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L'innesto


giorgio

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L'innesto

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L'innesto a triangolo

 

Quest'innesto è l’unico che si effettua in pieno riposo vegetativo, cioè nei mesi di Gennaio e Febbraio. Le piante che si adattano a questo tipo d'innesto sono prevalentemente il pero e il melo.

Effettuare una incisione nel legno a forma di triangolo e preparare la marza con la stessa inclinazione del taglio. E' molto importante che il triangolo sia delle stesse dimensioni dell'intarsio che abbiamo effettuato sul porta Innesto (e ciò al fine questo per aumentare l'attecchimento dell'innesto).

Inserire la marza nell'intarsio e legare con rafia e coprire tutto con del mastice.

 

L'innesto a spacco

 

Con un oggetto tagliente fare uno spacco profondo circa 8/10 cm e quindi tagliare la marza a cuneo, facendo in modo che l'inizio del taglio abbia le stesse dimensioni dello spacco del portainnesto.

Inserire la marza nello spacco avendo particolare cura di fare combaciare perfettamente le zone del cambio esterno del gentile con quello del portainnesto.

Legare ben stretto in modo che la marza non si muova dalla sua sede, coprire con mastice il tutto avendo cura di riempire lo spacco.

 

L'innesto a corona

 

 

Praticare con un segaccio un taglio del portainnesto in modo da formare una superficie piana. Effettuare quindi un taglio perpendicolare a quello precedente e sollevare dolcemente il cambio. Inserire la marza precedentemente preparata nella fessura. La marza sarà tagliata a "penna" e dovrà essere di circa 10 cm con quattro o cinque gemme.

E' opportuno mettere più di una marza in relazione alla grandezza del diametro del portainnesto, solitamente sono due o quattro.

Una volta eseguito l'innesto si lega con rafia avendo cura di coprire i tagli con del mastice.

Il periodo ideale per praticare questo tipo di Innesto è il mese di aprile.

 

L'innesto a gemma

Detto anche ad occhio o a scudetto è sicuramente la tecnica d'innesto più diffusa sia per la facile esecuzione che per l'ottimo attecchimento che offre.

Questa modalità d'innesto si suddivide in due tipi:

 

 

a) a gemma dormiente;

b) a gemma vegetante.

 

L'innesto a gemma viene praticato durante la fase di rallentamento vegetativo da agosto a settembre. Preliminarmente è necessario pulire il tronco dalle foglie e da eventuali rametti, per una lunghezza circa di 10 cm. Si deve quindi scegliere il gentile: il ramo dovrà essere ben vigoroso e in buona salute. Nel praticare l'innesto si deve cercare di asportare la gemma evitando di lacerare i tessuti (se possibile, nel prelevare la gemma, asportare anche un parte di legno in modo da facilitare le operazioni d'innesto).

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Praticare un incisione sul portainnesto a forma di T , di larghezza pari a 1-2 cm e di lunghezza di 2-3 cm. Sollevare con estrema delicatezza i lembi dell'incisione (aiutandosi con l'innestatoio) e infine inserire il gentile nella fessura, controllando la polarità.

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Assicurarsi che le zone del cambio siano a stretto contatto tra di loro e legare con delicatezza con l'aiuto di rafia o di appositi cerotti facilmente reperibili in commercio.

Se l'innesto è avvenuto con successo dopo poco tempo la gemma del gentile darà origine a una nuova pianta. Tagliare il tronco solamente quando si è sicuri che l'innesto sia ben attecchito e procedere col taglio del portainnesto al disopra dell'innesto avendo cura di rispettare la gemma del nesto.

 

 

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grande giorgio! questo lo farò vedere a mio padre sarà contentissimo imparare nuove tecniche di innesto.

 

grazie lucy :) ma ho solo il merito di averlo riportato quì

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