Allorché il sacco vitellino dei piccoli è riassorbito, questi possono essere riposti all’interno dell’acquario sopra descritto. La durata dell’illuminazione va regolata in funzione delle condizioni esterne. Dalla loro nascita si consiglia di tenere le luci accese per circa 12 ore al giorno, verso metà dicembre si diminuisce fino a raggiungere circa 5-6 ore al giorno ad inizio aprile.
Da questo momento in poi i piccoli possono essere messi in un recinto all’esterno durante il giorno e all’interno durante la notte. Da fine maggio si possono lasciare tranquillamente all’esterno anche di notte.
Verso fine settembre i piccoli devono essere nuovamente riposti nel terrario per non farli andare in letargo affinché possano diventare più forti e siano quindi meno vulnerabili grazie ad una dimensione maggiore.
Nel secondo inverno si possono allevare allo stesso modo ma da metà dicembre a metà gennaio si consiglia di dimezzare le ore di illuminazione, di non dare più loro da mangiare e di riporre l’acquario in una angolo della casa più fresco. Queste condizioni permettono alle tartarughe di andare in un semi-letargo e di controllare il loro stato di salute durante questa fase.
Durante il terzo letargo questo periodo di semi-ibernazione va fatto per solo 2 settimane, poi è meglio mettere i giovani in una cantina fredda o in un frigorifero per il primo letargo, ad una temperature che non scenda mai al di sotto dei 3-5 gradi e non superi i 10. Questo letargo va fatto per 1 mese e poi invece si raccomanda un altro periodo di 2 settimane di semi-letargo ed alla fine vanno di nuovo messi in terrario.
A partire dall’anno seguente possono restare tutto l’anno in giardino e trascorrere anche il letargo all’esterno nelle stesse condizioni degli adulti.
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Allevare le piccole tartarughe
Addirittura si propone di far saltare il letargo per almeno 2 anni...