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Consiglio


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Lo so che è ancora presto per pensarci, ma visto che da me il freddo si fa sentire molto presto devo chiedere consiglio.

Abito in montagna ed ho una testuggine greca. Dalla scheda ho letto che non vanno in letargo, ma qui fa veramente freddo da ottobre a fine marzo. Non sarebbe meglio tentare di metterla in una cassa con terra e foglie al fresco (6°-8°) comunque?

Anita ha più o meno 5 anni e me l'hanno regalata da circa un mese quindi non sono molto pratica.

Grazie mille

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Ti consiglio un terrario riscaldato.La tua graeca non penso sia abituata a tali temperature (nel loro habitat non dovrebbero scendere al di sotto degli 0°)...L'alternativa è metterla in letargo a casa(magari in una cantina non troppo fredda) dentro una cassa con foglie.-8° sono troppo bassi...
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si al momento sta nel mio giardino, mentre la sera la porto in casa. Adesso non fa freddo. Però visto che sarà il suo primo letargo in montagna vorrei non traumatizzarla. Ma visto che il freddo durerà parecchi mesi...
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Ciao :) non ho molte conoscenze sulle Graeche... ma sulla scheda di Tartaportal leggo:

 

Questa specie non va in letargo ed è quindi necessario rifornire il terrario di illuminazione che dia raggi UVA e UVB onde permettere la sintetizzazione della vitamina D3, alla base della sopravvivenza di questi rettili.

 

La scheda intera la trovi qui:

http://www.tartaportal.it/index.php?ind=schede&op=entry_view&iden=66

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Ho letto la scheda, ma altri siti Internet dicono di farle andare in letargo. Io pensavo che, visto che qui il freddo dura parecchio, fosse meglio farle fare un periodo in letargo. Non so cosa fare perchè c'è molto materiale on-line per le hermanni e quasi nulle per le testiggini graeche.

Nessuno di voi ne possiede una?

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Dipende da che sottospecie di greca e'. Alcune vanno in letargo altre no.

E l'identificazione della sottospecie di greca spesso e' problematica anche per chi ha approfondito i discorsi sulle greche.

Io in questo non posso aiutare.

 

Qualora si riuscisse a stabilire che la tua greca puo' fare (e se puo' e' meglio che lo faccia) il letargo ti conviene molto probabilmente cominciare il letargo in modo naturale ed eventualmente terminarlo in anticipo artificialmente se i mesi del freddo fossero troppi.

Perche' questo? Perche' simulare artificialmente la diminuzione delle temperature diurne e notturne e la diminuzione delle ore di luce ---> messa a riposo graduale dell'organismo, svuotamento dell'intestino etc e' un procedimento fattibile ma lungo e brigoso. Un eventuale risveglio anticipato e' piu' facile da fare.

 

Se la tua tarta e' vissuta in precedenza in un clima non troppo diverso dal tuo vale la pena indagare sui letarghi passati. Anche l'adattamento ha la sua parte di influenza, non solo la specie di appartenenza.

 

Comunque, ora come ora, hai un bel problemaccio!!!!

 

Una ulteriore nota.

Noi non siamo in grado di riconoscere con certezza a priori i mesi con clima da tarta-letargo. Perche' viviamo i mesi con una ottica, un metabolismo e un ambiente legato alla tecnologia diversi da quelli che hanno le tartarughe.

Solo dopo che hai, e vivi direttamente, la tartaruga cominci ad entrare in quelle che sono le sue esigenze di metabolismo. Che inoltre cambiano, poco o molto, a seconda dell'andamento climatologico dell'anno.

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