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rientrato il carico di tarte trafugato dall'ex gestore del carapax


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Le tartarughe in quarantena Analisi sulla salmonella

 

È rientrato nel territorio comunale di Massa Marittima il carico di tartarughe di varie specie che era stato "trafugato" dall'ex gestore del Carapax e trasportato a Castiglione della Pescaia, senza il permesso di nessun ente interessato.

 

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di Elena Canestri - il tirreno:

 

MASSA MARITTIMA. È rientrato nel territorio comunale di Massa Marittima il carico di tartarughe di varie specie che era stato "trafugato" dall'ex gestore del Carapax e trasportato a Castiglione della Pescaia, senza il permesso di nessun ente interessato.

 

Giovedì mattina, operai e dirigenti della Comunità Montana sono infatti partiti con i mezzi della struttura per andare a riprendere circa mille animali. Animali che si trovavano raccolti in una struttura non idonea. «Abbiamo dato attuazione alle ordinanze numero 160 e 161 - spiegano dall'ente montano, cui era stata affidata la custodia degli animali e dell'ex centro Carapax - emanate dal sindaco di Castiglione, e all'ordinanza numero 78 in cui il sindaco di Massa Marittima dettava il sequestro cautelativo degli esemplari».

 

Motivo principale dei provvedimenti eseguiti l'altroieri è stato il dubbio che alcune tartarughe fossero affette da salmonellosi e potessero quindi costituire un rischio per la popolazione dei dintorni. Così a Castiglione, giovedì, per il "prelevamento" sono arrivati anche sanitari dell'Asl 9, Dipartimento di prevenzione, e il Corpo Forestale dello Stato di Grosseto, Massa Marittima e Castiglione. Stilati i verbali e trasferiti gli animali a Massa, le tartarughe sono state visitate da un veterinario e da personale dell'Asl.

 

Ma per accertare l'effettiva presenza di salmonella sarà necessario attendere i risultati delle analisi. Intanto l'ordinanza del sindaco ha come custode fiduciario delle circa mille tartarughe, il presidente della Comunità Montana Giancarlo Zago. «Gli animali - spiegano dall'ente - sono stati trasportati in una struttura isolata, appositamente preparata per raccoglierle e tenerle separate il più possibile tra di loro, così da evitare il rischio di reciproco contagio e soprattutto da garantire la sicurezza dei cittadini». Contemporaneamente proseguono i lavori per la sistemazione dell'ex centro che accoglieva le tartarughe; la struttura era infatti stata devastata pochi giorni dopo l'esecuzione dello "sfratto" degli ex gestori e risulta quindi impraticabile.

 

L'obiettivo della Comunità Montana è quindi quello di ricondurre tutti gli animali nei terreni che costituivano il Carapax, non appena saranno ripristinati i manufatti che contenevano le tartarughe, prime degli atti vandalici.

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Ragazzi, valutiamo bene la cosa e aprite gli occhi, sul CARAPAX ci sono dei precisi interessi di alcune persone che vogliono subentrare alla gestione di quel centro scippato ai Ballasina.

E quanto si legge sulla stampa ne è la conseguenza, le tartarughe ''trafugate'' sono le centinaia di Trachemys che i Ballasina accoglievano nel loro centro per evirate che venissero abbandonate nei corsi d'acqua di tutta Italia.

Ora dato che mantenere quegli animali costa impegno e denaro, che i nuovi gestori hanno tutt'altra filosofia e che non sono appetibili data la larga diffusione la loro probabile sorte sarà la soppressione, coso che volevano evitare Ballasina, che vi rammento è l'unico erpetologo italiano stimato e conosciuto in tutto il mondo con molte e importanti pubblicazioni.

Edited by tartagnan
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LA NAZIONE

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP

Web www.provincia.grosseto.it e-mail [email protected]

2010-05-20

AMBIENTE

Massa Marittima AMBIENTE Mille tartarughe «tornano a casa» Ma il Carapax è ancora chiuso

 

#VIAGGIO di ritorno da Castiglione della Pescaia al Centro Aziendale della Comunità Montana per 869 tartarughe terrestri e 100 acquatiche che risultano sparite dalla sede del Carapax. Con una specifica ordinanza il sindaco ha disposto il sequestro cautelativo in una idonea struttura isolata sotto la sorveglianza anche del personale del Dipartimento della Prevenzione dell’Asl in modo da evitare rischi per la salute pubblica, assegnando al presidente della Comunità Montana Giancarlo Zago l’incarico di custode fiduciario con l’impegno che le stesse siano successivamente ricondotte al Carapax non appena siano stati ripristinati i manufatti dove erano ospitate prima del loro trasferimento nel Comune di Castiglione. Nell’ordinanza si fa riferimento a quanto era emerso durante un’ispezione avvenuta al Carapax alla fine di ottobre allorchè in alcuni laghetti che ospitavano le tartarughe vennero rinvenute tracce di salmonella. A distanza di sette mesi, malgrado le disposizioni a suo tempo impartite, le acque al Carapax risultano ancora contaminate da salmonella, per cui l’unica scelta, soprattutto per motivi di salute pubblica, è stata quella di isolare il gruppo delle tartarughe in un luogo sicuro e protetto. Incaricati per le rispettive competenze di verificare la corretta esecuzione dell’ordinanza sono la Polizia Municipale, il Dipartimento della Prevenzione dell’Asl e il Corpo Forestale. Resta da vedere quando l’intera area del Carapax sarà bonificata in modo da permetterne la riapertura al pubblico.#

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  • 1 month later...

ultime news sulle tartarughe sequestrate acastiglione della PESCAIA (gr) . le tarte sono state assegnate alla Comunità Montana delle colline metallifere che le ha sistemate in una nuova struttura , e all'università di Pisa . Le tarte sono seguite da esperti e veterinario addetto alla sua salute . In più sono stata ri-assunta come operaio agricolo forestale per la loro cura . Le tarte sono ancora sotto sequestro giudizziario-penale .

Un ultima cosa Le Trachemys scripta elegans di cui si parlav ain questa discussione non fanno parte di questo migliaio di tarte .

 

ciao RIta

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