jonny_x 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Ciao sn nuovo vorrei prendere una tartaruga di terra da tenere in casa nn avendo il giardino da allevare in un terrario (vorrei un consiglio anche su quello???) nn conosco le varie specie e vorrei un consiglio su quali esistono e su quali sono piu adatte a vivere in un terrario nn grande. Grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Ciao Jonny! Purtroppo nessuna specie di tartaruga puo' adattarsi bene alle condizioni che hai detto. Anche le tartarughe nostrane, che sono le piu' semplici da allevare, hanno bisogno di vivere all'aperto! Se non hai un giardino dovresti riconsiderare la scelta di questo tipo di animale "da compagnia", soprattutto per il loro benessere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 24, 2010 Author Share Posted April 24, 2010 io dicevo per tutto l'inverno poi starebbero sul balcone in tarda primavera ed estate cosa ne pensate?? Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Se hai un balcone abbastanza grande da contenere un terrario attrezzato ed esposto a sud (in modo che ci sia il sole soprattutto la mattina) puoi pensarci, c'è chi lo fa, ma ti ripeto, non è l'ideale per una tartaruga. In ogni caso, se proprio non ci vuoi ripensare, prendi una tartaruga nostrana, tipo una Testudo Hermanni Hermanni. Sono le più semplici da allevare e crescono relativamente poco (15 cm i maschi e 19 le femmine). Ricorda, inoltre, che sono animali in appendice II CITES, in altre parole: devi prenderla in regola con i documenti altrimenti rischi sanzioni. Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 24, 2010 Author Share Posted April 24, 2010 ok allora farò attenzione all'esposizione del sole.... creando un habitat molto simile al giardino...oltre alle Testudo Hermanni Hermanni quali posso tenere in considerazione??c'è differenza tra le Testudo Hermanni Hermanni e le Testudo Hermanni in giro se ne vedono di tutti i tipi...quali sono le nostrane??? dove mi consigliate comprarle on line o nei negozi??? qui nella mia zona nn ci sn allevatori rintracciabili!!!....questo periodo è buono per adottare una tarta di terra??? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frafri 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 ti posto una scheda sull'allevamento!!! Testudo hermanni hermanni Tassonomia Regno: Animalia Phylum: Cordata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Superfamiglia: Testudinoidea Famiglia: Testudinidae Genere: Testudo Specie: Testudo hermanni Sottospecie: Testudo hermanni hermanni Origini ed Habitat Si tratta dell’unica Specie autoctona. Questa sottospecie è presente nell’ Italia centrale e meridionale e nelle sue isole maggiori, nel Sud della Spagna, nelle Baleari, nel Sud della Francia e in Corsica. Vive in ambienti costieri e sub costieri (gariga costiera mediterranea), in pinete, in zone collinari, in campi coltivati e zone boscose. Caratteristiche Le dimensioni medie di Testudo hermanni hermanni si aggirano attorno ai 13-20 cm, Il carapace robusto ed allungato presenta una colorazione generalmente chiara con le areole degli scuti di color scuro brunastro o nere. Il piastrone di colorazione giallo presenta delle caratteristiche macchie longitudinali che possono aiutare a distinguere le due sottospecie. La pelle, anch’essa di colore chiaro, presenta delle robuste squame; sulla parte posteriore delle cosce non presenta tubercoli cornei. Testudo hermanni hermanni è molto simile alla ssp. Thb; differisce per le piccole dimensioni, per una colorazione più brillante del carapace, per le fasce nere che corrono parallele per tutta la lunghezza del piastrone, per le suture degli scuti pettorali, più corte rispetto le suture di quelli femorali, ed inoltre presenta una tipica macchia gialla sulla guancia ad entrambi i lati della testa. Dimorfismo e riproduzione La differenza tra i sessi di questa sottospecie è piuttosto evidente: i maschi hanno dimensioni minori, presentano un piastrone piuttosto concavo, la coda del maschio è più lunga, è larga alla base e presenta l’apertura cloacale fuori dai margini del carapace. Le femmine presentano dimensioni maggiori oltre ad una maggiore bombatura del carapace, il piastrone è piatto, la coda più corta e sottile e presenta l’apertura cloacale all’interno dei margini del carapace. L’accoppiamento avviene di solito nella stagione primaverile in seguito a vari corteggiamenti piuttosto virulenti. Tra aprile e luglio, le femmine scavano una piccola buca per deporre da 3 a 8 uova in 2 o 3 covate a distanza di circa un mese l’una dall’altra. Le uova si schiuderanno dopo circa 3 mesi o, in incubazione, dopo circa due mesi a temperature comprese tra i 30 e 32 °C. Allevamento È consigliabile allevare questa specie all’aperto tutto l’anno essendosi ben acclimatata nella macchia mediterranea. L’ambiente ideale sarebbe una zona ben recintata di giardino esposta al sole, ma ricco di vegetazione, ripari, nascondigli e zone d’ombra. La recinzione deve essere ben fatta senza la minima apertura, perché se c’è una via d’uscita la tartaruga la scoprirà e la userà . Per creare la recinzione si possono utilizzare svariati materiali quali travi di legno, mattoni di tufo, reti metalliche, muro di cinta ecc. È importante ricordare che la recinzione deve essere alta più del doppio dell’animale, inoltre e consigliato utilizzare una rete metallica di almeno 20 cm sotterrata alla base della recinzione per evitare che le tartarughe si diano alla fuga scavando nel substrato. Per l’allevamento di questa specie possiamo utilizzare substrati ricchi di erbe selvatiche che permetteranno all’animale di pascolare ed alimentarsi. Il numero delle tartarughe che può ospitare uno spazio, in particolare il rapporto tra maschi e femmine, è di grandissima importanza per il loro benessere. Se nella recinzione sono presenti due o più maschi, le lotte per il territorio o eventuali femmine potrebbero causare agli animali serie ferite e uno stress continuo. Inoltre i maschi, nella stagione degli accoppiamenti e quindi nel periodo del corteggiamento, potrebbe provocare alla femmina serie lesione che nel peggiore dei casi possono portare alla morte. È per questo consigliato un rapporto maschi - femmine di 1 a 3; se non è possibile fare questo gruppo, allora è di vitale importanza separare i due sessi e introdurre il maschio solo per l’accoppiamento. Questa specie è attiva da marzo fino ai primi di novembre; gli esemplari sani tra novembre e febbraio entrano in ibernazione. Perché sopravvivano a lungo nel nostro giardino bisogna che facciano regolarmente il letargo: una tartaruga privata del suo letargo invecchia più in fretta, si indebolisce, si riducono le sue difese immunitarie ed è quindi esposta ad infezioni e ad altre patologie. Non esiste una modalità di ibernazione comune, diciamo che è un comportamento soggettivo che varia da animale ad animale e fa preferire ad alcune interrarsi ad altre rifugiarsi. Essendo una specie ben acclimatata possiamo far fare il letargo all’aperto, ma è opportuno fornire rifugi riparati dove metteremo della paglia per prevenire gelate o abbassamenti repentini di temperature. È opportuno non disturbare gli animali in ibernazione, provocheremmo un forte stress. Tuttavia è consigliato un controllo periodico, soprattutto per quelle che non si sono interrate: anche se ibernate, dovrebbero presentare una minima reazione al tatto. Al risveglio è opportuno far fare una bagno in acqua tiepida per far reidratare l’animale, per farlo defecare ed urinare. La fase del risveglio è importante per correggere eventuali errori alimentari che abbiano portato l’animale a preferire cibi meno salutari di altri. Alimentazione Specie essenzialmente vegetariana. Nell’allevamento in cattività spesso si rischia di eccedere con alimenti proteici e con la lattuga, ma una sana ed equilibrata alimentazione è indispensabile per ottenere un ottimo stato di salute per la nostra tartaruga. Il 90% dell’alimentazione deve essere formato da vegetali, il restante 10% da frutta ed ortaggi. L’alimentazione deve fornire fibre, vitamine, minerali, pochissime proteine animali e molta acqua. Una buona regola è lasciare che la tartaruga si nutra delle erbe selvatiche che nascono spontanee nella recinzione, assicurandosi che non vi siano stati utilizzati antiparassitari o pesticidi di ogni genere. Vanno preferiti vegetali che contengano molto calcio e poco fosforo, come il tarassaco, la piantaggine, la malva e le cicorie selvatiche. Possiamo inoltre somministrare cicorie, radicchio verde e rosso, scarola, indivia, riccia, pale di opunzia, fiori e foglie di ibisco, foglie di vite non trattata. È opportuno integrare la dieta fornendo almeno una volta al mese frutta e ortaggi vari quali: carote, zucchine, finocchi, melanzane e pomodori e ancora albicocche, pere, mele, fragole, pesche, susine e fichi d’india, il tutto ben lavato sotto acqua corrente. Sono da evitare, perché tossiche: ranuncolo, romice, robinia, vitalba, pepe d'acqua, oleandro, edera, felci e l’aucuba. Poiché l’alimentazione è formata da almeno il 70-80% di acqua, non ha molto bisogno di bere, ciò nonostante dobbiamo sempre fornire in una vaschetta o in un sottovaso dell’acqua che andrà quotidianamente sostituita. Le piccole vi faranno ricorso più spesso, usando l’acqua sia ber idratarsi che per defecare ed urinare. Un'alimentazione errata è la causa principale di innumerevoli patologie nonché di deformazioni permanenti nel carapace, come ad esempio la famosa piramidalizzazione degli scuti dovuta sia a cibi non adatti che a condizioni di allevamento pessime. Sono da evitare assolutamente alimenti di origine animale, pane, riso, pasta e farinacei di ogni genere, legumi, banane, latte, formaggi o altri prodotti derivati dal latte, cibi per cani o per gatti. Legislazione La specie è protetta sia a livello nazionale che internazionale. È compresa in Appendice II C.I.T.E.S. e in Allegato A del regolamento CE. Diverse importanti associazioni si stanno occupando della salvaguardia delle popolazioni selvatiche: SOPTOM in Francia, ANSE e COMAM in Spagna, infine, CARAPAX e WWF in Italia. A cura di: Daniele Guarnotta Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Oltre alle Hermanni (leggiti la scheda gentilmente postata da Frafri!) come specie nostrane ci sono le T. Greche e le T. Marginata. Le ultime le escluderei perchè troppo delicate per una prima esperienza. La cosa migliore sarebbe trovare un allevatore serio, ad esempio ad una mostra, ce ne sono diverse in programma nei prossimi mesi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Dimenticavo, questo è un buon periodo per adottare una tarta che comunque dovrà stare all'aperto anche in inverno. Le nostrane fanno il letargo che è molto importante per il loro ciclo vitale, quindi non dovrai tenerla in casa mai. Link to comment Share on other sites More sharing options...
turtlej 10 Posted April 24, 2010 Share Posted April 24, 2010 Ciao jonny c'è una bellissima scheda fatta dal nostro rughis nella sezione schede e articoli che ti chiarirà bene le esigenze della testudo Hermanni Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 24, 2010 Author Share Posted April 24, 2010 (edited) ma in un terrario ben strutturato è possibile fargli fare il letargo...?tutte le specie di tartarughe vanno in letargo??...le testudo horsfieldi sono nostrane???...hanno altre esigenze rispetto alle hermanni???dove posso trovare info sulle mostre in programma per vedere i luoghi in cui si svolgono??? grazie a tutti per i chiarimenti datimi finora..... Edited April 24, 2010 by jonny_x Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 Se il terrario contiene abbastanza terra (30 cm o piu) possono fare il letargo nel terrario all'esterno. Altrimenti puoi farle fare un letargo controllato, cioè metterla in una cassa di legno con terra e foglie secche in un ambiente chiuso in cui comunque la temperatura sia intorno ai 5°C durante l'inverno (tipo garage). Non tutte le specie di tartarughe fanno letargo, quelle esotiche non lo fanno. Le T. Horsfieldii non sono tartarughe nostrane, il loro habitat originario è la steppa. Hanno quindi esigenze diverse dalle Hermanni, in particolare soffrono molto il clima umido ma comunque fanno letargo. Ti sconsiglio di cimentarti con specie diverse dalle nostrane visto che è la tua prima esperienza. In ogni caso qui sul forum trovi Schede molto esaustive su praticamente tutte le specie di testudo e trovi anche la sessione dedicata alle fiere e/o mostre (il 1° e 2 Maggio c'è il Chelonian Expo ad Arezzo, ad esempio) Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 25, 2010 Author Share Posted April 25, 2010 nn riesco a trovarte le sezioni delle schede delle tartarughe e le fiere mi potreste indicarmi il link??? grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 25, 2010 Author Share Posted April 25, 2010 mi direste le minime misure(lunghezza, altezza e larghezza) adeguate per un terrario da balcone per 1 tartaruga in cui fargli fare anche il letargo in inverno???? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frafri 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 guarda qua tartarughe: allevamento terrario alimentazione Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frafri 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 nel link che ti ho postato troverai le schede sulle tarta Link to comment Share on other sites More sharing options...
rughis 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 (edited) nn riesco a trovarte le sezioni delle schede delle tartarughe e le fiere mi potreste indicarmi il link??? grazie Le schede puoi trovarle qui su TartaPortal, ti consiglio di cercarle qui. Sul web ho visto che ci sono diversi articoli sulle tartarughe, non tutti propriamente corretti. Ecco il link alle schede di allevamento: Schede e Articoli Questo è invece il link alle Fiere: Fiere, Manifestazioni, Raduni, ecc. mi direste le minime misure(lunghezza, altezza e larghezza) adeguate per un terrario da balcone per 1 tartaruga in cui fargli fare anche il letargo in inverno???? Come prima cosa, considera che il sole fin dalle prime ore del mattino è fondamentale, quindi non tutti i terrazzi vanno bene. I cosiddetti "balconi" li escluderei proprio. Per una tartaruga adulta considera che come minimo dovresti dedicarle uno spazio in terra a mio avviso non inferiore a 3m x 2m. Edited April 25, 2010 by rughis Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 25, 2010 Author Share Posted April 25, 2010 la tartaruga la prenderei giovane se la trova anche giovanissima nn adulta qundi avevo calcolato di fare un terrario di piu o meno 1 metro per 60cm e 70cm di altezza(cosi potrei mettere un30cm di terra per il letargo??!) che ne pensate?? quindi le tarta esotiche nn me le consigliate per un terrario??meglio sempre le nostrane autoctone??? grazie per i link Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 la tartaruga la prenderei giovane se la trova anche giovanissima nn adulta qundi avevo calcolato di fare un terrario di piu o meno 1 metro per 60cm e 70cm di altezza(cosi potrei mettere un30cm di terra per il letargo??!) che ne pensate?? quindi le tarta esotiche nn me le consigliate per un terrario??meglio sempre le nostrane autoctone??? grazie per i link 1mx60cm puo' andare bene per una baby, ma considera che crescono, quindi devi avere la possibilità di ampliarlo o da adulta soffrirà moltissimo. Le tarta esotiche te le sconsiglio vivamente, hanno molte piu' esigenze nell'allevamento ed alcune raggiungono dimensione enormi! Link to comment Share on other sites More sharing options...
rughis 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 (edited) la tartaruga la prenderei giovane se la trova anche giovanissima nn adulta qundi avevo calcolato di fare un terrario di piu o meno 1 metro per 60cm e 70cm di altezza(cosi potrei mettere un30cm di terra per il letargo??!) che ne pensate?? quindi le tarta esotiche nn me le consigliate per un terrario??meglio sempre le nostrane autoctone??? grazie per i link Figurati, per ogni dubbio siamo qui  Per le baby, le esigenze di dimensioni del terrario sono più contenute rispetto alle adulte, però, se puoi, cerca di farlo un po' più grande di 1m x 60 cm. L'altezza è OK. Anche io ti consiglio di iniziare con una autoctona, ad esempio una Testudo hermanni hermanni. Molte delle esotiche non fanno il letargo, quindi saresti costretto durante l'inverno a tenerle dentro casa in un terrario opportunamente predisposto. 1mx60cm puo' andare bene per una baby, ma considera che crescono, quindi devi avere la possibilità di ampliarlo o da adulta soffrirà moltissimo. Le tarta esotiche te le sconsiglio vivamente, hanno molte piu' esigenze nell'allevamento ed alcune raggiungono dimensione enormi! quoto! Edited April 25, 2010 by rughis Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 25, 2010 Author Share Posted April 25, 2010 per quando crescerà sicuramente troverò un altra sistemazione quanto tempo impiegano a diventare adulte le hermanni se la prendesii dai 7 ai 10 cm per diventare adulta quanto tempo occorre?? quindi la scelta cade tra hermanni graeca e marginata??? il letargo in casa nn è possibile farglielo fare per la temperatura??? Link to comment Share on other sites More sharing options...
maura72 10 Posted April 25, 2010 Share Posted April 25, 2010 per quando crescerà sicuramente troverò un altra sistemazione quanto tempo impiegano a diventare adulte le hermanni se la prendesii dai 7 ai 10 cm per diventare adulta quanto tempo occorre?? quindi la scelta cade tra hermanni graeca e marginata??? il letargo in casa nn è possibile farglielo fare per la temperatura??? Per diventare adulte impiegano diversi anni, 10 cm comunque son già tanti per le dimensioni del terrario che hai intenzione di costruire. Il letargo in casa è impossibile farlo fare perchè la temperatura è troppo alta. Per il letargo deve essere intorno ai 5°C, con temperature superiori ai 10°C entrano in una sorta di torpore che impedisce loro di mangiare, ma continuano a consumare le riserve avendo ancora il metabolismo attivo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tartar 10 Posted April 26, 2010 Share Posted April 26, 2010 non voglio smontare il tuo entusiasmo , davvero.......in quello che scrivi ci leggo tutta la voglia che hai di avere una tarta ma.......... se davvero le ami rinunciaci , almeno fino a quando non avrai la possibilità di avere un pezzetto di terra . metterla in un terraio sul balcone equivale ad una vita in cella .........insomma soffrirebbe tanto . non hai un amico/parente che abbia un giardino , oppure una casotta ? potresti farti dare in comodato un pezzo di terra , le crei il suo bel recinto e la vai trovare quando vuoi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 26, 2010 Author Share Posted April 26, 2010 capisco le vostre preoccupazioni ma metterla in un terrarrio fatto apposta con terra e piante varie(uguale ad un giardino) di 1mq equivale a metterla in un recinto in giardino di un 1mq l'unico problema e se 1mq basta o no per una baby cmq io la vorrei prendere piu piccola possibile cosi da poterla inizialmente tenerla nel terrario .... quali misure ed anni o mesi mi consigliate di prenderla??? per il letargo una volta iniziato possono stare al buio sempre??? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tartar 10 Posted April 26, 2010 Share Posted April 26, 2010 1mq è troppo poco anche per una baby del 2010 . le tartarughe sono grandi camminatrici hanno bisogno di parecchio spazio Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonny_x 10 Posted April 26, 2010 Author Share Posted April 26, 2010 cmq tranqulli che la tartaruga verrà trattata e messa perfettamente a suo agio meglio di un giardino Link to comment Share on other sites More sharing options...
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