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Alcune cose da sapere per un acquisto responsabile.


veronica88

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Spesso, purtroppo, questi splendidi animali vengono acquistati per capriccio e senza avere la benché minima conoscenza circa le loro necessità di allevamento. Le tartarughe acquatiche, nella maggior parte dei casi, sono detenute in condizioni completamente inadatte alla loro natura, in vasche microscopiche (denominate affettuosamente nei siti dedicati “vaschette lager”), senza lampada riscaldante né lampada UVB, senza riscaldatore, senza filtro e, per di più, nutrite esclusivamente con gamberetti secchi.

 

Prendersi cura di questi animali richiede molto impegno, sia in termini di tempo che di denaro; stiamo parlando di animali longevi, che possono raggiungere anche i 30 anni di età.

Se riteniamo di non essere in grado di prendercene cura, soprattutto quando diventeranno adulte, è meglio lasciarle lì dove sono; eviteremo inutili problemi agli animali in primis, a noi stessi e all'ambiente, dato che l’abbandono di tartarughe “troppo cresciute” è all’ordine del giorno e dannoso per la fauna locale.

 

Le tartarughe acquatiche in natura vivono in laghi, stagni e fiumi; hanno quindi molto spazio a disposizione e una grande varietà di cibo con il quale alimentarsi: pesci, insetti, vegetali. Attraverso l’esposizione al sole, sfruttano l’azione positiva del calore sul metabolismo e, grazie ai raggi UVB, attivano la vitamina D3, fondamentale per il metabolismo del calcio e quindi per la salute delle ossa e del carapace.

 

La giornata tipo di una tartaruga in natura si svolge così: la mattina si irradia al sole mattutino per attivare gli enzimi digestivi, poi si immerge in acqua e si alimenta, esce quindi dall'acqua e fa “basking”, ovvero si mettere al sole per digerire. Ripetono questo comportamento più volte nell'arco della giornata, ma preferiscono alimentarsi per lo più al mattino.

 

Le sei regole da rispettare quando si acquista una tartaruga acquatica sono:

 

1. Dimensioni dell’alloggio;

2. Temperatura dell’acqua;

3. Calore;

4. Lampada UVB;

5. Filtraggio dell’acqua;

6. Alimentazione corretta.

 

1.Dimensioni dell’alloggio

Il mantenimento ideale in cattività delle tartarughe acquatiche è rappresentato da un laghetto all'aperto, il che raramente è realizzabile per il proprietario. Il laghetto deve essere provvisto di un muretto o una recinzione per evitare che gli animali scappino, di una zona asciutta per permettere alle tartarughe di uscire dall'acqua e riscaldarsi al sole, ed eventualmente di un’area adatta alla deposizione delle uova.

Nel caso, più frequente, di allevamento indoor, per calcolare le dimensioni dell’acquario è fondamentale, al momento dell’acquisto, conoscere le dimensioni che la tartaruga raggiungerà da adulta. La maggior parte delle giovani tartarughe in vendita (Trachemys, Pseudemys, Graptemys, Chrysemys) se correttamente detenute ed alimentate possono raggiungere in pochi anni le dimensioni di 20-30 centimetri superando, nel caso delle femmine, il peso di 1 -1,5 Kg.

La lunghezza dell’acquario dovrà essere indicativamente non inferiore a 4 volte la lunghezza dell’animale da adulto, la larghezza minimo 2-3 volte la lunghezza della tartaruga e, infine, l’altezza circa 3 volte la lunghezza dell’animale da adulto.

La profondità dell’acqua per le più grandi deve essere almeno 2 volte la lunghezza della tartaruga e l’altezza dell’acquario ai lati della zona emersa almeno 1 volta e mezzo la lunghezza dell’animale, per evitarne la fuga.

Non si deve utilizzare come materiale per il fondo sabbia, ghiaia o altro materiale costituito da particelle che possano essere ingoiate, perché causano facilmente costipazione intestinale.

 

2. Temperatura dell’acqua

L’acqua va riscaldata con sistemi a termostato collocati possibilmente fuori dalla portata degli animali, specie quelli più grossi, affinchè non li danneggino. Per tartarughe provenienti da climi temperati la temperatura ideale è di 24-25°C di giorno, con un’escursione termica di circa 5°C durante la notte. Il termoriscaldatore deve avere un wattaggio adeguato ai litri di acqua presenti nella vasca (1 watt per litro).

 

3. Calore

Gli animali devono poter accedere facilmente ad una zona asciutta, sopra la quale va collocata una lampada riscaldante che crei un punto caldo con temperatura di circa 30°C in cui le tartarughe possano uscire a riscaldarsi come se si esponessero al sole. Un punto caldo all’interno dell’acquaterrario permette inoltre di creare un gradiente di temperatura, indispensabile per il benessere del rettile, che può in questo modo regolare la sua temperatura corporea.

 

 

4. Lampada UVB

Le lampade UVB sono indispensabili per il benessere delle tartarughe allevate in acquario: servono a sostituire la luce solare. Chiaramente non sono necessarie se le tartarughe vengono sistemate all'aperto o se vengono esposte regolarmente al sole. Occorre però tenere bene presente che la luce solare filtrata da un vetro o dal plexiglas non apporta raggi ultravioletti ed è perciò inutile.

La luce ultravioletta che ci interessa ricade in due bande a seconda della lunghezza d’onda: UVA e UVB. Le tartarughe hanno la capacità di vedere nello spettro degli UVA percependo colori più vivi e brillanti di quanto non appaiono a noi. Gli UVB servono ad attivare la vitamina D3 a livello della cute del rettile. Questa vitamina, una volta attivata, fa aumentare l’assorbimento del calcio a livello intestinale, agendo positivamente sul suo metabolismo.

Le lampade che producono UVB producono anche UVA, ma le lampade UVA non necessariamente producono UVB. Informatevi quindi prima dell’acquisto.

Le lampade UVB hanno una durata di circa 6-12 mesi dopodiché, anche se sono luminose come prima, non emettono più i benefici UVB, anzi possono emettere UVC, cancerogeni. Ricordiamoci per cui di sostituirle.

Le lampade UVB vanno poste a 20-25 centimetri dal rettile (sulla zona emersa) e devono essere lasciate accese per 12 ore al giorno circa, spente di notte.

 

5. Filtraggio dell’acqua

Uno dei problemi principali è rappresentato dall'igiene dell’acqua.

Dobbiamo garantire un’ottima igiene, impiegando sistemi di filtraggio adeguati. La loro utilità è quella di ridurre i derivati dell’azoto derivanti dalle deiezioni delle tartarughe (defecano ed urinano in acqua).

Per un approfondimento sull'argomento rimando alle guide del forum :)

 

 

6. Alimentazione corretta

Per quanto riguarda l’alimentazione dobbiamo BANDIRE I GAMBERETTI SECCHI dalla dieta delle tartarughe in quanto sono soltanto gusci di chitina privi di qualsiasi elemento nutritivo, vitaminico e minerale.

Le Trachemys sono onnivore e in natura si alimentano di pesci, rane, girini, vermi, lumache, insetti, larve, animali morti e piante acquatiche. Gli esemplari giovani sono prevalentemente carnivori, infatti occupano le acque più basse, dove abbondano gli insetti. Man mano che crescono si spostano verso acque più profonde, dove è meno facile trovare prede animali, e scelgono una dieta prevalentemente vegetariana.

Come alimentazione dobbiamo quindi fornire un’AMPIA VARIETA’ di alimenti naturali alternandoli spesso, come per esempio pesciolini vari (latterini –carne e lisca assieme-, gamberetti, sardine, bianchetti, merluzzo, trota, ecc), molluschi, lombrichi, invertebrati (camole, grilli cavallette) e verdure (radicchio rosso, rucola, cicoria, tarassaco, trifoglio, crescione, piantaggine, carote, fagiolini, ecc).

In vendita nei negozi sono reperibili mangimi per tartarughe acquatiche già confezionati (pellets). Sebbene ci sia scritto “mangime completo per tartarughe” esso non deve costituire che un 30% massimo della loro dieta.

Attenzione: quanto scritto vale per la maggior parte delle comuni tartarughe acquatiche (Trachemys, chrysemys, Graptemys…), ma assolutamente NON per TUTTE le SPECIE di tartarughe reperibili in commercio… INFORMATEVI PRIMA circa i FABBISOGNI ALIMENTARI della specie che vi accingete ad acquistare.

 

 

 

Ogni anno centinaia di migliaia di tartarughe vendute finiscono nelle case degli italiani. Nell'arco di un anno circa il 90% di queste muoiono perché non vengono garantite loro le minime esigenze vitali sopra descritte. Le sopravvissute si adeguano ad una vita “di galera” caratterizzata da sofferenza e stress. Solo poche “elette” vengono correttamente detenute e conducono una vita dignitosa.

CERCHIAMO DI INFORMARCI BENE PRIMA DELL'ACQUISTO DI UNA TARTARUGA in quanto non sono animali soprammobile, bensì esseri viventi con esigenze fisiologiche ed etologiche da rispettare e garantire.

 

 

Fonti:

- "Il grande libro delle tartarughe" Dott. Massimo Millefanti, Dott.ssa Marta Avanzi

- AAE

- SIVAE

Modificato da veronica88
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Peccato che scritto qui sia... in ritardo.

Andrebbe affisso sulle bancarelle delle fiere, sui negozi di animali, sui giornali... e sulla fronte di chi li ignora comunque.

 

Mettetelo come il primo messaggio da leggere all'ingresso al forum (con timeout di 5 minuti almeno :D)... magari è possibile evitare le discussioni-fotocopia che vengono iniziate da ANNI.

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Peccato che scritto qui sia... in ritardo.

Andrebbe affisso sulle bancarelle delle fiere, sui negozi di animali, sui giornali... e sulla fronte di chi li ignora comunque.

 

ti giuro ho pensato la stessa cosa!!

il problema è proprio questo, pochissimi sono quelli che si informano prima, e quelli che si informano dopo anche...alla fine si sensibilizza chi è già sensibilizzato purtoppo:/

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stampateli e chiedete di attaccarle alle vetrine dei vostri negozianti di fiducia =) se vi lasciano =)

magari con scritto anche il sito in basso =)

 

Dubito fortemente lo facciano, vorrebbe dire che dovrebbero smettere di vendere gamberi secchi, propinare tartarughiere, filtri interni, fondi vari eccetera...certo hai scritto di fiducia, io non ne ho propriamente uno, però fino ad ora non ne ho beccato nessuno che mi abbia dato tutte le indicazioni corrette... quello meno dannoso e competente (nel senso che pareva informato, sapeva dell'osso di seppia, della lampada uvb,avvertiva sulle dimensioni che potevano raggiungere, e del filtro esterno, anche se non lo consigliava se non si tirava in ballo...) è stato quello che al posto dei gamberetti secchi usava solo pellets per baby, ma mi ha sconsigliato la spot per evitare sbalzi di temperatura (ovviamente non l'ho seguito), ma per il resto dovrebbero smettere di vendere carbone attivo eccetera, dire che oltre ai 10/ 15 euro (parlando di trachemys) se ne devono spendere molti altri , almeno il 100 % in più, per tutta l'attrezzatura...io lo farei molto volentieri, ma resto scettico sulla loro reazione...purtroppo:/

Modificato da yoshi92
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  • 2 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
sono d?accordo in tutto con te tranne che su di una cosa:non sempre le tarte vengono prese per capriccio e soprattutto non si sanno quali sono le loro reali necessità perchè nessuno ce lo dice!! .Intendo: se io vado in un negozio di animali e prendo la mia tarta mi affido completamente a ciò che loro mi dicono credendo di far del bene al mio animale non di provocarle danni,malattie o addirittura la morte! quindi se mi dicono che quella vasca va bene,il termostato serve e devo darle da mangiare 4 volte al giorno gamberetti io lo faccio perchè mi fido!! credo quindi che la cosa peggiore sia la profonda ignoranza della maggior parte dei venditori di tartarughe che non ti dicono che quei gamberetti sono dannosi,che ti serve una vasca più grande,che ha bisogno di luci uvb e spot e di un filtro!! io stessa se non mi fossi informta qui avrei continuato a perseverare negli errori che loro fan credere siano le giuste norme da seguire!
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  • 2 anni dopo...
Io ho acquistato la mia prima trachemys circa un mese fa in fiera, ignorando completamente il mondo delle tartarughe. Oggi, dopo un mese, sto raccogliendo informazioni ovunque e devo dire che la cura di questi animali è impegnativa, ma allo stesso tempo mi avvicina al loro mondo. Ora ho preso la seconda trachemys, insieme sono meravigliose e venendo da diverse esperienze di piccoli animali domestici, riconosco che se prima non avrei scommesso su nessun rettile, ora hanno tutta la mia stima . Di sicuro dopo una settimana dimostrano più intelligenza e affetto di molti animali di taglia grande☺
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e perchè Lowleafclod?, tranne alcuni casi di maltrattamento in fiera, che vengono comunque ripresi, non soffrono, quindi inutile prenderli tutti
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  • 1 mese dopo...
stampateli e chiedete di attaccarle alle vetrine dei vostri negozianti di fiducia =) se vi lasciano =)

magari con scritto anche il sito in basso =)

 

Difficilmente troveremo negozianti disposti a farlo...

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