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Utilizzo del Baytril nelle tartarughe


Andreavet

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I chinoloni (ai quali il Baytril appartiene come classe) sono molecole molto usate in medicina veterinaria. Gli effetti collaterali dell’enrofloxacin (Baytril) sono associati a danni cartilaginei negli animali giovani in accrescimento, effetti collaterali sul tratto urinario, gastroenterico e SNC (sistema nervoso centrale). Possibili sono le artropatie se usati in animali baby (erosioni delle cartilagini articolari visibili istologicamente anche dopo 2 giorni di trattamento). Il rene è la via primaria di escrezione dei chinoloni che, avendo bassa solubilità nell’acqua, cristallizzano nell’urina acida. Può essere più un problema nei rettili carnivori con diete iperproteiche. A livello del tratto gastroenterico gli effetti collaterali possono essere nausea, vomito (l’ho visto diverse volte e mi è stato anche riportato) e dolori addominali. La retinopatia (distacco retinico) descritta nel gatto con dosi più alte di baytril rispetto a quelle terapeutiche nel cane non è stata mai descritta nei rettili. In questi ultimi, comunque, non sono stati riportati grossi effetti collaterali a parte ascessi sterili dovuti alla necrosi nel punto di ino****. Le iniezioni sono, infatti, dolorosissime ed è per quello che viene sempre consigliato di diluire con fisiologica il volume di iniezione (se dobbiamo iniettare 1 ml di baytril ne va aggiunto 1 – 1,5 ml di fisiologica). Il baytril, come il 99.9% dei farmaci comunemente in uso, è stato studiato nei mammiferi, comunque nessun farmaco è autorizzato per l’uso nei rettili… pensa che già l’utilizzo del baytril nel coniglio da compagnia non sarebbe autorizzato… negli animali esotici dobbiamo usare i farmaci perché dobbiamo farlo, ma in realtà nessuno è registrato per tali animali, percui sarebbero “fuori legge”… in realtà gli studi e le sperimentazioni sugli animali sono cose complessissime e richiedono un grande impegno, sia di tempo che finanziario, quindi figurati se c’è interesse a farlo per i rettili!! Già non lo fanno per tutti i mammiferi!! Comunque studi di farmacocinetica del baytril sono stati effettuati in diverse specie di tartarughe. Sporle, Gobel e Schildger hanno valutato la farmacocinetica dell’enrofloxacin nella Testudo hermanni (comunque non dico la dose utilizzata…). Prezant, Isaza e Jacobson l’hanno studiato nelle Gopher tortoises. Raphael, Papich e Cook l’hanno studiato nelle Geochelone elegans. James l’ha studiato nelle Trachemys scripta elegans. Un effetto collaterale che è stato descritto in una testuggine delle Galapagos (Geochelone elephantopus nigra) è stato ipereccitazione, incoordinazione motoria e diarrea dopo l’iniezione. Effetti collaterali sono stati riportati anche in Geomyda spengleri, Geochelone denticulata ed Heosemys spinosa che si presentavano, dopo pochi minuti dall’iniezione, in uno stato simil-comatoso, con tutti e 4 gli arti fuori dal carapace e testa completamente estesa. La durata di questo stato variava da poche ore a qualche giorno. Per quanto riguarda la mia esperienza non ho mai notato grossi effetti collaterali dopo il corretto uso del baytril, a parte raramente vomito e dolore nel punto di iniezione con necrosi e ascessi sterili nella zampa… Il reidratare il paziente durante la terapia è comunque sempre una cosa da fare, perché l’enrofloxacin è, potenzialmente, sia cito che nefrotossico… comunque la soluzione reidratante più adatta per i rettili sarebbe il Reptile’s Ringer (piuttosto che il semplice Ringer lattato)… la temperatura è importantissima perché il baytril “lavora” intorno ai 24-25 °C e non sotto… però neanche troppo alta!! Il discorso rinite cronica è un po’ particolare… in realtà dietro al complesso della rinite cronica possono celarsi diverse cause… dall’umidità non corretta per la specie, a batteri, a Mycoplasma, ChHV (Chelonian herpesvirus1 e 2), per finire alle più recenti scoperte di protozoi (coccidiosi intranucleare)… il problema in questi casi è legato alla capacità di fare o meno diagnosi, in quanto per molti agenti eziologici esistono dei test laboratoristici che li individuano, mentre per altri no. Per quanto riguarda il ChHV 1 e 2 ed i Mycoplasma ho messo a punto, assieme ai ricercatori e docenti dell’Università di Matelica (MC) una metodica PCR (non è un’ELISA, è MOOLTO PIU’ SENSIBILE!!!) per svelare, con un solo tampone buccale sia entrambi i 2 sierotipi dell’herpesvirus che il Mycoplasma agassizii. La diagnosi in questo caso è piuttosto agevole, ma siamo gli unici in Italia a farla… per ora… per quanto riguarda la coccidiosi intranucleare che un autore ha descritto nelle cavità nasali e faringe (oltre che in tutto l’organismo) siamo senza metodica attualmente, ma ho trovato un caso di coccidiosi intranucleare in un gruppo di A. radiata circa 2 mesi fa (putroppo per il proprietario, ma fortunatamente per me in quanto sarebbe la prima descrizione in Italia…) e speriamo di poterci tirare fuori anche una metodica diagnostica in futuro.

Spero di averti chiarito un pò le idee... l'importante è che non te le abbia confuse...

Andrea

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non è vero che i farmaci "non licenziati" per altri animali sono fuori legge se utilizzati.

se non esistono alternative possono benissimo essere utilizzati.

(qui è spiegato) e.....a proposito del baytril

Other Animals

 

vedete il pdf è molto interessante.

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  • 3 settimane dopo...

Ho trovato questo 3D

 

Gatti si nasce - forum - Baytril

 

Baytril

 

Il Baytril è stato il primo antibiotico della famiglia dei flurochinoloni disponibile in veterinaria.

Sono riportate le caratteristiche di questo antibiotico ricavate dal seguente link:

http://www.veterinaryproducts1.com/...niett-1.html

 

Baytril soluzione iniettabile

 

PRINCIPI ATTIVI

Composizione

1 ml di soluzione iniettabile di Baytril 2,5% contiene 25 mg di Enroflozacin; 1 ml di soluzione iniettabile di Baytril 5% contiene 50 mg di Enrofloxacin; 1 ml di soluzione iniettabile di Baytril 10% contiene 100 mg di Enrofloxacin.

 

ECCIPIENTI

Q.b. a 1 ml.

 

 

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Notizie farmacologiche e generali

Enrofloxacin, principio attivo di Baytril, e' una molecola idro-liposolubile sviluppata specificatamente per l'uso in Medicina Veterinaria.

Appartiene al gruppo dei derivati dell'acido chinolon carbossilico. La particolare rapidita' dell'azione antibatterica (battericidia) si esplica attraverso la duplice inibizione irreversibile della DNA-girasi, enzima che e' alla base delle funzioni vitali batteriche, sia durante le fasi di moltiplicazione batterica che di quiescenza. Lo spettro antibatterico di Enrofloxacin (Baytril) e' molto ampio poiche', a differenza di quanto osservato per altri chemioterapici del gruppo dei chinoloni, si estende non solo ai germi Gram negativi (Escherichia coli, Salmonella sp., Proteus sp., Pasteurella sp., Bordetella sp., Haemophilus sp., Pseudomonas sp.) ma comprende anche i germi Gram positivi (Streptococcus sp., Staphylococcus sp., Clostridium sp., etc.) e soprattutto i Micoplasmi tipici di tutte le specie domestiche (Mycoplasma gallisepticum, M. hyosunoviae, M. bovis, M. hyopneumoniae, M. hyorhinis, M. hyosynoviae, M. meleagridis, M. iowae, Ureaplasma). Dato il suo particolare meccanismo d'azione Enrofloxacin (Baytril) e' inoltre efficace contro i microrganismi multiresistenti alle beta-lattamine, alle Tetracicline, agli Aminoglicosidici ed ai Macrolidi (che agiscono con altri tipi di meccanismo d'azione). Enrofloxacin (Baytril) non e' inoltre caratterizzato da resistenze parallele o crociate nei confronti degli stessi, e le resistenze che seleziona sono di tipo “multiple step mutation”, a lenta evoluzione. Enrofloxacin (Baytril) e' caratterizzato da una cinetica che ne permette un'accentuata distribuzione in tutti i distretti dell'organismo animale. Dopo somministrazione parenterale di Baytril, Enrofloxacin viene efficacemente assorbito con valori di biodisponibilita' pari a circa il 75%. Le massime concentrazioni sieriche vengono raggiunte entro 2 ore dalla somministrazione. Le quantita' di principio attivo ai dosaggi base suggeriti, risultano essere sempre più elevate delle MIC o delle MBC di tutti i germi sensibili saggiati e si mantengono efficaci fino a 24 ore dopo ogni singola somministrazione. I livelli raggiunti da Enrofloxacin (Baytril) nei tessuti, nei liquidi organici (bile, urine, liquido articolare, liquido cerebro-spinale, umore acqueo, latte) e nel contenuto intestinale, risultano essere da 2 fino a 3 volte più elevati che nel siero. Baytril e' pertanto caratterizzato da un elevato volume di distribuzione, garanzia di una “penetrazione tissutale” favorevole per la terapia di gravi infezioni sistemiche in diverse specie animali. Il tempo di emivita di Enrofloxacin è registrato, compreso fra 3 e 6 ore. L'eliminazione è per via epatica (circa il 70%) e renale (circa il 30%) come tale o sotto forma di metaboliti, di cui il più importante ha caratteristiche similari a quelle del principio attivo originale. Dopo ripetute somministrazioni, anche protratte nel tempo, l'equilibrio che viene raggiunto tra assorbimento/distribuzione ed eliminazione di Enrofloxacin, mette al riparo da eventuali fenomeni di accumulo nel siero e negli organi.

 

 

INDICAZIONI

Baytril è indicato per il trattamento delle seguenti malattie sostenute da germi sensibili all'Enrofloxacin.

Cani e gatti (Baytril 2,5% e 5%): Infezioni batteriche primarie o secondarie a pregresse virosi, a carico di tutti gli organi ed apparati, sostenute da germi Gram negativi e positivi e Micoplasmi.

In particolare: Affezioni dell'albero respiratorio quali bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti; Infezioni gastro intestinali;

Affezioni del tratto genito-urinario, quali nefriti, cistiti e uretriti; Dermatiti, piodermiti, otiti esterne, medie ed interne;

Tonsilliti acute (febbrili e non); Ferite infette.

 

 

CONTROINDICAZIONI :

Effetti secondari e controindicazioni

Negli animali da reddito non sono noti, allo stato attuale delle conoscenze, effetti secondari di nota all'impiego di Baytril.

Vanno esclusi dal trattamento i cani fino a 12 mesi di età o fino al termine della fase di accrescimento.

In caso di somministrazione sc o im iniettare non piu' di 10 ml per sito di ino****.

In caso di somministrazione ev (bovino) effettuarla lentamente.

In soggetti con preesistenti disfunzioni epato-renali quando si usino dosaggi elevati o protratti nel tempo occorre procedere a precauzionali e periodici controlli della funzionalità di tali organi.

 

 

Packing

Baytril 10% flacone da 100/50ml

Baytril 5% flacone da 100/50ml

Baytril 2,5% flacone da 50ml

 

 

General product information

AVVERTENZE

Non associare a Baytril sostanza antimicrobiche antagoniste ai chinoloni (es. macrolidi, tetracicline)

SPECIE DI DESTINAZIONE

Bovini

Suini

Ovini

Caprini

Conigli

Cani

Gatti

 

Il Baytril è disponibile anche in compresse da 15 mg, 50 mg e 150 mg.

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In circa 20 anni di utilizzo in veterinaria una revisione della letteratura scientifica riporta sostanzialmente 2 tipi di problemi legati all’utilizzo di Baytril:

• degenerazione retinica con riduzione o perdita del visus (in alcuni casi permanente) osservata frequentemente nei gatti. Gli effetti clinici osservati sono midriasi (aumento del diametro pupillare) e perdita della vista (1);

• effetti degenerativi del sistema muscoloscheletrico. Questi effetti sono stati osservati in diverse specie (compresa l’uomo) e sembrano più gravi in soggetti giovani in cui il sistema muscoloscheletrico è in sviluppo (2, 3). Per questa ragione se ne sconsiglia l’utilizzo in questi soggetti .

 

 

Per queste ragioni si consiglia una posologia non superiore ai 5 mg/kg per dì.

 

 

Da diversi anni si sono moltiplicate testimonianze, rintracciabili in rete, relative ad un importante effetto collaterale del Baytril in formulazione iniettabile. Nello specifico, si osserva l’insorgenza di lesioni cutanee nel punto di ino**** del Baytril. Queste lesioni sono descritte frequentemente nei gatti e insorgono in genere dopo pochi giorni dall’ino****. Nella maggior parte dei casi queste lesioni guariscono spesso lasciando la zona cutanea priva di ricrescita del pelo. Le lesioni possono apparire come delle semplici croste dure e piatte e possono evolvere presentandosi come ulcerazioni profonde con evidenza di necrosi tissutale. Purtroppo in alcuni casi l’evoluzione di queste lesioni può mettere a rischio la vita del gatto se non si interviene prontamente. Si consiglia la pulizia e la disinfezione della ferita e l’intervento del veterinario per una eventuale rimozione chirurgica del tessuto danneggiato.

Una analisi della letteratura scientifica non ha rilevato pubblicazioni relative a questo problema. Questo può giustificare il fatto che alcuni veterinari sembrano essere ignari di questo importante effetto collaterale.

Allo scopo di avere maggiori dettagli su questo problema sono state raccolti alcune informazioni, disponibili in rete, in cui questo tipo di tossicità viene osservato e descritto. Tra le diverse informazioni raccolte abbiamo voluto riportare quelle in cui sono presenti commenti da parte di medici veterinari.

In questo 2 siti (in inglese) viene menzionato che il Baytril può dare luogo a “reazioni tissutali locali” o “danno tissutale”:

http://www.petcarerx.com/pcrx/Healt...px?mid=10203

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http://ratguide.com/meds/antimicrob..._baytril.php

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In questo sito viene presentato il problema da parte di un proprietario ed è possibile valutare le risposte dei medici veterinari:

http://www.ilveterinario.net/module...wtopic&t=239

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Altre risposte di un medico veterinario sono disponibili a questi link:

http://www.bairo.info/posta14.html

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http://www.bairo.info/posta20.html

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Nel complesso sembra che sia ben riconosciuto il problema dell’istolesività del Baytril in formulazione iniettabile nonostante nella letteratura scientifica questo non venga menzionato.

Sebbene il meccanismo che porta a questo tipo di reazione non sia chiaro, è probabile che questo sia legato alla formulazione della soluzione iniettabile che sembra vere un pH piuttosto alcalino e che forse favorisce la reazione avversa in cui però probabilmente anche l’antibiotico stesso gioca un ruolo in quanto formulazioni a più elevata concentrazione (5%) sembrano produrre danni maggiori. Inoltre, operatori abituati a diluire la preparazione iniettabile con fisiologica testimoniano una minore insorgenza (e complessivamente una minore gravità) di queste lesioni.

A carattere generale, poiché pensiamo che questa problematica sia reale, si sconsiglia l’utilizzo del Baytril in formulazione iniettabile se non impiegato da personale qualificato in grado di somministrarlo con una opportuna diluizione. È comprensibile che in alcune situazioni (gattili ad esempio) l’utilizzo di questo farmaco sia molto più semplice per gli operatori. Quando si ritenga che non ci sia alternativa si consiglia l’uso della formulazione a minore concentrazione (2.5%) con una diluizione (almeno 1:1) con fisiologica. Inoltre, poiché come è stato menzionato precedentemente alcuni veterinari non sono a conoscenza di questa problematica, suggeriamo sempre di parlare con il veterinario di questo problema nel caso si prospetti la necessità di una terapia antibiotica per il vostro gatto.

 

 

Bibliografia essenziale

 

1. Gelatt KN, van der Woerdt A, Ketring KL, et al. Enrofloxacin-associated retinal degeneration in cats. Vet Ophthalmol 2001;4:99-106.

2. Yoon JH, Brooks RL, Jr., Khan A, et al. The effect of enrofloxacin on cell proliferation and proteoglycans in horse tendon cells. Cell Biol Toxicol 2004;20:41-54.

3. Kato M, Takada S, Kashida Y, Nomura M. Histological examination on Achilles tendon lesions induced by quinolone antibacterial agents in juvenile rats. Toxicol Pathol 1995;23:385-92.

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Grazie Andrea, il tuo intervento è estremamente interessante.

Penso che baytril e marbocyl siano fra gli antibiotici più utilizzati per i rettili e quindi è utile un po' di chiarezza.

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Da quanto riportato nell'articolo che ho linkato il baytril non va usato con esemplari giovani.

 

effetti degenerativi del sistema muscoloscheletrico. Questi effetti sono stati osservati in diverse specie (compresa l’uomo) e sembrano più gravi in soggetti giovani in cui il sistema muscoloscheletrico è in sviluppo (2, 3). Per questa ragione se ne sconsiglia l’utilizzo in questi soggetti .

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