valentinagasparre 10 Inviato 19 Novembre 2005 Condividi Inviato 19 Novembre 2005 Le temperature ambientali alla quale è esposto il rettile durante il letargo ha un importanza fondamentale per la buona riuscita del letargo stesso, è deve essere di circa 5°C. A questa temperatura la tarta è al sicuro, profondamente addormentata, il consumo delle sue riserve corporee è minimo ed è al sicuro dal pericolo di congelamento. Temperature inferiori ai 2°C possono essere potenzialmente pericolose, e al di sotto dello zero si possono verificare lesioni oculari o celebrali, con danni irreversibili anche con espozioni per brevi periodi a causa dei congelamenti dei tessuti. Al disopra degli 11°C tendono a diventare attivi. Non lasciare mai le tarte a temperature intermedie, tra quella ottimale (18° 25°C) e quella del letargo (5°C), il metabolismo continua anche se lentamente, l animale nn si alimenta consumando riserve energetiche a ritimo elevato cosumando da prima le riserve di grasso poi i muscoli e gli organi interni e le tarte muore per d'inedia oppure si sveglia in grave esaurimento delle riserve corpore. Per cio ragazzi munitevi di termometri e contollate la temperatura inedia prolungata astensione da cibo; stato di deperimento che ne deriva Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mavva83 10 Inviato 20 Novembre 2005 Condividi Inviato 20 Novembre 2005 Grazie mille per i preziosi consiglio, terrò sempre d'occhio la temperatura Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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