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Giuseppe Mercier

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:talktohand:La cosa più bella che pottrebbe fare il CITES a chi di competenza?

Be.. è semplice:

1) Nuovo censimento, magari poi fare un certificato di possesso con allegato la foto della tarta eventualmente da rinnovare ogni 2 o 3 anni.

 

2) Stabilire poi una tassa unica da pagare sia sulla vendita che sulla cessione gratuita in modo da evitare disagi e quindi barbarie o frodi da parte di negozianti o allevatori professionali. Magari facendo pagare qualcosa in meno ai negozianti visto che pagano anche altre tasse.

Più semplice di così....

 

Che ne dite?

 

:turtle: Giuseppe.

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Be..., come ho detto nel punto 2, a loro ne viene che poi veramente tutti pagherebbero la tassa sulla cessione o sulla vendita delle specie protette, poi forse possiamo veramente sapere quanti esemplari di ogni specie ci sono in italia e, credetemi, ce ne sono tanti, almeno di testudo, ma veramente tanti...

Ho sentito dire che dalle mie parti c'è qualcuno che ne ha oltre 120, chi invece circa 70, chi una trentina... e parlo solo di tarta thh o grecae non dichiarate... fate un po i conti se questi "appassinati allevatori" un giorno decidessero di venderle o regalarle, quanti soldi per la tassa sulla cessione andrebbero pagati.

 

:turtle:Giuseppe.

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Qui in puglia invece pare che proprio in questi giorni abbiano bloccato tutto, chi sa perchè.... ora se qualcuno va in panico, che fine faranno le povere tarta , o qualunqua altro animale "protetto" dal CITES??????

 

Giuseppe.

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ma non si potrebbero raccogliere firme per fare una petizione, per un "Nuovo censimento", di solito funziona, qui da me pagerebbero tutti per metterle in regola, all'epoca la cattiva informazione ha portato a questo, e come sapete anche altro.
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:talktohand: In effetti si potrebbe provare, ma tra cattiva informazione e cattiva gestione dell'argomento da parte degli organi competenti, anche qui da me c'è stato un po di paura che ti togliessero le tarta o di prendersi una multa, e quindi simo nella condizione che è ormai difficile trovare tarta in regola, e chi le ha le sta dando "a peso d'oro".

Si potrebbe davvero pensare di fare una petizione per un bel censimento.

 

:turtle: Giuseppe.

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Prima di cominciare la raccolta delle firme, informati bene su come si fa una cosa del genere, perchè credo ci siano delle leggi in merito, anche sulla privacy di chi sottoscrive la petizione e sulla legalità e quindi le autorizzazioni varie, ecc. ecc...

Giuseppe.

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dico che hanno approvato da poco la nuova normativa e che per aventuali cambiamenti doppiamo aspettare qualche anno..

 

quelli del Tartaclub hanno fatto petizioni su petizioni e so che al ministero e alla commissione scientifica neppure le hanno lette

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Personalmente sono assolutamente contrario. Lo sappiamo a cosa servono i condoni in Italia.

Sarebbe un invito a catturare le poche tarte libere ancora in nutura.

Vedendo la tipica mentalità italiana delle sanatorie le tarte in natura possono ringraziare solamente l'UE che non permetterebbe mai na cosa del genere.

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do ragione a giuseppe mercier, bisogna fidarsi della persone, oltre tutto, per evitare il tutto, si potrebbe presentare le foto dell'esemplare, fin dalla nascita, peso, misure,ecc...
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do ragione a giuseppe mercier, bisogna fidarsi della persone, oltre tutto, per evitare il tutto, si potrebbe presentare le foto dell'esemplare, fin dalla nascita, peso, misure,ecc...

 

Ma che vuol dire bisogna fidarsi delle persone? Abbiamo o no la certezza che ancora oggi molte tartarughe sono abusivamente raccolte in natura? Dovremmo cioè fidarci di chi le ha strappate al loro ambiente naturale? Come faresti a distinguere che una tartaruga è di allevamento da una raccolta in natura? Certo in futuro le analisi del Dna saranno un aiuto ma la tecnologia attuale rimane ancora troppo costosa per essere utilizzata in questo campo.

Lo capite o no che una simile sanatoria sarebbe un colpo durissimo alla sopravvivenza in natura delle tartarughe terrestri?

Perché non vi chiedete da dove abbiano avuto origine le modifiche alla normativa Cites che ha reso, per me giustamente, più difficile la cessione degli esemplari figli di animali la cui provenienza non è determinabile?

Certo su questo sito si trovano moltissimi appassionati in grado non solo di far sopravvivere gli esemplari ma anche di farli riprodurre e forse di poter dare in futuro un aiuto alla sopravvivenza di questi magnifici animali, ma quanto spesso leggete post di utenti inesperti che pensano che possano sopravvivivere in appartamento o in un terrario di un metro quadro?

Solo la passione (vera), il sacrificio selezionanano i veri appassionati, coloro che sono in grado di dare un futuro a questi animali e che mai e poi mai sarebbero disposti a sottrarre un animale selvatico dal suo ambiente naturale.

 

Per cui ribadisco, imho, sanatoria? No Grazie!

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scusa tanarus, non ti volevo far infuriare, la mia era una proposta, sapendo di tante persone inesperte (che non sanno nulla del cites), non vorrei però autorizzare il commercio delle tarte da cattura con questa mia proposta. Modificato da zippo90
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Tartarughe senza documenti

 

oltre che essere prelevate in natura sono spessissimo oggetto di furti.

Un utente di altro forum delle tarta è riuscito a ritrovare una delle sue ... aveva le foto ...ed erano uguali a quelli di una tarta trovata.

 

Caso strano chi la dava via.... ufficialmente x problemi NON aveva i documenti. E la persona che la prendeva non sapeva nulla di documenti obbligatori x ogni tarta regalata o venduta.

 

DOBBIAMO DIFFIDARE!!!! e non contribuire con tutti questi ritrovamenti a tarte TRAFUGATE ad altri allevatori.

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Scusate, ma non credo sia poi un'impresa colossale regolarizzare tutta la situazione, almeno in Italia, se lo Stato ci aiuta, visto che si dice che i nostri "impiegati pubblici" non fanno mai molta fatica sul lavoro...

Una volta raggiunto un "punto di non ritorno", ogni utente possessore di tarta si dovrà assumere la responsabilità degli animali, se così si possono chiamare, che ha e quindi aggiornare magari prima e dopo il letargo, o cmq ogni 6 mesi una foto, anche digitale, e misure varie delle tarta: peso, lunghezza, ecc...

Poi naturalmente tenere aggiornato anche un registro di possesso dove andrà segnalato tutto: nascita, morte, regalo, vendita, delle proprie tarta...

 

P.S.: Rispondete in molti e dite la vostra.

 

Giuseppe.

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