all'inizio il veterinario procedeva ad imboccarla con papponi e frullati ma lei era debilitata, aveva le zampe molto piu magre rispetto a quelle del suo compagno.

dopodiche il veterinario aveva deciso di nutrirla con la sondina ma questo le avrebbe provocato molto dolore e, valutati prima tutti i pro e i contro , si è deciso di evitare questa soluzione, perche a detta del veterinario, se arrivava fino al letargo era un miracolo, ma non lo avrebbe mai superato.

il problema è che la tarta non aveva ne occhi incavati, chiusi o che lacrimassero e non aveva problemi di questo genere nemmeno alla bocca e al naso.

adesso il compagno sta bene, gode di ottima salute e anche lui è stato portato dal veterinario per accertarsi che non avesse contratto le cose dette a prop di ruga...

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