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Agnese rischia la vita se gli si mozza la testa?


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Volevamo sentire un vostro autorevole parere.

 

Siamo un pizzico preoccupati per Agnese (una piccola tarta di 100 grammi), e la momentanea soluzione presa è stata quella di isolarla da Filippo (4 anni, grosso e robusto di quasi mezzo chilo).

 

Il problema è il "calore", o meglio le reazioni di Filippo ad un insuccesso sessuale.

.

Prima infatti ha tentato di montarla (sia fisicamente che materialmente) saltandoci sopra... Ok, la natura fa fare così, prendiamone atto...

 

Ma poi - per la evidente diversità di stazza, di età e di stati fisiologici ormonali - e soprattutto non avendo combinato nulla di quello che aveva sperato, se l'è presa con Agnese:

 

Filippo infatti - fronte a fronte - ha aperto la bocca e "letteralmente" ha preso dentro le sue fauci tutta (ma completamente tutta) la testa di Agnese, stringendo.

 

Agnese se l'è fatta sotto, poi siamo riusciti a separarli.

 

Eravamo lì in diretta ad osservare e siamo rimasti traumatizzati dall'aggressività di Filippo.

 

Comportamento naturale tutto ciò?

 

Sapevamo della violenza dei maschi, ma non sapevamo di questo elevato livello.

 

Noi non vorremmo intervenire artificiosamente sulla loro natura, ma certo non ci piacerebbe vedere una mattina Agnese con la testa mozzata.

 

Agnese stava in un grande terrario nel giardino, dove non poteva uscire, mentre Filippo ci poteva entrare.

La soluzione odierna è stata quindi quella di separarli: mura alte 40 cm. e Filippo che ci gira attorno come un guerriero frustrato.

 

Consigli e considerazioni ben accette.

Un saluto. Michele.

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una tarta di cento grammi femmina non può stare con un maschio di mezzo chilo nello stesso recinto e anche quando arriverà alla maturità sessuale è difficile la convivenza per tutto l'anno della femmina con il maschio che solitamente non fa altro che correre dietro alla femmina che così non ha tempo ne per mangiare ne per prendere il sole,,ma solo per difendersi.
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ciao! pensa che il mio Ugo fa si e no 600g, messo con 2 femmine di quasi 1kg le ha fatte nere, le ha veramente stressate. Adesso ha un suo recinto e anche lui fa il guerriero frustrato! cmq una tartina di 100g è inutile tenerla con un maschio, rischi solo di farle avere problemi, hai fatto bene a separarle
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una tarta di cento grammi femmina non può stare con un maschio di mezzo chilo nello stesso recinto e anche quando arriverà alla maturità sessuale è difficile la convivenza per tutto l'anno della femmina con il maschio che solitamente non fa altro che correre dietro alla femmina che così non ha tempo ne per mangiare ne per prendere il sole,,ma solo per difendersi.

 

 

quoto non puoi tenere una tarta piccola, con un selvaggio, se le vista brutta la tartina, tienile sempre separate!

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Anche perché in una piccola di 100g e quindi di quasi due anni, è difficile distinguere se sia maschio o femmina!! E' ancora giovane...

Potrebbe essere che Filippo voglia solamente dominare e fare vedere chi è il padrone!

Meglio comunque tenerle divise...

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Grazie a tutti per le risposte.

 

La separazione tra le due tarte continuerà, almeno sino al prossimo anno.

Poi vedremo.

 

Ovvio che a questo punto questa discussione potrebbe (dovrebbe) concludersi qui.

Ciao. MICHELE.

 

PS (solo a titolo di cronaca):

Agnese penso abbia 3 anni, ma è un pochino handicappata alle zampe posteriori (unghie girate al contrario, tra l'altro).

L'anno scorso, prima del letargo, pesava 70 grammi.

Ora 105.

Filippo invece, prima del letargo, stava sui 280 grammi.

Ora sta sui 480 grammi.

Ed è veramente robusto e "rettililisco".

Agnese ha la codina molto corta, ed al 90% è femmina.

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Ciao!

Se puoi, invia una foto con queste caratteristiche particolari di Agnese, in modo che si possano condividere eventuali problematiche.

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almeno sino al prossimo anno.

Poi vedremo.

 

 

meglio pensare di fare le prove fra un 5-6 anni, sperando che ci sia un buon controllo da parte del tartamante, affinche' non si danneggi la voglia di vivere della femmina.

 

La cosa e' seria. Molti vecchi tartamanti hanno brutte situazioni di femmine con problemi. Una volta non si sapeva che potessero svilupparsi questi problemi

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Anna Emme...

Ti leggo sempre con piacere, ma stavolta mi fai preoccupare, anzi riflettere.

C'è (o sento) come una amarezza di fondo nelle tue parole...

"La voglia di vivere della femmina" è un tuo passo molto significativo e delicato. Mi ha colpito.

Più ancora che "fra 5 o 6 anni", che di per noi sono quasi una eternità (meno - buon per loro - per le tartarughe).

 

Ma non mi permetto di fare lo psicologo, anche se - nel mio ultimo messaggio - ero stato tentato di ragionare più a fondo sul mondo degli animali "allevati" e del conflitto tra la loro natura, la natura in generale e la nostra cultura (spesso onnipotente, ma certo anche saggia).

 

A volte mi sembra che siamo troppo protettivi, altre volte troppo poco.

 

La neutralità, sia con gli animali domestici che amiamo che con quelli liberi, mi è difficile praticarla.

 

Ma se è difficile con le bestie, fortunatamente è più difficile metterla in atto con le persone vicine, o nel mio caso, con la mia donna... (che handicappata non è): lei conta più delle altre.

 

Ma è logico - ritorno nel mondo di Agnese - che "stazza, età, violenza (Mike983 ha giustamente apostrofato il maschio come un selvaggio)" fanno la differenza. Una differenza obiettiva.

 

E tra il muso dolce di Agnese e la rabbia da guerriero frustrato di Filippo (credimi, la percepivo nettamente, quasi sentivo la sua rabbia nel vedere che il recinto non era per lui più superabile, in quel suo andare avanti e indietro), si sceglie Agnese.

 

La natura però, forse avrebbe scommesso su Filippo.

 

Il mio auting finisce qui.

 

PS: E' che non mi piace parlare di un cieco come di "un non vedente" o di un disabile (termine già di per sè addolcito) di "un diversamente abile".

 

Ciao. Michele

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ciao Michele! sicuramente la natura avrebbe scommesso su Filippo, ma è anche vero che in natura lo spazio è molto più grande di quello di un qualsiasi giardino e molto probabilmente Filippo non avrebbe incontrato Agnese o se l'avesse fatto l'avrebbe lasciata perdere per dirigersi verso una femmina più matura. e penso che se teniamo animali in cattività è proprio perchè la nostra è una cultura onnipotente e (aggiungo io) prepotente nei confronti della natura.
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