mamoz 10 Posted November 1, 2007 Share Posted November 1, 2007 http://www.fondazionecetacea.org/ricerca/tartarughe/ Le Tartarughe sono a rischio di estinzione sia perché l'urbanizzazione costiera sta limitando le aree nelle quali vengono deposte le uova sia perché moltissimi esemplari vengono accidentalmente uccisi durante le attività legate alla pesca. L'Adriatico rappresenta un'area di alimentazione e di svernamento di estrema importanza per la Tartaruga Comune (Caretta caretta). La Fondazione Cetacea è un punto di riferimento per l'area costiera dell'alto Adriatico: vanta una lunga esperienza acquista in 18 anni di attività presso le vasche ospedale a suo tempo allestite presso il Delphinarium Riccione e presso la Delphinursery Cattolica e dispone di una attiva rete di collaboratori e volontari. Durante questi 18 anni sono stati rilasciati, previa marcatura e dopo un periodo di degenza, oltre 180 esemplari di Caretta caretta. Nel segno della continuità, in Oltremare è stato allestito un Rescue Center moderno, capiente, funzionale. Le vasche, situate in appositi locali, sono doate di riscaldamento, filtraggio e à di isolamento per quarantene e interventi particolari. Si tratta dunque di una struttura all'avanguardia e con pochi eguali in Italia. Monitoraggio degli Spiaggiamenti di Tartarughe Marine Sulle Coste Italiane - Anni 2002-2003 Scarica Report 2002_2003.pdf (56KB) Monitoraggio degli Spiaggiamenti di Tartarughe Marine Sulle Coste Italiane - Anno 2004 Scarica Report 2004.pdf (281KB) Monitoraggio degli Spiaggiamenti di Tartarughe Marine Sulle Coste Italiane - Anno 2005 Scarica Report 2005.pdf (725KB) Ricerca Questi sviluppi strutturali sono stati accompagnati da un sempre maggiore sforzo nell’ambito della ricerca. Alcune ricerche effettuate - accumulo di inquinanti -metalli pesanti, PCB (con l'Università di Siena, l'Università di Ancona e con il Centro Studi Ambientali di Rimini) - presenza di parassiti nell'apparato gastro-intestinale di Tartarughe comuni Caretta caretta (con le Università di Perugia, Ancona, Milano, Varese, Zagabria, Valencia) - marcatura di tartarughe con radio-trasmettitori satellitari (con CTS ambiente e CNR Firenze) - determinazione dell'età su sezioni ossee di tartarughe (con l'Università di Ancona) - analisi sistematica degli epibionti di Caretta caretta Ricerche in corso - analisi sulla posizione delle Tartarughe nella catena alimentare utilizzando isotopi radioattivi del Carbonio e dell'Azoto (con CNR Firenze, Università di Camerino e Università di Bologna) - comportamento alimentare di Tartaruga comune in cattività e in natura - sperimentazione di TED su reti a strascico del nord Adriatico Riconoscimento delle specie presenti nel Mediterraneo Nel Mediterraneo sono presenti 3 delle 8 specie note. La più comune nei nostri mari è senz’altro la Tartaruga comune (Caretta caretta), mentre la Tartaruga verde (Chelonia mydas) è meno frequente e per ragioni climatiche preferisce le coste del Mediterraneo orientale; la Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) è di comparsa eccezionale nei nostri mari e, a differenza delle altre due, non nidifica sulle coste Mediterranee. 1) Dermochelys coriacea (Tartaruga liuto) http://img505.imageshack.us/img505/3230/tartliutozm9.gif Tartaruga di grandi dimensioni che può raggiungere i 2 metri di lunghezza e un peso di 600 chilogrammi. Di colorazione nera, con piccole macchie rosa e bianche, presenta una testa ricoperta di pelle ma priva di squame. La parte inferiore della corazza (piastrone) è concava nel maschio mentre nella femmina è convessa. Di abitudini prettamente pelagiche conduce la maggior parte della vita in mare aperto. La dieta è costituita prevalentemente da meduse. 2) Chelonia mydas (Tartaruga verde) http://img505.imageshack.us/img505/4804/tartverdemu1.gif Lunga fino a 125 centimetri con un peso di 230 chilogrammi questa specie presenta una colorazione del carapace variabile tra il verde e il nero e un piastrone giallastro. Come nella tartaruga comune la testa, larga anche 15 centimetri, è ricoperta da squame cornee. Soprattutto negli Stati Uniti la tartaruga verde è stata a lungo cacciata per scopi commerciali e in alcune zone la sua popolazione si è fortemente ridotta. 3) Caretta caretta (Tartaruga comune) http://img219.imageshack.us/img219/910/tartcomunews6.gif E' la più piccola tra le tartarughe del Mediterraneo e può raggiungere 110 centimetri di lunghezza e un peso di 180 chilogrammi. Il carapace è di colore marrone-rossiccio mentre il piastrone è giallastro. Presenta una testa ricoperta di squame. Rispetto alla femmina il maschio presenta una coda leggermente più lunga. sul sito potete scaricare anke i pdf relativi al Monitoraggio degli Spiaggiamenti di Tartarughe Marine Sulle Coste Italiane Link to comment Share on other sites More sharing options...
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