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Marta Rinaldi

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Su Marta Rinaldi

  • Compleanno 24/04/1987

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    Padova
  • Tartarughe in Possesso
    due fantastiche tartarughe d'acqua: Gino e Ughetta!!!

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Reputazione Forum

  1. sologiardino.it Lo spazio verde domestico è spesso condiviso con i nostri fedeli amici a quattro zampe. Se si possiede un cane un buon consiglio è quello di predisporre l'area in modo da favorire un'ottimale convivenza tra uomo, animale e piante da giardino. Così facendo fido possa scorrazzare libero, senza però causare danni. Innanzitutto il cane dovrà imparare a distinguere casa e giardino: a questo scopo sarà utile bloccarlo dolcemente prima che possa entrare da fuori, pulendogli bene le zampe, per fargli capire che non dovrà sporcare. All'esterno avrà ovviamente maggiore libertà: per proteggere le piante ornamentali più delicate e coltivare l'orto in tutta tranquillità, potrà essere utile costruire delle recinzioni rivestite con una rete bassa. Si potrà delimitare l'area riservata al cane realizzando un box, che dovrà consentirgli di vedere sia l'ingresso della casa che della proprietà. Nel caso la recinzione sia costituita da una rete metallica è consigliabile irrobustirne la parte inferiore, per evitare eventuali fughe notturne. Nel caso invece di una cancellata con larghe aperture, queste ultime andranno rivestite con una rete metallica per evitare che il nostro amico possa infilarci il muso facendosi male. Per lo stesso motivo è molto importante mettere in sicurezza tutti i cavi elettrici esterni. Non dimenticate poi le ciotole per cani, che andranno messe all'ombra e mantenute sempre pulite e piene di acqua fresca. La cuccia dovrà essere chiusa su tutti i lati, con un'apertura per farlo entrare agevolmente; dovrà poi avere abbastanza spazio per consentirgli di stare in piedi e girarsi su sé stesso. Meglio poi se la struttura è facilmente smontabile, per favorire le operazioni di pulizia. Il fondo dovrebbe essere sollevato da terra; attenzione poi a rivestirlo con indumenti o stoffa: si rischia di far proliferare i parassiti. Meglio optare per della paglia o un fondo spoglio. Bisogna ricordare infine che ci sono piante da giardino potenzialmente dannose per la salute del cane. Tra queste l'aloe, la cipolla, l'edera velenosa, le giunchiglie, gli iris, i mughetti, l'oleandro e i tulipani. Pochi semplici accorgimenti dunque, per rendere lo spazio verde un'oasi felice, per noi e per i nostri piccoli amici.
  2. sologiardino.it La grande famiglia dei cactus conta più di 200 specie di diverse forme e dimensioni. Una tra le più decorative è senz'altro la Schlumbergera o Catus di Natale, che non passa certo inosservata tra le piante ornamentali da interni. Questa graziosa specie, originaria delle foreste pluviali del Brasile, produce una cascata di bellissimi fiori colorati con tonalità che vanno dal fucsia al rosso acceso, dal bianco al salmone. Il periodo di fioritura va da novembre fino a marzo-aprile. Ma il cactus di Natale di distingue dalle più comuni piante grasse anche per un altro particolare: al pari della maggior parte delle orchidee infatti, è una pianta epifita, vale a dire che in natura cresce sugli alberi a cavallo tra i loro rami mentre tramite le radici si nutre delle foglie secche in decomposizione. E sempre come le orchidee poi soffre i ristagni d'acqua, gli spostamenti e i substrati poco aerati. Meglio quindi utilizzare un terriccio fertile ma ben drenato, composto di una parte di torba e sabbia. Come la maggior parte delle piante grasse non ama le temperature rigide, quindi se la temperatura esterna dovesse scendere al di sotto dei 10 gradi è consigliabile portarla al riparo in casa, meglio se in un posto umido e luminoso, ma non direttamente esposto ai raggi solari. Durante la stagione fredda se la pianta si trova in casa è preferibile innaffiarla poco utilizzando acqua non calcarea. D'estate invece si potrà tranquillamente collocare all'aperto in una zona d'ombra e dove andrà bagnata regolarmente. Infine, dal momento che il cactus di Natale è una pianta ricadente, si potrà ottenere un effetto scenografico mettendolo a dimora in vasi da giardino o all'interno di ceste pensili.
  3. sologiardino.it Ormai siamo entrati in autunno inoltrato e questo corrisponde anche a nuovi lavori in giardino a cui il pollice verde deve dedicarsi. Al contrario di ciò che si può pensare, infatti, in questo periodo dell'anno si possono progettare e portare a termine con successo alcuni lavori in giardino; in particolar modo, coltivare l'orto sarà un'operazione che richiede attenzione e meticolosità, anche più del solito a causa delle temperature che iniziano a diventare rigide. Per coltivare l'orto con successo si consiglia in primis di tenere presenti le tipiche semine novembrine da effettuare all'interno dello spazio verde. Esse vanno distinte in semine in semenzaio e semine in vasi da giardino o in pieno terriccio. Per quanto riguarda le prime, questo è il periodo giusto per seminare i bulbilli di aglio; per le seconde, invece, è il caso di pensare alla cicoria, al radicchio da taglio, agli spinaci, ai ravanelli, alle fave, alla rucola e ai piselli. Novembre, però, è anche il mese adatto per raccogliere alcuni ortaggi precedentemente seminati e che proprio in questo mese possono essere gustati nelle nostre tavole. Ci si dovrà ricordare, dunque, di raccogliere i cavoli, la lattuga e i lattughini, i porri, i finocchi, il prezzemolo, le carote, i ravanelli, e il sedano. Per quanto riguarda i lavori più “classici”, invece, si consiglia di premunirsi contro il gelo in modo da non essere colti impreparati ed incappare in spiacevoli inconvenienti che potrebbero colpire gli ortaggi. È il caso, dunque, di armarsi di teli di plastica e di tessuto non tessuto; per proteggere le radici e i piedi delle piante si può anche ricorrere all'aiuto della paglia, che va sistemata compattamente per mantenere il calore. Infine, si consiglia di zappettare bene il terriccio tra le file di ortaggi e anche attorno alle piante: rompendo lo strato superiore, infatti, il terriccio può essere arieggiato in maniera migliore. L'unico accorgimento resta quello di fare attenzione durante questi lavori: meglio non andare troppo in profondità o si rischia di danneggiare le radici delle piante.
  4. sologiardino.it Una delle piante più utilizzate in tutte le cucine sono le cipolle: con i suoi bulbi infatti si possono preparare piatti squisiti. Per iniziare a coltivare delle cipolle nel proprio orto non serve moltissimo spazio ne eccessivo “pollice verde”. Come molte piante sono necessarie delle lavorazioni del terreno preventive: per prima cosa procuriamoci una zappa con la quale scaveremo alcuni buchi nel suolo profondi ciascuno circa 15 centimetri, lasciando un spazio di trenta centimetri tra le diverse piante per permetterne il corretto sviluppo. Sopra il terriccio superficiale è possibile spargere qualche foglia o resto vegetale che decomponendosi fungerà da primo nutrimento durante la germinazione. Dopo avere interrato i semi iniziare da subito ad effettuare le prime innaffiature delle piante due volte al dì. Le irrigazioni successive dovranno essere costanti ma non eccessive, poiché la cipolla non gradisce troppa umidità. Bisogna cercare di effettuare le irrigazioni quando il sole non scalda molto, di mattina o all'imbrunire. Le cipolle richiedono una buona quantità di potassio e di fosfato, mentre necessitano di poco azoto quindi è consigliabile utilizzare un fertilizzante per piante di tipo organico. A livello di cure colturali durante la crescita se le cipolle tendono a fiorire è meglio eliminare gli steli mentre sono ancora “in boccio”. Un mese prima di raccoglierle, quando la cipolla è nel pieno del suo sviluppo, è consigliabile pestare i fusti della pianta dalla base senza aver paura di che si rompano poiché l'effetto che si otterrà sarà quello di vedere le cipolle “ingrassare” con più forza. Normalmente la raccolta si effettua alla fine di giugno, se i semi sono stati piantati in dicembre, e in settembre se la piantagione è stata avviata in maggio. I parassiti che colpiscono maggiormente la cipolla sono la tignola e la mosca della cipolla, che scavano dei tunnel all’interno del bulbo e provocano anche marciumi. Le cipolle seminate in primavera sono le più esposte, mentre sembra che ne siano esenti quelle cresciute dai bulbilli. Quando le cipolle hanno i bulbi bene ingrossati pieghiamo gli steli subito sopra il bulbo, per favorire la maturazione. La raccolta va fatta quando le foglie sono completamente ingiallite e le piante quasi secche. Dopo aver estirpato le piante, lasciamo seccare bene i bulbi al sole e poi raccogliamoli in trecce e sistemiamoli in luogo fresco e asciutto prima di consumarle.
  5. sologiardino.it Contrariamente a ciò che si può pensare, lo spazio verde durante la stagione autunnale può presentare delle zone in cui numerosi fiori e piante prendono vita proprio in questo periodo. È il caso per esempio dei corbezzoli, piccoli alberi e arbusti appartenenti alla grande famiglia delle Ericaceae. Il corbezzolo si trova sotto forma di piccoli cespugli variopinti soprattutto nelle zone delle coste irlandesi e del Mediterraneo occidentale, nelle quali si mostra in tutta la sua bellezza con fiori dalla corolla bianca che sbocciano proprio in questo periodo dell'anno e bacche rosse e carnose che maturano l'anno successivo rispetto alla fioritura. Esso si riconosce anche dalle foglie dalla forma ovale e dai contorni dentellati, che si presentano particolarmente lucide e di colore verde-scuro. Oltre alla funzione decorativa che svolge per lo spazio verde, il corbezzolo è famoso proprio per gli usi “alternativi” delle parti che lo compongono. Dai frutti, infatti, si possono ricavare delle gustosissime marmellate o dei liquori, ma anche il pregiato miele di stagione, caratterizzato dal retrogusto tipicamente amarognolo ed aromatico. Le sue foglie invece, sfruttate in passato per la concia delle pelli, sono celeberrime ora anche per le proprietà antisettiche, diuretiche ed astringenti. Per coltivare le piante di corbezzolo al meglio, va ricordato che questo arbusto mal sopporta il terriccio di tipo calcareo, mentre predilige un terreno dal ph lievemente acido. Per quanto riguarda invece la sua sistemazione all'interno dello spazio verde, si consiglia di progettare il giardino di corbezzoli in modo che siano esposti alla luce del sole ma, nei casi in cui sia possibile, si consiglia di tenerlo riparato dall'azione diretta del vento. Infine, innaffiare le piante frequentemente non sarà un'operazione necessaria, anzi potrebbe rivelarsi controproducente: questi alberi e arbusti, infatti, sono abituati a sopportare periodi anche di grande siccità.
  6. sologiardino.it Uno dei problemi che può capitare a chi possiede un cane ed un giardino verde è che l'animale si diverta a passare il proprio tempo scavando delle buche nel terreno, trasformando in breve tempo un bel prato fiorito in un ammasso di terriccio con aiuole, piante e fiori totalmente divelti. I motivi per cui i cani scavano possono essere diversi: caccia, noia, solitudine, ricerca di un pò di fresco nelle calde giornate estive, attrazione verso particolari odori nel terreno, per esempio se è stato arricchito con particolari tipi di concime o letame. Più o meno come gli esseri umani se non ha la possibilità di soddisfare questi bisogni un cane accumula stress e uno dei modi per scaricarlo può essere quello di scavare delle buche nel terreno. Ci sono poi alcune razze di cani, come i bassotti o i Jack Russel, che nell'antichità sono state addestrate per questo “compito” ed infatti si chiamano razze da tana. Sono cani selezionati per la loro attitudine a cacciare gli animali nelle loro tane e per questo per loro è naturale scavare per cercare le eventuali prede (potrebbero farci risparmiare i soldi spesi per acquistare trappole per talpe!). Scherzi a parte per arginare il problema possono tornare utili questi consigli: 1) evitare di punire il cane mentre scava. In questo modo si insegna semplicemente al cane a non scavare in presenza del padrone. Diventa quasi automatico riprendere a perforare il nostro prato verde quando non sarà più li di persona a controllare 2) recintare le particolari aree che non si vuole vengano distrutte. 3) creare una zona apposita dove il cane possa scavare liberamente, magari riempendola di sabbia e nasconderci dentro degli ossi o dei bocconcini che il cane può divertirsi a trovare 4) quando si lavora in giardino fare in modo di avere comodo il tubo dell'acqua con l'innaffiatore, e se il cane scava spruzzarlo con l'acqua cercando di dare al cane l'impressione che se si mette a scavare viene spruzzato con l'acqua.
  7. Un classico inconveniente che ci si trova ad affrontare nell'iniziare a coltivare un orto o un giardino è rappresentato dagli uccelli che mangiano i nostri ortaggi prima di poterli raccogliere o le nostre semenze appena sparse. In questi casi uno dei rimedi più antichi è anche uno dei più efficaci. Si tratta di realizzare un semplice spaventapasseri che dissuada i volatili dall'avvicinarsi alle nostre aiuole o al nostro prato verde. Di seguito troverete una breve guida per realizzare uno spaventapasseri in grado di difendere piante da giardino e da frutto in maniera artigianale ed economica. La prima cosa da fare è procurarsi un paio di pantaloni vecchi e riempirli di carta di giornale appallottolata fino ad imbottirli completamente. Successivamente ripetere l'operazione con una camicia vecchia abbottonata normalmente. A questo punto bisogna procurarsi due bastoni lunghi più o meno quanto un manico di scopa. Il primo bastone va inserito al centro della camicia già imbottita e al centro dei pantaloni (potete fare un buco tra una gamba e l'altra in modo che il bastone esca esattamente al centro tra le due gambe. La parte di bastone libera, al di sotto delle gambe, serve per ancorare la sagoma al terreno. Più è lunga maggiore sarà la sua stabilità. Il secondo bastone invece va inserito orizzontalmente attraverso le maniche della camicia in modo da aumentare la mole della sagoma. Per stabilizzarlo in caso si viva in zone molto ventose sono sufficienti dei supporti per piante. Per quanto riguarda la testa basterà invece imbottire un cappellino e agganciarlo alla parte di bastone che fuoriesce dalla camicia. A questo punto il vostro spaventapasseri è pronto. Gli si possono aggiungere alcune strisce di cartone in modo che, col vento, si muovano e diano un senso di movimento che spaventi gli uccelli. Al momento dell'allestimento del giardino o dell'orto è consigliabile collocare lo spaventapasseri in una posizione centrale evitando di porlo accanto a recinzioni in legno, steccati da giardino o gazebo. Fonte: www.sologiardino.it, i consigli per il giardino fai da te: come costruire uno spaventapasseri
  8. L'appello è dedicato al pollice verde e ai giardinieri hi-tech. Le nuove opportunità non provengono oggi solamente dal mare magnum della Rete, ma hanno coinvolto sempre più gli oggetti tecnologici come gli smartphone. Tra le infinite applicazioni fornite per gli i-Phone, infatti, ne segnaliamo una particolarmente funzionale alla cura delle regine del giardino verde, ovvero le rose. AppVerde, una applicazione gratuita ideata dalla casa editrice Talea grazie alla collaborazione di Bayer Garden e di Giardini Italiani, si configura come un metodo alternativo e anche molto pratico per consultare tutte le news, le informazioni, i consigli e quant'altro sul mondo delle rose. Le malattie di fiori e piante, le cure colturali, l'irrigazione e i tipi di rosa non avranno più segreti, nemmeno per il pollice verde meno esperto: basterà, infatti, un semplice tocco sullo schermo del telefono per consultare qualsiasi informazione si ritenga necessaria. Gli argomenti trattati riguardano principalmente l'acquisto, le potature, le malattie, la messa a dimora e la concimazione. Bisogna aggiungere che i contenuti non si presentano solamente sotto forma di informazione “scritta”: spesso, infatti, possiamo trovare all'interno dell'applicazione immagini e filmati che spiegano meglio alcuni procedimenti da applicare all'interno dello spazio verde. Per esempio, se le nostre rose soffrono di una determinata malattia che non riusciamo ad identificare, basterà prendere il telefono e controllare le immagini nell'apposita sezione per riconoscere e sconfiggere la malattia. Le rose all'interno dello spazio verde non rappresenteranno più un segreto. Buona navigazione! Alessandro Veronesi by www.sologiardino.it, i consigli per la cura delle rose
  9. sologiardino.it Con l'estate che volge al termine inizia il tempo delle bacche. Nelle siepi si possono trovare bacche di tutti colori: brune, ambrate, violacee, rosse. Tutte risultano tentatrici, anche se prima di assaggiarle è necessario riconoscere con precisione la pianta poiché alcune di esse sono urticanti o velenose. Tra le bacche rosse più note vi sono quelle prodotte dal Cornus, una pianta che molti sono in grado di individuare. Le bacche pendono dal ramo con un breve picciolo, possono servire sia per motivi “estetici” nell'allestimento dei giardini che per scopo culinario (questi piccoli frutti rossi vengono elaborati per succhi di frutta e marmellate e per bevande aromatizzate come ad esempio la grappa. Il frutto del corniolo è infatti una drupa (frutto carnoso) con la forma di un uovo allungato. È di colore rosso-scarlatto, dal sapore acidulo, contenente un seme osseo. Le specie appartenenti al genere Cornus, soprattutto negli orti e nei giardini piccoli, possono creare da sole un’aiuola colorata e quindi non necessitano di piante d’accompagnamento. Altrimenti, nei giardini medio-grandi, sono molto graziose se piantate in masse, soprattutto alternando i colori dei fiori: i bianchi, i rosa e i rossi. Un altro saggio impiego si ha nei giardini con aree boscate o recinzioni lignee ai margini: si possono mettere a dimora i cornioli, in primo piano, sotto le chiome di alberi come betulle, aceri e castagni o sempreverdi (soprattutto conifere). Le piante spuntano con le loro fioriture negli intervalli fra pianta e pianta, con bellissimo effetto paesaggistico, anche in tempi successivi, quando il verde delle loro foglie si alterna con quello delle altre specie. Il Cornus non richiede eccessiva cura: può sopravvivere tranquillamente in ambiente umidi senza necessità di essere irrigato con tubi da giardino. L'unico consiglio per favorirne la fioritura è quello di eliminare tutta l’erba che nasce sotto la chioma della pianta, soprattutto in tarda primavera. Inoltre, consigliamo di lasciare al suolo le foglie cadute in autunno, che formano una buona pacciamatura che gradualmente si decomporrà fertilizzando naturalmente la piantina e il terriccio circostante.
  10. sologiardino.it La moda di coltivare un orto è tornata in auge da qualche anno e la sua ascesa sembra ormai irrefrenabile: sui terrazzi ed i balconi degli italiani rose, gerani ed ortensie stanno lasciando sempre più spazio a piccoli ortaggi come lattughe, rucola e pomodori e, tra coloro che dispongono di maggiore spazio, anche a piccoli alberi da frutto. Sporcarsi le mani con la terra coltivando un orto cittadino non è mai stato tanto di tendenza tanto che alcune recenti stime sostengono siano quasi un milione e mezzo le persone che hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero a coltivare un orto ed un piccolo giardino. Da oggi per chi trovasse gli accorgimenti della coltivazione orto troppo faticosi e complicati o non avesse il pollice verde esiste anche un kit di orto "fai da te", denominato Orto-Baleno. E’ stato ideato da una azienda agricola di Pisa e dopo essere stato testato dai bambini di oltre 60 scuole elementari, che hanno ricevuto una confezione prova, è arrivato in commercio. Questo kit è entrato di diritto tra le migliori idee per il giardino: comprende una piccola vaschetta da riempire d’acqua e un coperchio dotato di fori in cui alloggiare 10 vasetti di insalate, indivie, radicchi ed erbe aromatiche. Per ottimizzare il funzionamento del “contenitore” occorre solo del buon terriccio fresco e concime organico. Dopo poche settimane senza cure colturali si possono già raccogliere i primi prodotti senza doverlo innaffiare con tubi da giardino i vasi successivamente. I vasi dell’Orto-Baleno infatti sono dotati di fori sul fondo che consentono alle radici delle piante di crescere e bere in totale autonomia. Quando le piantine hanno poi esaurito il loro ciclo produttivo è sufficiente recarsi presso il vivaio di fiducia e ricaricare il kit acquistando altri vasetti.
  11. sologiardino.it Tra le piante da giardino a fioritura invernale la Kalanchoe Blossfeldiana è una delle più belle facili da coltivare. La Kalanchoe appartiene ad una genere di più di 200 specie di sempreverdi con foglie succulente, coltivate sia per le loro foglie che per il fiore. La specie è originaria delle montagne del Madagascar. I fiori si sviluppano all'apice dei rami e sono formati usualmente da quattro petali. Di rado queste piante superano il mezzo metro di altezza anche se qualche varietà può raggiungere dimensioni superiori. Il portamento di questa pianta è molto regolare ed è ben ramificato fin dalla base. La pianta può essere esposta tranquillamente in pieno sole e non necessita di irrigazioni frequenti con tubi da giardino. Durante il periodo estivo si consiglia di portarla all’aperto in una aiuola o in una fioriera e di aumentarne le annaffiature in modo da favorire il suo processo vegetativo. Nel periodo invernale in regioni a clima temperato la pianta può restare anche all'esterno, seppur con un minimo di riparo (un comune gazebo può essere sufficiente). Di base per preservarla bisogna controllare che la temperatura non scenda mai al disotto dei sette gradi. La fioritura, che nell’arco dell’anno è solitamente ripetuta più volte, non deve essere asportata. La pianta ha bisogno di circa 14 ore di buio per sei settimane per fiorire. Piantarla nel periodo preautunnale è l'ideale: ciò consentirà di avviare un ciclo naturale ed ottenere una pianta sempre fiorita. Il rinvaso della Kalanchoe deve essere effettuato annualmente aumentando di poco il diametro del vaso o della fioriera, utilizzando una mistura di torba, terriccio e composto. Le concimazioni devono essere periodiche avendo l’accortezza di utilizzare concime con elevato contenuto di potassio e fosforo. Queste piante raramente subiscono attacchi da parassiti. L'unico rischio è l'attacco da parte di cocciniglie sulle radici: in tal caso basta utilizzare olio bianco miscelato con un antiparassitario specifico.
  12. sologiardino.it Con l'inizio della stagione autunnale la creatività del più abile pollice verde può essere sfruttata per regalare agli interni di casa un tocco di classe e di eleganza. Il tempo che si era soliti passare all'interno del giardino verde può essere ora impiegato per alcuni lavoretti in casa utilizzando fiori e piante aromatiche che costituiranno dei profumatissimi pot-pourri. Seguendo pochi e semplici passi, infatti, si potrà creare un magnifico e originale complemento d'arredo per gli interni. La prima operazione da compiere sarà la ricerca e la raccolta all'interno dello spazio verde di tutti i fiori e piante necessarie che andranno a comporre il pot-pourri: si consiglia di raccogliere le specie a seconda dei gusti nelle ore meno umide della giornata in modo da non vanificare l'operazione. Successivamente, fiori e piante andranno messi ad asciugare: a questo proposito converrà disporli su un tavolo in un luogo particolarmente asciutto della casa e al riparo dal freddo e dalle correnti d'aria. Ci si può aiutare anche con un foglio di carta sul quale andranno deposti i petali, che andranno lasciati essiccare per circa sette giorni. Se si vuole aggiungere un tocco in più al pot-pourri fai da te, si può anche scegliere di inserire all'interno della composizione delle spezie particolarmente profumate come per esempio i chiodi di garofano, la cannella o la menta. Non appena saranno trascorsi i giorni necessari all'essiccazione di fiori e piante aromatiche, bisognerà procurarsi un barattolo di vetro, meglio se ermetico: si sistemeranno al suo interno, allora, i petali dei fiori ormai secchi, magari aggiungendo delle gocce di olii essenziali, dei pezzettini d'incenso o dei fissatori specifici che si possono trovare negli appositi negozi di giardinaggio. Il contenitore andrà tenuto chiuso per circa una settimana, avendo però cura di mescolare la composizione almeno due volte. Infine, basterà scegliere dei contenitori adatti per la composizione finale, come per esempio dei posaceneri in vetro o dei soprammobili capienti in legno per regalare un ulteriore tocco di classe alla casa; nel caso in cui, invece, si vogliano profumare cassetti o armadi, bisognerà sistemare fiori e piante aromatiche essiccate all'interno di sacchettini di cotone.
  13. Marta Rinaldi

    Il castagno

    Tra le piante da esterno più famose in questo periodo e che possiamo trovare nello spazio verde di parchi e giardini ricordiamo il castagno. Il castagno a cui siamo abituati è un albero europeo caratterizzato da foglie caduche che produce i famosi frutti, le castagne; appartenente alla famiglia delle Fagaceae, esso è stato anche importato all'estero e ha dato vita alla varietà nota come “castagno giapponese”. Il castagno vanta una rigogliosa chioma tondeggiante e può raggiungere anche grandi altezze (arriva fino ai trenta metri!); l'albero preferisce le zone particolarmente umide ed è conosciuto anche per la sua resistenza agli inverni rigidi, sopportando le temperature gelide fino ai venticinque gradi sotto zero. I castagni sono oggi particolarmente apprezzati per la loro forma ed eleganza che domina all'interno dello spazio verde: essi godono infatti di un'ottima nomea e tradizione. Piante ornamentali come il castagno sono state utilizzate fin dall'antichità, sopratutto in Europa Meridionale, sia per produrre il famoso legname, sia per la produzione del tipico frutto (fonte di nutrimento principale fino a non molte decadi fa assieme alle più comuni patate). La castagna è caratterizzata dall'inconfondibile gusto “selvatico” che ben si sposa ad essere sfruttata ancora oggi per la preparazione di numerosi e gustosi piatti autunnali come minestre e focacce, ma anche per alcuni primi e per i dolci come il marron glacé. Rinominata è anche la sua farina, che permette di preparare impasti per il pane o per gli gnocchi. di Alice Manza redazione www.sologiardino.it, le piante da esterno autunnali
  14. soloGiardino.it A cosa serve coltivare l'orto se non per permettere a tavola il trionfo del gusto? Un buon pollice verde, infatti, oltre che a dedicarsi alle cure colturali di fiori e piante all'interno degli orti e giardini, saprà anche come concedere al palato un momento di “debolezza”. Succede spesso quando si decide di coltivare l'orto con gli asparagi, che con il loro sapore delicato consentono di sbizzarrirsi in mille prelibate ricette. Ma oltre ad essere molto buoni sono anche ricchi di proprietà benefiche. Per prima cosa contengono poche calorie, caratteristica che li rende adatti ad essere inseriti nelle diete dimagranti. Anzi, dal momento che sono più ricchi di fibra rispetto ad altri ortaggi, possono essere utili per aumentare il senso di sazietà e per favorire la regolarizzazione dell’intestino. Ma non finisce qui. Hanno poi un alto contenuto di vitamina C e di potassio, utile al cuore ed ai muscoli, e svolgono un'elevata azione diuretica dovuta alla presenza di purine ed acido urico (l'odore penetrante è dato, invece, dall'asparagina). Questo li rende raccomandabili a chi soffre di pressione alta ed ha problemi di cellulite, ed assolutamente vietati a chi soffre di cistiti frequenti e di calcoli renali. Coltivare l'orto con gli asparagi non è un'operazione difficile, ma la pianta per crescere correttamente ha bisogno di determinate condizioni di base. Bisogna necessariamente sapere, dunque, che l'asparago predilige i terreni ben drenanti e sabbiosi. Inoltre, è preferibile un diretto contatto col sole, per cui si consiglia di progettare le piante in modo che crescano in una zona particolarmente soleggiata. Orti e giardini più predisposti ad ospitare gli asparagi saranno quelli che si troveranno in zone collinari o in pianura, caratterizzate da un clima temperato.
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