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sequestro carapax avvenuto


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questo è il comunicato stampa della Regione Toscana-Comunità Montana apparso ieri nel pomeriggio su internet.

 

17-Apr-2009

http://www.maremmanews.tv/gallery2/main.php?g2_view=core.DownloadItem&g2_itemId=15109&g2_serialNumber=2Eseguito il sequestro cautelare per il Carapax

Massa Marittima: E' stata data esecuzione al sequestro cautelare disposto dal giudice civile di Grosseto per gli immobili ed i terreni del Centro Carapax nei pressi di Massa Marittima.

A causa del sequestro non è più possibile per il pubblico accedere ai terreni su cui è ubicato il Centro stesso. La Comunità Montana è rientrata in possesso dei beni regionali ed ha concesso alla controparte di accedere agli stessi fino al prossimo 5 maggio in modo da avere un ragionevole lasso di tempo per organizzare il rilascio

definitivo.

Per garantire la sicurezza e l'identificazione degli animali ospitati la Comunità Montana ha chiesto l'assistenza scientifica dell'Università di Pisa e del suo museo di storia naturale per specifiche attività di ricerca. Il dott. Donato Ballasina deve fornire l'elenco dei numerosi animali presenti nel centro entro il prossimo giovedì e già domani, sabato 19 aprile, ci sarà un primo incontro tra gli esperti dell'Università di Pisa, i responsabili del Carapax e la Comunità Montana per concordare le modalità di questo lavoro di censimento ed analisi dello stato di salute degli animali. A proposito degli animali, questa mattina a Grosseto si è aperto il processo penale che vede imputati i responsabili del Centro Carapax per reati connessi alla detenzione e allo sfruttamento commerciale mediante esposizione al pubblico di animali anche esotici e pericolosi. La Comunità Montana si è

costituita parte civile.

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e che fine faranno le tartarughe?

 

ecco la risposta:

 

http://www.animalieanimali.it/Images//Img1-43789.jpg

 

NON SARANNO SPOSTATI ANIMALI CENTRO CARAPAX MA CAMBIATA LA GESTIONE

 

Regione e Comunità Montana contro fondazione Rana.

 

17 aprile 2009 - Non saranno spostati gli animali ospitati presso il Centro Carapax nel territorio delle Colline metallifere in provincia di Grosseto, contrariamente a quanto annunciato in servizi giornalistici. Regione Toscana e Comunita' Montana Colline Metallifere intendono tutelare gli ospiti del centro (tartarughe di vario tipo, rettili esotici, cicogne e asini amiatini) tra i quali sono presenti esemplari rari e pericolosi privi di permesso prefettizio di permanenza.

 

Non saranno dunque gli animali a doversi allontanare dopo il provvedimento giudiziario che ha assegnato la custodia del centro proprio alla Comunita' montana, bensi' i responsabili del centro stesso, sui quali continua anche a pendere un'indagine penale in merito a presunti reati ambientali.

 

Sembra cosi' avviarsi a soluzione una vicenda che si trascina tra qualche polemica dal 1989, anno in cui il Carapax, centro naturalistico della fondazione internazionale Rana, venne ospitato presso alcuni beni del patrimonio agricolo-forestale nel Comune di Massa Marittima (GR). Si tratta di immobili distribuiti su due nuclei: uno, denominato Venelle, ospita su una superficie di circa 11 ettari il centro per la tutela delle tartarughe e altre specie. L'altro, detto Bonsecchino, ha fatto da residenza del responsabile del centro e da area di stanziamento degli animali.

 

L'attivita' e' stata all'inizio regolata da una convenzione tra la fondazione Rana e la comunita' montana a seguito dell'adesione della Regione Toscana al progetto Medspa (Speciale azione di protezione del Mediterraneo) con finanziamenti UE; lo scopo era la protezione, la salvaguardia, l'allevamento e il reimpatrio delle tartarughe.

 

Registrate una serie di inadempienze da parte della fondazione internazionale, con una decadenza di fatto della convenzione a suo tempo stipulata, la Comunita' montana ha avviato, in accordo con la Regione, una serie di iniziative sul piano legale per far valere i diritti pubblici sulle proprieta' in questione; nonche' per dare soluzione a varie irregolarita' riscontrate dal Corpo Forestale dello Stato in relazione alla illecita detenzione di animali pericolosi (due caimani, un varano, tartarughe azzannatrici e una tartaruga alligatore). Questo percorso sembra aver trovato una prima soluzione con la sentenza del tribunale favorevole alle istanze della parte pubblica.

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