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lampade della arcadia 7%uvb 23W


zippo90

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vorrei chiedere se questa lampada può provocare tumori alle tarta, visto che in un libro che ho acquistato c'è scritto:

Sopra la parte emersa troveranno poi posto le fonti di emissione di calore e di raggi ultravioletti A e B senza interposizione di lastre di vetro, plexiglas, o reti. Da pochi mesi sono in vendita anche in Italia delle lampade a vapori di mercurio con doppio bulbo (Powersun UV, UV&heat) emettenti ultravioletti A e B, calore e molta luce, con attacco E27 e garantite dalle case produttrici per diecimila ore (circa 34mesi, lasciando la lampada ascesa circa dieci ore al giorno). Queste lampade, disponibili solamente in wattaggi piuttosto alti (100 e 160) e per il momento utilizzandoli soltanto in vasche più tosto capienti, potrebbero sostituire contemporaneamente la lampada emettente di calore (il faretto a luce a luce concentrata tipo “hot spot”, oppure la lampada in vetroceramica che emette solo calore e non luce, oppure la lampadina a incandescenza o quella a emissione di raggi a infrarossi), il tubo al neon, emettente raggi ultravioletti A e B di provata sicurezza e affidabilità (tra quelli di buona qualità acquistabili in Italia ricordiamo Iguana – light 5.0, Repti sun 5.0, Sylvania Repti- star e Arcadia D3 Reptile) con relativa centralina di accensione e, eventualmente, un ulteriore tubo al neon a luce bianca per aumentare la luminosità dell’acquaterrario.

I tubi al neon emettenti raggi UV vanno sostituiti ogni sei mesi (al massimo ogni dodici, secondo alcuni esperti) e devono rimanere accesi in media per otto- dieci ore durante la giornata

La lampada del tipo “calore e ultravioletti”, in futuro, probabilmente disponibile, anche in Europa, con wattaggi da 50 e/o 60, va inserita direttamente su un porta lampada sospeso sull’acquatterraio (meglio se è in ceramica) a parete (o pendente dal soffitto) o con piedistallo, ed eventualmente collegata a un timer per regolarne automaticamente l’accensione e lo spegnimento (otto – quattordici ore al giorno). E dal momento che gli ultravioletti penetrano nell’aria per parecchi centimetri (anche una cinquantina rispetto ai 25-30 di quelli emessi, mediamente, dai tubi al neon, dovrà essere posizionata ad almeno 40cm sopra la corazza delle tartarughe presenti nella parte emersa della struttura.

Alcuni esperti ipotizzano infatti una certa pericolosità di questa lampada (lesioni oculari e cutanee), se i rettili le rimangono troppo vicini (almeno di venti centimetri), senza contare che potrebbe disperdere anche raggi ultravioletti C (con una lunghezza d’onda compresa tra 250 e 290 nanometri, che sappiamo essere potenzialmente cancerogeni, anche per l’uomo) dopo alcuni mesi di utilizzo

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Io no ce l'ho, ma penso che gli autori di questo libro, non siano degli stolt, comunque 100-160W sono altissimi, e sono certo al 90% che fa male alla vista.

Meglio non rischiare, se vuoi comprare un Neon ti consiglio il Sera Terra UV Special

Mentre se vuoi una Lampada UVB-UVA compatta ti consiglio una Reptisun Compact 5.0

Ciao :)

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le lampade l'ho dovuto comprare, perchè in quei giorni c'erano dei nuvoloni, neanche un pò di sole, comunque il libro è "le tartarughe d'acqua", de vecchi editore.
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Mi sa che il libro in questione è di Millefanti.

Da quanto ho sentito dire la maggior parte dei problemi agli occhi è causata da lampade compatte utilizzate senza riflettore; sembrerebbe infatti, nonostante che le emissioni di queste lampade non siano altissime, che la luce arrivi agli occhi delle tarte con un'angolazione nociva visto che in queste lampade i raggi vengono irradiati in ogni direzione.

Ultimamente sono passato alle lampade ai vapori di mercurio Mega Ray e devo dire che hanno prestazioni eccezionali.

Viene consigliato di tenere le lampade ad una distanza tale che le radiazioni uvb che arrivano agli occhi del rettile(si misurano in microwatt/cm2) non superino quelle del sole naturale in cui l'animale vive(in finlandia è diverso che in australia)o quelle dell'ambiente in cui vive(un animale che abita la savana ha esigenze diverse di uno che abita nel sottobosco in fatto di illuminazione).

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Mi sa che il libro in questione è di Millefanti.

Da quanto ho sentito dire la maggior parte dei problemi agli occhi è causata da lampade compatte utilizzate senza riflettore; sembrerebbe infatti, nonostante che le emissioni di queste lampade non siano altissime, che la luce arrivi agli occhi delle tarte con un'angolazione nociva visto che in queste lampade i raggi vengono irradiati in ogni direzione.

Ultimamente sono passato alle lampade ai vapori di mercurio Mega Ray e devo dire che hanno prestazioni eccezionali.

Viene consigliato di tenere le lampade ad una distanza tale che le radiazioni uvb che arrivano agli occhi del rettile(si misurano in microwatt/cm2) non superino quelle del sole naturale in cui l'animale vive(in finlandia è diverso che in australia)o quelle dell'ambiente in cui vive(un animale che abita la savana ha esigenze diverse di uno che abita nel sottobosco in fatto di illuminazione).

 

Si, ma 100W - 160W sono tantissimi, e una illuminazione del genere può veramente provocare danni oculari ;)

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Si, ma 100W - 160W sono tantissimi, e una illuminazione del genere può veramente provocare danni oculari ;)

Io la powersun non la apprezzo particolarmente come lampada(anche se viene consigliata in diversi libri), però vista la "bassa" emissione di uvb non credo possa creare particolari danni se utilizzata correttamente, per anni ho utilizzato su tartarughe terrestri la eurozoo da 160 watt senza alcun tipo di problema.

E' chiaro che una lampada di quel wattaggio è adatta solo a set up di dimensioni medio grandi (se consideriamo un punto caldo di 35/40°C va tenuta a parecchia distanza)

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Prima di arrivare a conclusioni affrettate bisogna leggere attentamente il testo e trarne il significato vero, l'italiano è una lingua maledetta e per interpretare bene una cosa si fatica a volte...

Il testo fà riferimento alle arcadia come buone lampade, e dice che possono essere sostituite insieme ai spot, dalle lampade al mercurio dato che forniscono sia gli uvb che calore e luce.

conclude dicendo che le lampade possono essere cancerogene, ma il soggetto nn è ben chiaro...lo si scopre leggendo la frase precedente con attenzione, definendo la lampada "luce e calore" ovvero si riferisce a quella al mercurio.

In pratica ho capito che le classiche lampade sono sempre ottime ma potranno esser sostituite dalle lampade al mercurio, che con solo una lampada hai luce calore e uvb, ma che possono essere cancerogene.

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No, è una normalissima lampada uva uvb. Non provoca cancro o altre malattie. La lampada che provoca queste malattie è una lampada al mercurio, non ancora in vendita in italia, e difficilmente la troveremo in commercio in quanto il mercurio è inquinante, infatti stanno cercando di smaltirlo, basta pensare ai normalissimi termometri al mercurio, ormai non più in vendita.
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Ma le lampade ai vapori di mercurio esistono e sono vendibilissime in Italia!!

 

E sinceramente è la prima volta che sento che potrebbero causare tumori!

 

Di che anno è quel libro???

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Attenti, che ci sono delle vecchie lampade UVB che hanno emissioni molto forti e possono provocare melanomi.

 

Le riconoscete perchè sono blu scure.

 

Niente a che vedere con le nostre.

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