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quale specie di tarta non devasta le piante?


bechbein

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salve vi racconto un po l'accaduto....ho un laghetto esterno di circa 1200 litri con filtro e qualche pesce rosso, nel quale alloggiano (escluso il periodo del letargo) due trachemys di 4 anni, fino a un paio di anni fa riuscivo a coltivare anche delle ninfee che crescevano rigogliose ricoprendo quasi totalmente la superficie devo dire che ero orgogliso del mio laghetto, ma dall'anno scorso cominciai ad avere problemi con le piante.... davo la colpa ai pesci (che stupido...) cosi ho regalato anche la koi che avevo deentro che aveva raggiunto dimensioni notevoli (circa 40cm) e ho recintato i vasi per non fare accedere nessuno cosi sono riuscito a salvare almeno una pianta che a ripreso a crescere ,questanno dato il clima ho tardato ad inserire le tarta cosi la ninfea per un mesetto a pututo crescere liberamente con mia grande sorpresa senza nesun problema cosi pensavo che questanno potevo evitare di mettere quella rete che mi urta la vista, inserito le tarta la mattina successiva gia c'erano molte foglie recise alla base e gia mi era sorto il dubbio quando poi passando li per caso vidi una tarta che tentava di tagliare il gambo della foglia riuscendoci li capii tutto, oltretutto mancano un paio di pesci rosso all'appello e oso immaginare che fine abbiano fatto....

 

Quindi stavo valutando a malinquore di dare via le trachemys per mettere qualcha altra scecie di tarta che non aggredisca cosi piante e pesci, anche perche non riesco a tenerlo pulito come si deve senza nemmeno una pianta.....secondo voi esiste una specie di questo genere? Deve poter fare il letargo al riparo ma con temperature prosime allo zero (dato che le tengo in un vascone in una casetta di legno e abitando al nord d'inverno fa freddo anche se li l'acqua non ghiaccia mai)....grazie mille per l'aiuto.

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Come è fatto il laghetto?

Una tartaruga è molto meno delicata di un pesce in ogni caso... ma esistono tante specie con le quali si può avere una vasca/laghetto con tanta vegetazione.

 

La trachemys scripta è una specie onnivora, principalmente carnivora da piccola e principalmente vegetariana da adulta. intuisci che quindi stanno solo seguendo la loro natura.

 

Ti chiedo della geometria del laghetto perchè non tutte le specie sono capaci di nuotare bene come le trachemys e quindi non tutte sono adatte a laghetti con sbalzi profondi o pochi appigli.

Le specie che effettuano letargo sono tantissime. pariamo dalla geometria e vediamo poi di suggerire qualche nome.

 

Lo scrivo, anche se penso sia superfluo: non puoi liberare trachemys in natura, devi trovare loro una sistemazione differente (altro laghetto, vasca) o cederle a qualcuno che comunque impedisca una loro diffusione in natura.

Le multe per la liberazione di animali alloctoni in natura sono salate.

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Inviato (modificato)

si si non mi sognerei mai di liberarne in natura piu che all'aspetto economico sono consapevole dei danni che causerebbero alle tarta autoctone o cmq all'ecosistema locale e per questo che le TSE diciamo che non sono piu di libera vendita mentre prima bastava andare in una qualsiasi fiera per trovarle...cmq limitata una sottospecie ne sono arrivate altre che differiscono solo per il colore delle orecchie ma i risultati devastanti sono i medesimi, quindi provvederei sicuramente a trovare un altra sistemazione nei modi legali o quindi o tramite adozione o vendita. pero ora rischerei di andare fuori discussione.

 

non do assolutamente loro colpa so che e nella loro natura cacciare quindi per i pesci ero pienamente consapevole del rischio solo che vedere la flora del laghetto cosi "limitato" mi viene da piangere...

 

allora il mio laghetto e a forma di L di dimensioni circa 1.2m x 1.5 x 0.85 di profondita massima poi il braccio piu piccolo in realta e profondo 0.5m dove e poi posizionato il vaso delle piante ulteriormente alto 0.2m, cmq metto una foto per fare capire meglio, risale a due anni fa quando non avevo problemi con le piante....oltretutto le ninfee non sono al massimo del loro splendore (notare come era limpida l'acqua, se riesco poi vi postero una foto come si presenta ora)

 

84.jpg

Modificato da bechbein
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Come ha scritto Leonida89, alcune tarte sono meno nuotatrici, oserei consigliare le sternotherus, sono più tranquille, ma non ne ho, aspettiamo Leonida89 e vediamo cosa dice...
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Da quello che posso intuire il braccio lungo invece va comunque giù a strapiombo, fino a 85 cm.

Non sono così pochi.

 

Se tu riuscissi a mettere uno o più legni che dal fondo arrivano quasi fino in superficie nella parte più profonda (ma anche ad esempio sul vaso delle ninfee, tanto non gli danno fastidio) mi sentirei di consigliarti davvero delle sternotherus (odoratus, carinatus... le più comuni).

Specie nordamericana, resistente, di piccole dimensioni, prevalentemente carnivora.

Occhio, sono comunque onnivore.

Anche il Kinosternon subrubrum è una valida alternativa, anche se nuota meno bene.

 

Ma diciamo che solo in extrema ratio vanno a mangiare i vegetali, ed essendo piccole, i danni sono limitati. In acquario possono essere dei veri terremoti, in laghetto difficilmente ne stravolgono l'aspetto.

 

Altre specie che potresti prendere in considerazione sono le Emys Orbicularis.

A parte la Emys Orbicularis Orbicularis che è nativa dell'europa centro-settentrionale (Germania, Ungheria, rep.ceca ecc) le altre sottospecie sono native italiane, della costa del mediterraneo (E.O.Galloitalica, E.O.Hellenica).

La Emys Trinacris è originaria della sicilia ed è considerata una specie a parte.

Il consiglio sarebbe di orientarsi o su una E.O.Galloitalica o E.O.Orbicularis. Non sono nuotatrici formidabili ma con qualche appiglio se la cavano più che bene.

Anche qui: prevalentemente carnivore. Qualche foglia la devi considerare "sacrificabile, come con ogni tartaruga... impossibile che imparino il rispetto per le piante.

Anche le specie esclusivamente carnivore (Macrochelodina, Chelus) rompono la vegetazione nuotando e nascondendosi.

 

Altre specie di acque fredde invece tenderei a escluderle proprio per la scarsa propensione al nuoto: Kinosternidi quali K.Baurii, emididi come Clemmys Guttata.

Altre specie non possono effettuare letargo e andrebbero tenute poi in acquario per i periodi invernali (Pelomedusa subrufa, Pelusios Castaneus).

 

Specie piuttosto poco considerate sono quelle appartenenti al genere Phrynops... ma diventano grandicelle (40 cm) e forse non sono adatte a tutti. Sono esclusivamente carnivore.

Quindi con specie del genere metterei in conto qualche pesce in meno... e anche qualche volatile, sono formidabili nella caccia.

 

Insomma la scelta è amplissima ma vanno valutati pro e contro.

 

Un consiglio riassuntivo: o kinosternidi resistenti al freddo come sternotherus odoratus o la nostra emys orbicularis.

L'ultima cosa che mi sentirei di dirti: non vanno messe troppo giovani in un laghetto del genere... i pesci sono un pericolo per esemplari baby.

Quindi, solo da adulte mi sentirei tranquillo a piazzarle lì.

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inanzitutto grazie per i consigli, si ho una parte che va a strapiombo fino a 85 cm daltronde avevo intenzione quando costruito di far fare il letargo nel laghetto ma quell'anno ha fatto un freddo record (ricordo che cera -3° a mezzogiorno -15° o meno la notte) tanto che cera una bella lastra di 15 cm di ghiaccio e purtroppo tutte le tarta sono morte....poi ho preso queste che ho ora e da allora solo letargo controllato.

 

le emys le avevo gia subito considerate ma leggendo sul web a quanto pare in lombardia non si possono detenere a voi risulta? altrimenti andrei dritte su di loro....

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Inviato (modificato)
allora a quanto ho letto non sono in cites cioe in convenzione di washington ma in convenzione di berna, quindi non si parla di cites ma vogliono essere denunciate alla nascita allo stesso modo, quindi tecnicamente con i documenti si puo detenere come per farti un esempio si puo fare per i cardellini (anche se li la normativa e differente, dato che e obbligatorio il marcaggio). Poi pero ogni regione puo regolamentare a se e ho letto post che affermano che in lombardia e lazio non si puo detenere neanche con documenti (neanche imbalsamate per dirti), pero vorrei attendere conferma da chi magari ne se di piu.... visto che in mostra si trovano facilmente. Modificato da bechbein
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Le Emys sono giustamente nella convenzione di Berna: ogni regione ha poi un proprio regolamento per quanto riguarda la detenzione in cattività.

 

Ammetto la mia ignoranza sulla Lombardia; qui in Toscana è consentita la detenzione di animali nati in cattività a patto che sia certificata la nascita in cattività da chi cede l'esemplare.

Un foglio in carta libera, nulla di che.

 

Ma per avere questa info io ho chiesto direttamente a chi le alleva e riproduce. Credo che sia più semplice fare così... perchè se chiedi all'ufficio CITES ti risponderanno che la competenza è della provincia (caccia e pesca), se scrivi alla regione... auguri.

Insomma, puoi provare ad informarti, più di così non so dirti.

 

Anche le fiere a Milano sono state cancellate... la sola presenza in fiera (su un tavolo autorizzato, sul mercato nero trovi di tutto) sarebbe indice di possibile detenzione.

 

 

Piccola nota a piè: più che le rigide temperature mi sa che è la conformazione troppo verticale del laghetto ad aver giocato un pessimo scherzo alle trachemys.

Sconsigliamo sempre i laghetti troppo verticali.

Meglio 300 litri meno ma con una pendenza lieve. Così anche animali lenti e deboli possono arrivare a respirare.

Ma appunto, il letargo controllato evita qualunque rischio. Ed è quello che personalmente (da paranoico) preferisco.

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Inviato (modificato)

ho perso un po di tempo per informarmi a riguardo e credo di aver trovato il riferimento normativo che vieta la detenzione in cattivita delle, emys in lombardia purtroppo ... http://server.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/Parchi/lr_10_2008.pdf (vedere articolo 4 punto 1)

 

quindi ahime l'opzione emys e da scartare legalmente, peccato... quindi non mi rimangono che le sternotherus

Modificato da bechbein
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