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al17

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  • Compleanno 23/11/1985

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Reputazione Forum

  1. Preso il 400. La differenza di prezzo poi è minima: solo 20€ in più del 300.
  2. Mi sono fatto una piccola cultura trovando vari topic interessanti, ma alla fine mi resta il dubbio sulla dimensione del filtro. Per una acquario da 170-180 litri con due trachemis di 5-6 anni, può bastare una Askoll 300 o è preferibile un 400? Eventuali altri marchi con la stessa qualità e più economici ne esistono?
  3. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    Ora che ci penso, potrebbero solo essere state "trasferite". Un anno fa fecero la comparsa un bel pò di tarte abbandonate in un altro laghetto all'interno del parco davanti alla stazione. Ne scrisse anche il giornale cittadino. Andrò a verificare la loro presenza.
  4. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    No, avevo controllato molto attentamente, e difficilmente mi sarebbero sfuggite considerando la quantità, le dimensioni e la profondità dell'acqua. Adesso saranno una decina, forse poco meno, di diverse dimensioni; ad occhio, direi dai 9cm ai 20cm di carapace. Escludendo la tarta che si vede in foto, le altre, almeno all'apparenza, sembrerebbero abbastanza in salute. Magari domani o lunedì vado a fare le foto con una macchina fotografica, perchè con il cellulare non si riescono a vedere le tarte immerse. Cercherò di catalogarle e magari di iniziare una campagna "adotta anche tu una tarta".
  5. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    Oggi sono finalmente andato per fare le foto ed ho trovato... un altra decina di tartarughe! A questo punto inizio a pensare che sia il comune ad aver messo lì le tarte; è impossibile che nel giro di poche settimane vengano abbandonate così tante tarte. Comunque, ecco qualche foto: http://img22.imageshack.us/img22/1642/58134794.th.jpg http://img24.imageshack.us/img24/2016/50818754.th.jpg
  6. al17

    Far giocare le tarte!

    A dire il vero io un gioco, o una sorta, l'avrei scoperto: ho piegato il tubo che immette acqua in modo da permettere alle tarte di nuotare a lungo controcorrente tenendo la testa fuori dall'acqua. In questo modo si simula per la tarta una lunga nuotata nella stessa direzione, proprio come se fosse in una vasca lunghissima. Ho preso l'ispirazione dalla ruota per criceti!
  7. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    E' poco profondo, a memoria direi un 50cm. Non è che io abbia tutto questo spazio. L'aggiunta di una trachemys, per un totale di tre tarte, in un acquario di circa 190-200 litri non mi sembra il massimo della comodità; ci starebbero, ma piuttosto strettine. Domani vado a vedere se c'è ancora la tarta, farò qualche foto e chiederò a un mod di mettere in evidenza il topic nella speranza che qualcuno più attrezzato di me se ne possa prendere cura. A mali estremi, mi infilerò gli scarponi e andrò a recuperarla a settembre.
  8. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    Intendevo scuola elementare. Dannata fretta di scrivere!
  9. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    La tarta si trova in Alessandria, Piemonte, tra corso IV novembre e via galileo galilei. Ecco una mappa: Mappa di Alessandria, Corso IV Novembre | Tuttocitta.it Anche in Piemonte? In inverno, di notte si è arrivato anche a -8 la stagione passata. Ripeto, la tarta si trova in un mini-laghetto artificiale, quindi non può far alcun danno. Il problema principale è la sua sopravvivenza: saprà adattarsi alla vita all'aperto dopo un anno in cattività? L'inverno è troppo rigido in questa regione d'Italia per una tarta? Tanto per la cronaca, questo laghetto artificiale è vicino ad una scuola alimentare... chissà chi avrà lasciato lì quella tarta?
  10. al17

    Tarta abbandonata: che fare?

    Nella città in cui vivo ho trovato abbandonata in un mini laghetto pubblico una tarta di una decina di centimetri. La tarta sembrava star bene, non presentava ferite e stava facendo basking. Il mino lago è, a dire il vero, un luogo ideale per una tarta: l'acqua è abbastanza pulita e dalla giusta profondità, è piena di pesci (grandi e piccoli) ed ha un zona all'asciutto per fare basking. Tuttavia mi pongo il dubbio se un tarta che ha (penso) vissuto finora in cattività sia in grado di adattarsi alla vita libera. In particolare temo per la sua vita con l'avvicinarsi dell'inverno: qui fa davvero freddo e spero abbia l'istinto per andare in letargo e la forza per sopravvivere. Le mie preoccupazioni sono eccessive? E' il caso di inserire un annununcio nella sez. adozioni del forum per evitarle una morte sicura o almeno probabile? Potrei anche farmi carico della tarta avendo un acquario abbastanza grande, ma solo come ultima soluzione.
  11. Qualche mese fa misi dieci lucky bambu legati insieme nell'acquario. Dopo due giorni capirono che le foglie si potevano mangiare, e le mangiarono. Dopo altri due giorni, finite le foglie, capirono che anche le radici si potevano mangiare, e le mangiarono (erano delle belle radici lunghe che spuntavano dal vaso). Alla fine, dopo una settimana, mi trovai tre lucky bambu spezzati a metà: a furia di mordere avevano spezzato in due il duro bambu. Ormai ho messo una croce sopra le piante. Peccato.
  12. non sono il più esperto del forum, ma se i lati della bacinella sono sufficientemente alti le tarte sono protette dal vento.
  13. al17

    acqua torbida

    Io AMO la zeolite! Dopo solo pochi giorni dal suo inseriemento l'acqua è pulita come se l'avessi appena cambiata. Grazie di tutto cuore viper.
  14. al17

    Rapporto tra peso e grandezza.

    Una è femmina, mentre l'altro è un maschio di 320g per 13cm di carapace. Dici che il maschio è un pò ciccio? Che strano... eppure quella grassa sembra la femmina. Il maschio anzi mi sembra magro magro.
  15. al17

    Rapporto tra peso e grandezza.

    Esiste una formula con peso e grandezza per calcolare il peso ideale delle trachemys? Una cosa come per noi umani peso / l'altezza al quadrato? Per quanto riguarda le mie, 300 grammi sono un buon peso per delle tarte dal carapace di 12-13cm di lunghezza?
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