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Dubbio quantità e giorni.


marconte88

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Sono convinto che l'affermazione "la dimensione del cibo consigliata/ottimale è quella della testa della tartaruga" sia, più che sbagliata, scorretta. Innanzitutto per le verdure il discorso sembrerebbe prendere una strada totalmente illogica. Ma anche per alimenti come il pesce. Io ho alcune idee, e cioè: la dimensione del cibo varia a seconda del tipo di alimento che viene somministrato. Tutto in funzione delle calorie assunte e delle proprietà nutrizionali dell'alimento in considerazione.

 

Per fare un esempio per quanto riguarda i vetegali consiglierei di somministrare una folgia intera (di radicchio, o meglio di cicoria), per il pesce se consideriamo i latterini o le alborelle da somministrare interi qualora le tarte superassero lunghezza stessa del pesce. Invece per pesci come salmone e via dicendo somministrare con parsimonia e della grandezza della testa, lo stesso discorso vale per le carni bianche. Per gli insetti secondo me tutto dipende dal quantitativo di grassi cosi come dalla presenza o meno di chitina nell'esoscheletro; più questi due fattori sono rilevanti più le quantità devono essere ridotte (si passa ad esempio dalle larve di zanzara alle camole del miele).

 

Tutto questo discorso inoltre è basato moltissimo su altri due fattori: l'età dell'animale (appena nata, baby, sub-adulta, adulta) e sul suo stato di salute. Il discorso si amplierebbe parecchio se infatti considerassimo quella che dev'essere la corretta alimentazione di una tartaruga appena nata piuttosto che quella adatta ad una ormai matura a prescindere dalle quantità.

 

Tutto ciò è fine a preservare e garantire la salute della tartaruga e quindi vi è la necessità di rispettare (non solo a giorno fisso, ma quando è corretto che si rispetti) i giorni di digiuno.

 

Ma ho sempre avuto qualche perplessità sulla quantità e i giorni in cui dev'essere somminisrato cibo alle tartarughe. Ho sempre letto che più si va avanti nella crescità, più sarebbe il caso di aumentare i giorni di digiuno, in pratica di arriverebbe ad alimentare ad esempio una Trachemys scripta ogni 2 - 3 giorni da adulta. Tuttavia non ho mai letto se la quantità dovesse aumentare.

 

Diciamo che questi giorni di digiuno si fanno in particolare per due motivi: rispettare il ciclo biologico digestivo e evitare che la tartaruga ingrassi eccessivamente per via del poco spazio in cui muoversi.

 

Tuttavia stavo pensando che come gli esseri umani anche le tartarughe debbano assumere un tot di kcal giornaliere, e che questo possa assumere un andamento quasi parabolico con concavità verso il basso ed un massimo verso i 20 - 25 anni (per gli esseri umani; che dovrebbero quindi essere rappresentati da quale fase di crescita della tartaruga?).

 

Voi come vi regolate? Date un maggior quantitativo di cibo alle adulte pur rispettando i 2 - 3 giorni di digiuno o lo stesso che davate quand'erano più piccole? Per fare un esempio: da baby un latterino a pasto, da adulta quanti e ogni quanto?

 

Il discorso messo cosi sembra molto più complesso dei classici: un giorno si e l'altro no. Però è reale. Non so se qualcuno ha mai studiato questo aspetto dell'alimentazione. Bisognerebbe sapere di quante calorie hanno bisogno giornalmente a seconda di specie e dimensioni, capire quando è realmente corretto fare i gionri di digiuno (casi eccezionali aparte come il mettere a dieta per via dell'eccesso di grasso) e di conseguenza somministrarne la giustà quantità nei giorni stabiliti.

 

Che ne pensate?

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Miglior contributo in questa discussione

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Per quanto mi riguarda, dopo svariato tempo di convivenza con le mie tarte, ho ormai più o meno capito quanto e quando devono mangiare... magari osservando e "tenendo nota" mentalmente delle volte in cui davo da mangiare e loro smangiucchiavano solo un pochino e basta, oppure delle volte in cui viceversa divoravano tutto e si dimenavano verso la mia mano cercando altro cibo (anche in base al periodo dell'anno o di vita della tartaruga, ad esempio). Per questo motivo, ormai dò da mangiare senza seguire "tabelle" particolareggiate e precise, anche perchè per quanto mi riguarda, secondo me si capisce quando le tarte hanno fame o quando sono piene. I i giorni di digiuno li faccio anche in base a quello che ho somministrato i giorni precedenti, non per forza un certo giorno della settimana (magari quello prima o quello dopo o così): in ogni caso io quando faccio fare il giorno di digiuno, il giorno prima dò da mangiare leggermente un pò di più, ma non in modo esagerato (cioè non il doppio per intenderci).

 

Per quanto riguarda la regola delle dimensioni della testa, credo sia una regola per far capire più o meno ai poco-esperti la quantità di cibo, per evitare sovrabbondanze di cibo in vasca con le conseguenze che tutti sappiamo. Credo anche che cmq al di là del contenuto calorico del cibo, darne una quantità proporzionale alle sue dimensioni vada a vantaggio della salute della tarta e della sua capacità di digerire bene ciò che ha ingerito, quindi secondo me questa regola vale più per questo motivo che non per rispettare il suo fabbisogno calorico giornaliero.

 

Gli anni di vita della tartaruga in cui ha bisogno di più calorie giornaliere in rapporto alle sue dimensioni sono i primi, nei quali è concentrata maggiormente la crescita.

 

Questo è quello che penso e che credo sia giusto in base a ciò che ho imparato nel corso dei mesi leggendo su tp o altre fonti. In ogni caso, l'esperienza vale più di una regola scritta, per quanto questa possa essere precisa.

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Io sono assolutemente inesperta...ma vi dico come faccio io, al limite mi riprendete :)

 

Vi faccio l'esempio di questa settimana:

Domenica verdura - carota rifiutata, fagiolini rifiutati, radicchio mangiato

Lunedì 10 pellet a testa

Martedì carote rifiutate, radicchio mangiato

Mercoledì 3 latterini a testa

Giovedì digiuno, ma ho messo una foglia di radicchio in vasca

Venerdì 15 pellet a testa

Sabato sedano rifiutato 2 latterini a testa e una foglia di radicchio in vasca

Domani farò digiuno, magari metterò una foglia di radicchio in vasca

 

Il radicchio rosso lo meto in vasca e mangiano subito tutta la parte rossa, poi si fanno due giri e poi mangiucchiano la parte bianca.

 

Le tarte sono due tse di 16 anni, tra i 15 e i 20 cm, femmine, vivono in vasca e non in laghetto.

 

Le verdure hanno iniziato a mangiarle da poco, per questo le rifiutano, ma io tengo duro.

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Per quanto mi riguarda, dopo svariato tempo di convivenza con le mie tarte, ho ormai più o meno capito quanto e quando devono mangiare... magari osservando e "tenendo nota" mentalmente delle volte in cui davo da mangiare e loro smangiucchiavano solo un pochino e basta, oppure delle volte in cui viceversa divoravano tutto e si dimenavano verso la mia mano cercando altro cibo (anche in base al periodo dell'anno o di vita della tartaruga, ad esempio). Per questo motivo, ormai dò da mangiare senza seguire "tabelle" particolareggiate e precise, anche perchè per quanto mi riguarda, secondo me si capisce quando le tarte hanno fame o quando sono piene. I i giorni di digiuno li faccio anche in base a quello che ho somministrato i giorni precedenti, non per forza un certo giorno della settimana (magari quello prima o quello dopo o così): in ogni caso io quando faccio fare il giorno di digiuno, il giorno prima dò da mangiare leggermente un pò di più, ma non in modo esagerato (cioè non il doppio per intenderci).

 

Per quanto riguarda la regola delle dimensioni della testa, credo sia una regola per far capire più o meno ai poco-esperti la quantità di cibo, per evitare sovrabbondanze di cibo in vasca con le conseguenze che tutti sappiamo. Credo anche che cmq al di là del contenuto calorico del cibo, darne una quantità proporzionale alle sue dimensioni vada a vantaggio della salute della tarta e della sua capacità di digerire bene ciò che ha ingerito, quindi secondo me questa regola vale più per questo motivo che non per rispettare il suo fabbisogno calorico giornaliero.

 

Gli anni di vita della tartaruga in cui ha bisogno di più calorie giornaliere in rapporto alle sue dimensioni sono i primi, nei quali è concentrata maggiormente la crescita.

 

Questo è quello che penso e che credo sia giusto in base a ciò che ho imparato nel corso dei mesi leggendo su tp o altre fonti. In ogni caso, l'esperienza vale più di una regola scritta, per quanto questa possa essere precisa.

 

Alla fine di questo discorso si evince semplicemente che tu vai a sensazione, cioè ti basi sul tuo semplicemente sul tuo istinto. Ma nulla potrà mai dirti se fai bene o male perchè per provarlo dovresti seguire per diverse tartarughe strategie alimentari differenti.

 

La regola delle dimensioni della testa è sbagliata perchè come affermi tu è fine a prevenire di alimentare eccessivamente la tartaruga, ma ciò non significa alimentarla correttamente, anzi potrebbero sorgere diversi problemi proprio seguendo questo consiglio.

 

Più che di anni di vita parlerei di dimensioni per quanto rigiarda l'apporto di kcal, ed è possibile pensare che segua un andamento simile al nostro. Solo bisognerebbe approfondire la questione.

 

Capire se una tartaruga ha fame o è piena non è complicato, ma vale comunque la regola che non dorebbero mai essere sazie completamente visto il regime di vita che fanno, cosi diverso da quello naturale. Quindi sarebbe sbagliato pensare di nutrirle finche non lo sono.

 

Alla fine mi stai dicendo che ogni persona dovrebbe seguire la propria esperienza... Sinceramente mi allontano da questa tua affermazione cosi azzardata e penso a cosa sarebbe successo se nella realtà ognuno avesse seguito questo consiglio, molto probabilmente andremmo ancora a caccia con il nostro amico erectus...

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La dimensione della testa è una semplificazione e si fa qui tre cibi base (pellets, gammarus egamberi surgelati)

 

E' un residuo di un'altra epoca.

 

E perde completamente senso con i vegetali.

 

Una Trachemys adulta si mangia tranquillamente una "palla" di radicchio.

 

Sarebbe interessante fare un calcolo delle calorie per i cibi compresi nelle tabelle e verificare le variazioni ponderali degli esemplari.

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La dimensione della testa è una semplificazione e si fa qui tre cibi base (pellets, gammarus egamberi surgelati)

 

E' un residuo di un'altra epoca.

 

E perde completamente senso con i vegetali.

 

Una Trachemys adulta si mangia tranquillamente una "palla" di radicchio.

 

Sarebbe interessante fare un calcolo delle calorie per i cibi compresi nelle tabelle e verificare le variazioni ponderali degli esemplari.

 

Ci avevo pensato, mi sono fermato quando mi sono venuti in mente gli insetti... Come si calcolano le calorie per un insetto?

 

In biologia, o in nutrizione, la grande caloria (Cal o kcal), equivalente a 1000 cal è utilizzata per indicare l'apporto energetico di un alimento. La determinazione dell'apporto calorico deve essere fatta in riferimento allo zucchero (glucosio), che è l'alimento naturale di più semplice assimilazione. Tenendo conto che un g di zucchero sviluppa 3,92 kcal, un grammo di proteina circa 4 kcal e un grammo di lipidi circa 9 kcal, tutti gli altri alimenti devono essere rapportati ad essi per calcolarne l'apporto energetico.

Modificato da marconte88
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Anche solo per i pellets è un guaio.

 

Però, per pesci, gamberi, lumache, rane ci sono.

 

Idem per le insalate.

 

Già il tarassaco non c'è.

 

E poi non saremmo in grado di capire cosa ne pensano loro! :turtle: ;)

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Anche solo per i pellets è un guaio.

 

Però, per pesci, gamberi, lumache, rane ci sono.

 

Idem per le insalate.

 

Già il tarassaco non c'è.

 

E poi non saremmo in grado di capire cosa ne pensano loro! :turtle: ;)

 

Be, si potrebbe fare una tabella riassuntiva con le kcal per alimento, di quelli che riusciamo a trovare. Ma poi come facciamo a dire quante e perchè una tartaruga ne deve assimilare?

 

Per capire cosa ne pensano loro intendi come gusto? Si potrebbe fare (ad esempio con radicchio e cicoria) cosi: prendi una tartaruga digiuna un giorno e il giorno dopo pesi una foglia di radicchio e gliela dai, il giorno dopo la ripesi per vedere quanto ne ha mangiato e il giorno stesso nuovo digiuno. Il giorno dopo stessa operazione con cicoria. Per una settimana. Alla fine più o meno dovresti capire cosa gradisce di più.

Modificato da marconte88
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Alla fine di questo discorso si evince semplicemente che tu vai a sensazione, cioè ti basi sul tuo semplicemente sul tuo istinto. Ma nulla potrà mai dirti se fai bene o male perchè per provarlo dovresti seguire per diverse tartarughe strategie alimentari differenti.

 

La regola delle dimensioni della testa è sbagliata perchè come affermi tu è fine a prevenire di alimentare eccessivamente la tartaruga, ma ciò non significa alimentarla correttamente, anzi potrebbero sorgere diversi problemi proprio seguendo questo consiglio.

 

Più che di anni di vita parlerei di dimensioni per quanto rigiarda l'apporto di kcal, ed è possibile pensare che segua un andamento simile al nostro. Solo bisognerebbe approfondire la questione.

 

Capire se una tartaruga ha fame o è piena non è complicato, ma vale comunque la regola che non dorebbero mai essere sazie completamente visto il regime di vita che fanno, cosi diverso da quello naturale. Quindi sarebbe sbagliato pensare di nutrirle finche non lo sono.

 

Alla fine mi stai dicendo che ogni persona dovrebbe seguire la propria esperienza... Sinceramente mi allontano da questa tua affermazione cosi azzardata e penso a cosa sarebbe successo se nella realtà ognuno avesse seguito questo consiglio, molto probabilmente andremmo ancora a caccia con il nostro amico erectus...

 

Nono aspetta non estremizzare troppo! Io volevo solo rispondere al tuo voler trovare regole molto precise... per cui ho detto che io OVVIAMENTE SEGUENDO LE REGOLE che ho imparato qui su tp e da altre parti, tendo cmq a non seguirle proprio rigidamente ma guardando anche le mie tarte cosa mi "dicono"! Poi è ovvio che un filo conduttore ci deve essere... ma cmq secondo me non bisogna solo seguire regole scritte senza adattarle! Poi magari mi sbaglierò! :)

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Nono aspetta non estremizzare troppo! Io volevo solo rispondere al tuo voler trovare regole molto precise... per cui ho detto che io OVVIAMENTE SEGUENDO LE REGOLE che ho imparato qui su tp e da altre parti, tendo cmq a non seguirle proprio rigidamente ma guardando anche le mie tarte cosa mi "dicono"! Poi è ovvio che un filo conduttore ci deve essere... ma cmq secondo me non bisogna solo seguire regole scritte senza adattarle! Poi magari mi sbaglierò! :)

 

Ci mancherebbe, non si riesce sempre a trovare le regole perfette immediatamente e magari nemmeno dopo anni e anni di studio. Però da qualche parte si deve iniziare 242.jpg

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Rientra nelle tante semplificazioni che vengono fatte per gli "iniziati"...

è già complicato per una persona appena arrivata a casa con vaschetta con palma e contenitore di gammarus e tss, venire qua e leggersi e accettare tutti i principi e le spese in acquariologia che dovrà affrontare... figuriamoci propinargli un "pippone" su calcolo delle calorie in base alla composizione degli alimenti...

 

quindi direi che la affermazione "porzioni grandi come la testa" non sia totalmente scorretta, bensì... concedetemi il termine... "provvisoria".

 

Il gradino successivo è ciò di cui si sta parlando qui... ovvero stabilire una base di approfondimento adeguato, poichè asserire "porzioni grandi come la testa" è solo una banalizzazione approssimativa di numerosi aspetti che riguardano l'alimentazione...

 

è come per le terrestri: si inizia con "niente pasta e carne, solo verdure", ma il percorso deve necessariamente portare alla conoscenza (nei limiti dell'inesplorata composizione di moltissime erbe) di rapporti calcio fosforo, presenza di sequestranti di ioni calcio , eccessivo contenuto di acqua, proteine ... da alimento a alimento.

il paragone è puramente metodologico...

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Rientra nelle tante semplificazioni che vengono fatte per gli "iniziati"...

è già complicato per una persona appena arrivata a casa con vaschetta con palma e contenitore di gammarus e tss, venire qua e leggersi e accettare tutti i principi e le spese in acquariologia che dovrà affrontare... figuriamoci propinargli un "pippone" su calcolo delle calorie in base alla composizione degli alimenti...

 

quindi direi che la affermazione "porzioni grandi come la testa" non sia totalmente scorretta, bensì... concedetemi il termine... "provvisoria".

 

Il gradino successivo è ciò di cui si sta parlando qui... ovvero stabilire una base di approfondimento adeguato, poichè asserire "porzioni grandi come la testa" è solo una banalizzazione approssimativa di numerosi aspetti che riguardano l'alimentazione...

 

è come per le terrestri: si inizia con "niente pasta e carne, solo verdure", ma il percorso deve necessariamente portare alla conoscenza (nei limiti dell'inesplorata composizione di moltissime erbe) di rapporti calcio fosforo, presenza di sequestranti di ioni calcio , eccessivo contenuto di acqua, proteine ... da alimento a alimento.

il paragone è puramente metodologico...

 

Siamo tutti daccordo. Ma la svolta sta nell'andare oltre al consiglio provvisorio. Esiste già qualcosa del genere? Nessuno si è mai posto queste domande? Nessuno ha dato o vuole dare una risposta?

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La dimensione della testa è una semplificazione e si fa qui tre cibi base (pellets, gammarus egamberi surgelati)

 

In effetti seguendo le indicazioni che mi hai dato tu qualche tempo fa, alle mie do una 15ina di pellet ciascuna...ed effettivamente coincidono circa alla grandezza della testa...ma se dovessi usare la stessa regola con i latterini non dovrei dargliene tre ma all'incirca uno...

 

Una Trachemys adulta si mangia tranquillamente una "palla" di radicchio.

 

Azz...io ale mie ne do una foglia a testa...è veramente troppo poco allora!!

 

 

 

Magari dico una cavolata ma per arrivare a una "soluzione" bisognerebbe monitorare il peso di una tartaruga e trovare la giusta via di mezzo tra le quantità che la fanno ingrassare e le quantità che portano un dimagrimento...ovviamente bisognerebbe poi tenere conto del movimento e quindi della grandezza della vasca...

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da inesperta, a questo punto faccio una domanda anche io...

non è fondamentale cmq considerare la grandezza dello stomaco della tarta? mi spiego meglio... ovviamente una foglia di radicchio ha un contenuto calorico nettamente inferiore rispetto ad un latterino.. e dunque.. mettiamo che si trovasse un esigenza calorica media giornaliera per una tarta in funzione dell'età... mettiamo che per raggiungere un tot di calorie la quantità di radicchio è molta rispetto a quella che l'apparato digerente della tarta può digerire senza rischi... ed allora... oltre alle calorie.. non dovrebbe considerarsi anche "quanto" possono ingerire ?

L'indicativa grandezza della testa per regolarsi sommariamente non riflette anche quella che è la grandezza dello stomaco? ..e quindi della quantità che fisicamente ci può entrare? non potrebbe essere potenzialmente pericoloso dare una quantità di cibo eccessiva,indipendentemete dal valore nutritivo o calorico che questo ha?

ripeto non sono un esperta.. quindi chiedo a voi...

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da inesperta, a questo punto faccio una domanda anche io...

non è fondamentale cmq considerare la grandezza dello stomaco della tarta? mi spiego meglio... ovviamente una foglia di radicchio ha un contenuto calorico nettamente inferiore rispetto ad un latterino.. e dunque.. mettiamo che si trovasse un esigenza calorica media giornaliera per una tarta in funzione dell'età... mettiamo che per raggiungere un tot di calorie la quantità di radicchio è molta rispetto a quella che l'apparato digerente della tarta può digerire senza rischi... ed allora... oltre alle calorie.. non dovrebbe considerarsi anche "quanto" possono ingerire ?

L'indicativa grandezza della testa per regolarsi sommariamente non riflette anche quella che è la grandezza dello stomaco? ..e quindi della quantità che fisicamente ci può entrare? non potrebbe essere potenzialmente pericoloso dare una quantità di cibo eccessiva,indipendentemete dal valore nutritivo o calorico che questo ha?

ripeto non sono un esperta.. quindi chiedo a voi...

 

 

Forse prima di dire certe cose dovremmo pensare di che animali stiamo parlando. Sono rettili (anapsidi). Sono capaci di ingurgitare molto, molto di più della grandezza del loro stomaco, e volendo potrei parlare per tre pagine intere per provare questa affermazione. L'effetto negativo lo ha l'eccessiva alimentazione nel tempo....

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basta vedere un disegno degli organi di una tartaruga, da li si ci regola di conseguenza:

 

244.jpg

................

 

 

Queste immagini non significano niente...

 

http://kidslink.bo.cnr.it/ic6-bo/scuolainospedale/gozza2/ricerche/Image5.gif

 

 

 

Sai quanto può pesare un bufalo? 1000 Kg

Un coccodrillo del Nilo 1400...

Modificato da marconte88
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il cocodrillo non centra niente, il disegno della tartaruga centra, si vede quanto più o meno è grande lo stomaco e da li io mi baserei sulle quantità di cibo da somministrare.........
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il cocodrillo non centra niente, il disegno della tartaruga centra, si vede quanto più o meno è grande lo stomaco e da li io mi baserei sulle quantità di cibo da somministrare.........

 

 

Come no? Scherzi?

 

Anche dal disegno si capisce l'ampiezza dello stomaco del coccodrillo a modi "cartone". Forse non hai capito il collegamento.

 

E' proprio li l'errore che voglio cercare di correggere o meglio migliorare...

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Il problema è che non abbiamo la più pallida idea dei pesi e delle dimensioni delle nostre tartarughe.

 

Se prendiamo quelle dei rilievi in natura sono invariabilmente troppo piccole e leggere.

 

Del resto, pensate cosa succederebbe per gli uomini se prendessimo a modello i membri di qualche tribù primordiale.

 

Invece le nostrre d'acquario sembrano una classe di grassi adolescenti occidentali.

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Il problema è che non abbiamo la più pallida idea dei pesi e delle dimensioni delle nostre tartarughe.

 

Se prendiamo quelle dei rilievi in natura sono invariabilmente troppo piccole e leggere.

 

Del resto, pensate cosa succederebbe per gli uomini se prendessimo a modello i membri di qualche tribù primordiale.

 

Invece le nostrre d'acquario sembrano una classe di grassi adolescenti occidentali.

 

Basta dare una definizione alla parola ottimale. Quando una stabulazione è ottimale? Probabilmente si potrebbe semplificare dicendo: quando la vità è più lunga. Da li bisogna partire. Poi viene tutto il resto.

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Forse prima di dire certe cose dovremmo pensare di che animali stiamo parlando. Sono rettili (anapsidi). Sono capaci di ingurgitare molto, molto di più della grandezza del loro stomaco, e volendo potrei parlare per tre pagine intere per provare questa affermazione. L'effetto negativo lo ha l'eccessiva alimentazione nel tempo....

Infatti "prima di dire certe cose" ho detto di non essere un esperta e di volermi confrontare con chi ne sa più di me.. il mio era solo un discorso fatto a logica...

quindi tu stai dicendo che una trachemys potrebbe mangiare, ad esempio, un pesce di dimensioni molto maggiori del suo stomaco senza conseguenze potenzialmente dannose??

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ho capito...

cmq ancora non si è arrivati ad una conclusionee finale... :)

penso che comunque dire soprattutto a chi chiede le primissime informazioni sull'allevamento della tarta di regolarsi con la grandezza della testa non sia totalmente sbagliato con chi non ha idea di dove si inizi...

poi sono io la prima a non seguire alla precisone questa "regola" spesso se do un pesciolino è quasi sempre molto più grosso della sua testa... ma magari l'indomani do il radicchio e qualche pezzettino di carota... io mi regolo così...

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