Vai al contenuto

Realizzazione del doppio fondo (minotti rulez)


marco3253

Messaggi raccomandati

ragazzi visto che mi è arrivato il nuovo filtro e le tarte sono "obbligate" a stare in una vaschettina per 30 giorni ho tutto il tempo per dedicarmi all'acquario e alla realizzazione del doppio fondo che non è una cattiva idea (copyright PMINOTTI) http://www.tartaportal.it/index.php?ind=articoli&op=entry_view&iden=97

 

posto quì in modo che si possa fare un lavoro insieme e magari con qualche foto le integriamo alla guida di minotti!

 

mi rivolgo in particolare a minotti il quale nell'articolo dice di comprare una

rete zincata elettrosaldata

 

beh sono andato dal ferramenta che mi dice che

1) si dice zingata (boh non lo so se ha ragione ehehhe)

2) per lui col tempo nell'acqua arruginisce...

3) per lui nell'acqua rilascia sostanze nocive....

 

minotti io l'ho presa tanto ho pagato 3€ ma tu che mi dici di queste cose???

 

grazie per la pazienza e l'aiuto :)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 50
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

ragazzi visto che mi è arrivato il nuovo filtro e le tarte sono "obbligate" a stare in una vaschettina per 30 giorni ho tutto il tempo per dedicarmi all'acquario e alla realizzazione del doppio fondo che non è una cattiva idea (copyright PMINOTTI) http://www.tartaportal.it/index.php?ind=articoli&op=entry_view&iden=97

 

posto quì in modo che si possa fare un lavoro insieme e magari con qualche foto le integriamo alla guida di minotti!

 

mi rivolgo in particolare a minotti il quale nell'articolo dice di comprare una

rete zincata elettrosaldata

 

beh sono andato dal ferramenta che mi dice che

1) si dice zingata (boh non lo so se ha ragione ehehhe)

2) per lui col tempo nell'acqua arruginisce...

3) per lui nell'acqua rilascia sostanze nocive....

 

minotti io l'ho presa tanto ho pagato 3€ ma tu che mi dici di queste cose???

 

grazie per la pazienza e l'aiuto :)

 

Giuro, da Perito Merceologo prima che da Ragioniere Commercialista e Revisore Contabile, nonchè Figlio e Nipote di due industriali già titolari della seconda azienda privata italiana del settore, che si chiama Rete Zincata, da Zn, Zinco, Elmento Atomico. Si tratta di una comunissima rete in acciaio stampato su cui viene deposto elettroliticamente uno strato di zinco.

Il problema è che dove si taglia si scopre l'acciaio.

Trovandola è meglio la rete in acciaio inox.

 

Però l'articolo non è mio ma di Paolo61.

http://www.tartaportal.it/index.php?ind=articoli&op=entry_view&iden=11

 

Il mio è quello della bottiglia.

 

Lo condivido integralmente ma, per semplificare il lavoro e evitare tagli alle tarte e a noi oltrechè problemi di corrosione sulle estremità tagliate, ho preferito usare un sottovaso di plastica. Li fanno verdi e neri e cotto di parecchie forme e misure.

In un primo esperimento avevo usato i blister della verdura ma sono troppo piccoli.

 

Se molto grande conviene mettere qualche cosa sotto il centro per sostenerlo e poi serve un lavoro un po' lungo per fare i buchi.

 

Poi si fà un buco in un angolo e ci si mette una pompa da filtro dentro.

 

La ghiaia sopra fà da materiale filtrante. Se è grande meglio perchè le cavità servono a nascondere i "Polaris" delle tartarughe.

 

(Mi sa che hanno addirittura i Poseidon con 12 MIRV).

 

Col trapano elettrico è un attimo.

 

Da non fare sul tavolo intarsiato del salotto!:laugh3:

Link al commento
Condividi su altri siti

ma bucare un sottovaso in plastica è un lavoraccio!

non otterrò mai la stessa capacità poco resistiva della rete (per far passare l'acqua attraverso intendo)

trovare una rete in plastica no??? tipo al viridea??? quelle da giardino intendo...

 

però poi sarebbe un casino sostenerla...

 

io avevo pensato a posizionare dei sassi piatti sotto la rete come dei pilastri che la sollevino di 1 o 2 cm nei punti giusti...che ne pensi???

 

scusa paolo61 il copyright è tuo, minotti ha quello della bottiglia :)

 

minotti, se uso il sottofondo...che filtro pescherà al di sotto se quello biologico lo uso nella bottiglia?

gli faccio arrivare quello meccanico??? che non ha pompa ma aspira dallo chassis quindi dovrei lasciare un rettangolo non sottofondato nell'acquario così il filtro poggerebbe a terra...giusto??? e il pratiko succhia nella bottiglia...sei d'accordo????

Link al commento
Condividi su altri siti

Se guardi, Paolo61 ha messo il tubo di aspirazione del filtro esterno sotto la rete.

 

Io invece ho usato apposta il sottovaso perchè fà da carter per l'aspirazione.

 

Ho usato una pompa così:

http://www.aquaidea.com/pompa-maxijet-mp600-pompa-power-head-ricircolo-sistema-dareazione-deflettore-orientabile-p-5056.html

 

 

Però se riesci a collegare quella del tuo filtro è lo stesso.

Link al commento
Condividi su altri siti

beh probabilmente il doppio fondo non lo faccio per ora...

è troppo difficile trovare una rete adatta e quella in accaio inox non la trovo...

trovare soluzioni alternative è troppo difficile..

l'unica è una rete robusta che non arrugginisce...magari ci penso poi...

tu minotti ce l'hai sta soluzione?

tu dici che vado bene anche senza????

non penso sia una cosa essenziale no?

Link al commento
Condividi su altri siti

ci sono retine in alluminio per fare zanzariere vendute a metro

 

potrebbe andar bene in alluminio??

 

o tenuto in acqua può essere nocivo?

 

ci sono retine in alluminio per fare zanzariere

Link al commento
Condividi su altri siti

non penso che l'alluminio vada bene

ci vuole qualcosa che non si ossida e l'unica cosa è l'acciaio inox o una rete zincata ma tagliata su misura senza tagli che scoprono l'anima di ferro non zincata...

Link al commento
Condividi su altri siti

non penso che l'alluminio vada bene

ci vuole qualcosa che non si ossida e l'unica cosa è l'acciaio inox o una rete zincata ma tagliata su misura senza tagli che scoprono l'anima di ferro non zincata...

 

ma che ci vuole andare in una qualsiasi serra...

 

prendere un sottovaso della giusta misura fargli i buchi cn un trapano o una punta a caldo e fare l'ingresso per il tubo d'aspirazione/pompa o filtro....

 

boooo:ooh:

Link al commento
Condividi su altri siti

Perdonatemi...

Sono nuovo, non capisco un mazzo o, probabilmente, mi sono perso qualche puntata.

Da quello che intuisco questo doppio fondo serve ad aspirare l'acqua sotto il fondo che va al filtro biologico (esterno o interno) raccogliendo tutto quello che si deposita.

Domanda: in quanti minuti si intasa questo filtro.

Al contrario, la "Bottiglia" (che sto provando) non raccoglie nessuna sporcizia.

E' evidente che bisogna sifonare per mantenere il fondo pulito.

La mia è un'osservazione teorica da semplice lettore del forum dato che la mia vasca non contiene ancora alcuna tartaruga.

Link al commento
Condividi su altri siti

Vero.

La bottiglia serve per due cose:

 

1 aspirare e concentrare i residui galleggianti (che poi togli)

2 Evitare che residui solidi intasino il filtro biologico, che lavora bene solo con sostanze disciolte.

 

 

Il filtro da fondo invece serve per creare un flusso d'acqua che attraversa il fondo trascinandosi dietro i residui solidi e tritandoli nel passaggio attraverso i sassi.

 

Col sottovaso è vero che i buchi sono meno, quindi visto che sempre 600 L/h passano dalla pompa, se li faccio passare attraverso buchi piccoli vanno molto più veloci e rompono meglio i detriti semisolidi tipo le cacche.

 

Il filtro da fondo non mi si è mai intasato iin 6 mesi che và. Solamente ogni tanto bisogna pulire la retina dell'aspirazione. Non molto spesso perchè i detriti sono stati tritati durante l'aspirazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

quindi minots tu pulisci il filtro meccanico (in questo caso da fondo) solo quando si intasa o perde pressione?

io ogni settimana fin'ora ho pulito il ranger 2 togliendo le spugne e sono sporche solo in punta delle spugne (la parte più vicina alla pompa)

si devono riempire tutte di sporco prima di pulirle?

 

cmq ho appena finito di montare il pratiko 400...

ci ho messo mezza giornata!

allora..

ora la configurazione è questa

 

3 cestelli partendo dal basso con cannolicchi

1 cestello in alto metà bio balls e l'altra metà per ora vuota ma ospiterà un sacchetto di zeolite appena il filtro sarà attivo...

 

il pratiko fa corrente in superficie

il ranger2 usa un tubo dissipatore perimetrale e ha la funzione di filtro da fondo...

ho messo i ciottoli

ho semi interrato il termostato dato che le sue ventose mi sono servite per il pratiko ehhehehe

ho usato il sistema della bottiglia..

manca spot, isola e piante che aggiungerò domani senza accendere spot però..

intanto ho comprato e utilizzato le striscette tetratest e i valori sono questi

 

no3 50

no2 1

gh 10d

kh 6d

ph 8.4

 

devo chiamare i NAS anche io ??? ehhehehehe

 

ora proverò tra un mese giusto???

 

ultima cosa...il pratiko è silenzioso a manetta...

ma quando diminuisco la pressione (tramite quella leva nera all'inizio dei tubi)

comincio a sentire strani rumori dentro tipo come se le bio balls facessero rumore e la pressione cala fino a sparire...

è normale?

cioè quel rubinetto chiuso fino in fondo chiude l'acqua o la mette al minimo???

ora ce l'ho al max ma stanotte lo spengo così domani posso monitorarlo meglio :p

 

ciao e grazie :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Vero.

La bottiglia serve per due cose:

 

1 aspirare e concentrare i residui galleggianti (che poi togli)

2 Evitare che residui solidi intasino il filtro biologico, che lavora bene solo con sostanze disciolte.

 

 

Il filtro da fondo invece serve per creare un flusso d'acqua che attraversa il fondo trascinandosi dietro i residui solidi e tritandoli nel passaggio attraverso i sassi.

 

Col sottovaso è vero che i buchi sono meno, quindi visto che sempre 600 L/h passano dalla pompa, se li faccio passare attraverso buchi piccoli vanno molto più veloci e rompono meglio i detriti semisolidi tipo le cacche.

 

Il filtro da fondo non mi si è mai intasato iin 6 mesi che và. Solamente ogni tanto bisogna pulire la retina dell'aspirazione. Non molto spesso perchè i detriti sono stati tritati durante l'aspirazione.

 

Quindi mi dici che i detriti diventano così piccoli da non intasare il filtro e da non dare problemi alla girante della pompa!

Mi fai venire voglia di provare.

L'idea migliore che mi viene in mente per la griglia è una lastra di plexiglass a misura del fondo, spessa un paio di millimetri (forse basta uno), un po' di distanziatori e trapano con punte di vario diametro per sforacchiarla.

Il timore è che si creino dei punti di ristagno dove si accumula la sporcizia.

Comunque, se ho ben capito, questa acqua "sporca" non passa dal biologico, resta solo in movimento.

Link al commento
Condividi su altri siti

dipende la mia intenzione era di usare il filtro meccanico per aspirare la sporcizia sotto il doppio fondo...

l'articolo di paolo61 invece parla di mettere la pompa di aspirazione del filtro biologico/meccanico al di sotto del doppio fondo...

minotti invece suggerisce la bottiglia..

io avendo 2 filtri, uno meccanico e uno meccanico/biologico volevo provare entrambe le tecniche..

cioè filtro da fondo appoggiato sul fondo dell'acquario (oltre quindi il doppio fondo)

e filtro biologico che pesca nella bottiglia.....

 

per ora non l'ho fatto perchè non ho materiale e sinceramente preferisco far partire presto stò benedetto filtro biologico...

appena mi verrà in mente qualcosa o avrò materiale mi adopererò ma sarà brutto ritogliere tutte le pietre...piante etc etc.

il tutto con acqua dentro e in meno di due ore altrimenti i batteri muoiono....

Link al commento
Condividi su altri siti

Se ho capito bene (considera che è la prima volta che uso un filtro esterno) puoi recuperare un po' d'acqua in un secchio e far girare il filtro attaccato al secchio.

In questo modo puoi lavorare nella vasca.

Io ho allestito la "bottiglia" con all'interno una pompa che mi fa movimento, la classica cascatella.

Dal fondo della bottiglia pesca anche il filtro esterno (biologico) che è maturato bene.

Fai conto che non ho tartarughe, sto aspettando di trovare un paio di OCADIA.

Cercherò di fare qualche foto da pubblicare nei prossimi giorni.

Link al commento
Condividi su altri siti

non penso che l'alluminio vada bene

ci vuole qualcosa che non si ossida e l'unica cosa è l'acciaio inox o una rete zincata ma tagliata su misura senza tagli che scoprono l'anima di ferro non zincata...

 

 

qualcuno sa se l'alluminio in acqua

può essere un problema per le tarta?

 

ho trovato una retina con maglie da 1 mm

abbastanza rigida

Link al commento
Condividi su altri siti

Alt, fermi tutti.

 

Tutti i metalli si ossidano.

 

E buona parte di questi ossidi sono nocivi. Sicuramente quelli di rame, bronzo e ottone (si, lo so che sono leghe di rame:tongue3: ), zinco, piombo, alluminio. La ruggine no, ma è l'habitat dei clostridi del tetano, quindi è megio evitare.

 

Le lattine sono di alluminio anodizzato o di banda stagnata (Iacciaio con uno strato elettrolitico di stagno)(Quelle della birra)

 

Se riuscite a usare degli oggetti di plastica è meglio, anche perchè quando tagliate producete dei bordi taglienti che andrebbero arrotondati a colpi di lima.

 

Ci sono tantissimi contenitori da cucina o per ripostigli di polietilene praticamente eterni, specie se immersi in acqua al buio.

 

Dovete solo usare un po' di fantasia.

 

Il lavoro per fare i 150 buchi nel sottovaso (5€) è durato forse mezz'ora.

 

Le tarte scavano e c'è rischio che si incastrino con la testa nelle maglie, quindi, se proprio volete, usate solo la rete in acciaio inox per i conigli, lato maglia 1 cm.

 

Quella che avevo preso l'ho usata per la ringhiera del balcone dato che le Ocadie fuggono.

 

Vale anche per le recinzioni per le terrestri.

 

Le piccole non riescono a spostare i sassi, quindi è difficile che riescano a raggiungere la rete.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'altra campana, dal sito:

 

 

http://www.ing.unitn.it/~colombo/TOSSICITA'%20N.O./appr%202.htm#2.1.4

 

Al giorno d’oggi l’80% delle persone che esegue un test mineralogramma (per maggiori informazioni sul test si veda l’approfondimento) dei capelli, scopre di essere intossicato da alluminio. La percentuale è da brivido. Infatti l’alluminio oggi viene usato in enormi quantità in campi molto diversi come quello alimentare, medicinale e cosmetico. Lo si trova nelle pentole di alluminio (maggiormente usate nelle mense e nei ristoranti), nelle lattine di bibite (anche una sola al giorno può portare all’intossicazione), nei tetrapak del latte (anche di soia, di riso e di mandorle), nel mini-brik dei succhi di frutta, nei tubetti di dentifricio, nella carta argentata, nelle carte argentate che contengono alimenti (burro, biscotti ed altro ancora), nei contenitori di medicinali (i famosi blister), negli antiacidi (Maalox, Mylanta, Riopan, Alka-Selzer, e altri ancora), negli antitraspiranti, in alcuni deodoranti, nel lievito chimico per dolci (che contiene anche il piombo....), nei cosmetici (rossetti, phard, matite, ecc.), negli acquedotti (usato per rimuovere le impurità), nella farina bianca (viene usato per raffinarla) e nei formaggi non bio (durante la loro lavorazione). In ogni caso è bene sapere che esistono persone più sensibili di altre a tale metallo che inspiegabilmente non lo accumulano nell’organismo.

 

É molto difficile diagnosticare l’intossicazione da alluminio dall’esame del sangue, in quanto presente nella maggior parte nel cervello, nei polmoni, nella tiroide, nel fegato e nelle ossa.

 

Gli effetti da intossicazione sono: disturbi nell’apprendimento (soprattutto i bambini!!), confusione, disorientamento, perdita della memoria, coliche intestinali, mal di testa, bruciori di stomaco e coliti, avversione per la carne, anemia, carie, ipoparatiroidismo, disfunzioni renali, disfunzioni del fegato, osteomalacia, aggravamento morbo di Parkinson, e chissà quanti altri sintomi che ancora non si conoscono. Il suo assorbimento dipende da alcuni fattori, quali i livelli di minerali e vitamine antagonisti, in particolar modo la vitamina C naturale, il calcio e il fluoro. Una intossicazione di questo tipo può essere molto pericolosa poiché il tempo necessario per eliminarlo completamente dall’organismo è circa di 1 anno. Uno dei modi per farlo è seguire una dieta particolare, assicurandosi che sia ricca di fibre: consumando frutta e verdura preferibilmente crudi (aglio, asparagi, banane, broccoli, cavoli, mele, melone, patate dolci, pompelmi, prugne secche, uvetta, vegetali a foglia verde e zucca sono i più ricchi di fibre), riso integrale biologico, pane integrale (attenzione: quello che si acquista nei panifici e che presenta le macchioline tipiche della crusca e viene venduto come integrale, è composto invece da farina bianca addizionata a crusca trattata con pesticidi ed antimuffe, senza alcuna traccia del germe di grano; il vero pane integrale è di colore marroncino/bruciato uniforme), pasta integrale bio, frutta secca in quantità. Inoltre bere molte tisane, come quella di rosa canina bio, ricchissima di vitamina C aiuta l’eliminazione del metallo.

 

ALLUMINIO

 

Uso

In passato si credeva che non venisse assorbito, così è stato usato largamente come additivo alimentare, in farmaci e come utensili. Oggi si sa che è molto tossico: si lega al DNA, si lega ad alcune neurofibrille cerebrali e blocca totalmente un importante enzima (esochinasi). Si deposita inoltre nel fegato, tiroide, ossa, polmoni.

Fonti Principali

Bicarbonato di soda, acqua, antitraspiranti, formaggi fusi, filtri di sigaretta, fogli per alimenti, bibite in lattina, tetrabrik, involucri di cioccolato, thè, caffè, biscotti, merendine, succhi di frutta in cartone, scatolame, pentole, coperchi, vernici, protesi dentarie, dentifricio, antiacidi con alluminio, aspirina tamponata, nel sale (come antiaggregante si usa il silicante di alluminio), sbiancante per farine, lievito all'allume, formaggi conservati, deodoranti (con alluminio cloridrato), aria inquinata, agenti essiccanti (silico alluminato di sodio), cacao, sale, lievito ecc.., bentonite (disinfettante intestinale), cosmetici (es: rossetti).

Sintomi Principali

LIEVI: Dispnea, flautolenza, ulcera, mal di testa, stitichezza, bruciori di stomaco, indurimento delle arterie, coliche, nausea, perdita di energia, ulcere, colite, anemia, leucocitosi,, porfiria, paratiroidi.

GRAVI: Secchezza delle mucose e della pelle, tendenza a raffreddore e sinusiti, tendenza a paralisi muscolari e del nervo oculomotore, invecchiamento precoce, cefalea pulsante, bruciore, vertigini, avversione alla carne e patate, coliche, problemi epatici, psoriasi, epilessia, encefalopatia, perdita di memoria, stipsi, ottundimento, demenza senile, parkinsoniana, Alzheimer, demenza dialitica, iperattività.

Protettivi

1. EDTA (Chelante specifico)

2. Calcio e ferro

3. Vitamina B1 - A - C - E (alte dosi) 3 g/giorno

4. Magnesio

5. Mele

6. Estratti corticosurrenali

7. Deferoxamina

8. Bagni caldi con sale inglese (lo rimuove dalla pelle)

Link al commento
Condividi su altri siti

L'altra campana, dal sito:

 

[...]

 

la generazione che ha vissuto l'alluminio e' la stessa che adesso sta compiendo vita media di 80 e fruscia anni nelle donne e poco meno negli uomini.

Corretto evitare tutto cio' che puo' essere nocivo, ma la serie della "La percentuale è da brivido" lasciamola perdere

Link al commento
Condividi su altri siti

In effetti...

...calcola che ho 54 anni e non posso che condividere il tuo punto di vista.

Mangiamo, beviamo e respiriamo schifezze sicuramente più tossiche dell'ossido di alluminio.

 

La discussione, comunque, è sulla possibilità che una rete in alluminio, immersa in quei 50 (?) litri d'acqua dove vivono per molti (alcuni) anni le nostre tartarughe, possa rilasciare sostanze tossiche.

 

La mia opinione resta: -io non ce la metto!-

Link al commento
Condividi su altri siti

In effetti...

...calcola che ho 54 anni e non posso che condividere il tuo punto di vista.

Mangiamo, beviamo e respiriamo schifezze sicuramente più tossiche dell'ossido di alluminio.

 

La discussione, comunque, è sulla possibilità che una rete in alluminio, immersa in quei 50 (?) litri d'acqua dove vivono per molti (alcuni) anni le nostre tartarughe, possa rilasciare sostanze tossiche.

 

La mia opinione resta: -io non ce la metto!-

 

continuo a non capire perchè usare qualsiasi tipo di rete, con il problema anche del sostegno della tossicità, della pericolosità ( se non viene tagliata bene i bordini vengono super taglienti) e della pulizia....

 

quando il sottovaso bucato, ha già i bordi rigidi e al max gli si deve fare un piccolo sostegno centrale.......

:shocked3::ooh::ooh::ooh:

Link al commento
Condividi su altri siti

non sono riuscito a procurarmi un sottovaso

che si adattasse al fondo dell'acquario

 

ho optato per una lastra di polionda

l'ho ritagliata a misura e l'ho forata

 

stasera la inserisco

vediamo ......

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora




×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

Abbiamo inserito dei cookies nel tuo dispositivo per aiutarti a migliorare la tua esperienza su questo sito. Puoi modificare le impostazioni dei cookie, altrimenti puoi accettarli cliccando su continua.