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raffreddore testudo hermanni baby aiutoooooooooooooo!!! URGENTE


Makko

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ciao a tutti. una delle mie due testudo hermanni baby di quasi un anno, un attimo fa, mentre la controllavo, ha presentato segni di raffreddore immediatamente dopo che ho innaffiato il prato. vivono in un recinto da me costruito, con del prato composto da erbe varie, trifoglio, cicoria, valeriana, ecc. e io di solito, ogni giorno vado ad innaffiarlo, scegliendo sempre la fascia oraria piu' calda per lasciare le tartarughe all'umidità il minor tempo possibile e spruzzo un pò anche le tartarughe. Premetto che fuori la temperatura sotto il sole è di almeno 35 gradi e prima che innaffiassi c'era una siccità terribile. adesso la tartaruga cammina per il recinto, e a tratti tira la testa in fuori, fa un piccolo starnuto e la ricaccia subito dentro per poi strofinarsi la faccia con le zampe. Ho notato anche la presenza di un lieve muco al naso. Non potendo separarle purtroppo, cosa devo fare, non innaffiare il prato per un paio di giorni? come faccio ad innaffiare il prato senza farle ammalare? credevo che con queste temperature non succedesse nulla. forse l'acqua che usciva dal tubo era troppo fredda.....

 

 

aiutoooo suggerimenti per favore

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Intanto portala dal vet,io ho una tarta con il raffreddore,però lei è esotica e fino a che non guarisce la tengo (sotto istruzzioni del vet)nel terrario.Io do il bytril(sempre perchè me lo ha detto il vet),vacci subito sennò potrebbe diventare polmonite.
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Devi assolutamente separarla dalle altre, la rinite è comunque una malattia infettiva e puo' essere contagiosa. Intanto, mettila in casa, in terrario al caldo (lampade spot e UVB) ed evita ssolutamente sbalzi di temperatura e umidità. Poi appena possibile portala da un veterinario esperto in rettili che, come ha detto tancredi, valuterà se è necessaria una terapia antibiotica.

Per curiosità, che età ha la tarta? quanto pesa e quanto misura? ha mai avuto altri problemi di salute?

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RISPOSTE SAGGE sono d'accordo nell'isolare e mettere a temperatura controllata, il baytril si da anche per PREVENIRE non solo per curare, un eventuale peggioramento dovuto ai batteri che vanno a nozze in questi casi. Salutoni
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RISPOSTE SAGGE sono d'accordo nell'isolare e mettere a temperatura controllata, il baytril si da anche per PREVENIRE non solo per curare, un eventuale peggioramento dovuto ai batteri che vanno a nozze in questi casi. Salutoni

 

Ma che cosa dici?! Gli antibiotici non vanno utilizzati a cavolo di cane!! Usati come ''prevenzione'' senza che ci sia una infezione in corso serve solo a crere dei ceppi di batteri resistenti agli antibiotici!!

Sono sempre più propenso a credere che tu non sia un veterinario, se continui a dare consigli sbagliati dovrò intervenire!!

 

 

Avete mai sentito parlare del fenomeno dell’antibiotico-resistenza? Forse non in questi termini, ma si tratta di una problematica che dovremmo conoscere tutti in modo da poterla in qualche modo contenere. Ma vediamo di capire di cosa stiamo parlando. L’antibiotico-resistenza è la capacità di un batterio di sviluppare una resistenza – appunto – a un farmaco antimicrobico, volgarmente detto antibiotico.

Questa situazione può avvenire naturalmente o essere indotta dall’uso inappropriato di questi farmaci. In questo caso viene infatti favorita la mutazione genetica del batterio che a sua volta sviluppa una resistenza al medicinale. Per farla breve: se facciamo ricorso agli antibiotici anche quando non esiste una reale necessità, invece di ridurre i pericoli legati alla malattia e alla sua possibile diffusione non facciamo altro che favorire il proliferare della cellula batterica. Insomma: cerchiamo di non trattare patologie non gravi, come semplici raffreddori e blande influenze, con farmaci potenti come gli antibiotici. Ricordiamoci inoltre che gli antibiotici vanno assunti solo dietro prescrizione medica e soprattutto che non sono efficaci contro i virus, ma solo contro le infezioni batteriche.

A lanciare ancora una volta l’allarme sul corretto uso degli antibiotici è stato il ministero della Salute che, in collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e l’Istituto superiore di sanità (Iss), ha realizzato una campagna di comunicazione intitolata “Antibiotici, usali con cautela". I dati analizzati dall’Aifa parlano chiaro: il nostro Paese è al terzo posto nella classifica dei Paesi europei con il più alto consumo di antibiotici. Prima di noi solo la Francia e Cipro.

 

Nel 2008 infatti ben il 44% degli italiani ha ricevuto almeno una prescrizione di questi farmaci: in particolar modo bambini e anziani. Con l'avanzare dell'età è aumentata anche la frequenza di prescrizioni ripetute: i pazienti che si sono visti prescrivere antibiotici diverse volte durante l’anno costituiscono il 13-14% della popolazione sino a 64 anni, il 22-24% tra i 65 e i 74 anni e il 28-32% oltre i 75 anni. Tra le cause più frequenti ci sono le malattie dell'apparato respiratorio, quelle del sistema genito-urinario e i problemi dell'apparato digerente. Sempre nel 2008 si sono inoltre registrati 1.303 casi di reazioni avverse da farmaci (Drug Adverse Reactions) antibiotici: si tratta dell’11,2% di tutti quelli registrati nella Rete nazionale di farmacovigilanza dell'Aifa.

Le classi di antibiotici più usate sono state le penicilline, seguite dai macrolidi, dai chinoloni e dalle cefalosporine: si tratta di 4 categorie che costituiscono da sole il 90% del consumo totale di farmaci antibiotici in Italia. L’Aifa, esaminando la situazione a livello regionale, ha inoltre evidenziato come il consumo complessivo di antibiotici nel 2008 sia aumentato man mano che si scende lungo lo Stivale: si sono infatti registrati consumi più bassi al Nord e più elevati al Sud.

Vale dunque la pena riflettere su questi dati, che non solo ci toccano personalmente, ma rischiano di diventare un vero problema sociale: ogni qual volta assumiamo un antibiotico senza una reale necessità miniamo infatti la possibilità di tutta la collettività di guarire da una particolare tipolgia di infezione batterica. In ogni caso per qualsiasi dubbio o incertezza, il ministero ha istituito un numero verde Aifa 800-571661. Usiamolo, senza indugi prima di prendere qualsiasi farmaco, in particolare antibiotici, senza essere sicuri che sia la cura giusta.

Rosamaria Freda

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Forse l'unico caso in cui forse conviene fare una profilassi preventiva è con esemplari di cattura o comunque di di nuova acquisizione, dato che possono avere dei patogeni...

Ma andrebbe comunque valutata la cosa.

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scusate, anche la mia hh or ora ha iniziato a starnutire, coosa posso fare per aiutarla, io doman parto per le ferie ed è in programma che me la porto con me, come di devo comportare?

ora è nel suo rifugio dentro il terrario, all interno l'ho rivestito con un po' di lana,lei apprezza molto :)

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