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orsini_fabio

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Su orsini_fabio

  • Compleanno 14/02/1969

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    Galliera-BO-
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    1 Scripta-Scripta 1 Scripta Elegans 1 Ibrido Scripta-Troosti

Obiettivi di orsini_fabio

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Newbie (1/15)

10

Reputazione Forum

  1. Il riscaldatore si può usare tranquillamente...io ho un laghetto di quelli preformati con una profondità nel punto più basso di 60 cm e della capienza di circa 350 L, il riscaldatore è un 100 W ed è tarato a 20°, perciò data la sua potenza e la massa d' acqua, mantiene quest' ultima a 7 / 10°. Ovviamente l' ho messo vicino all' aspirazione della pompa di profondità per cui la temperatura risulta uniforme in tutta la vasca.Per la bolletta... lo so, ma se non si hanno altre alternative, come si dice, una mano sul cuore e l' altra al portafoglio...
  2. La profondità giusta per il nostro clima dovrebbe essere di almeno 80 cm, meglio ancora 1 m, in quanto se la superficie ghiaccia , sul fondo la temperatura resta attorno ai +4°. Con temperature di -8° e profondità di soli 50cm è un rischio, perchè sul fondo può scendere anche a +1° e la tartaruga ne risente negativamente. Se hai la possibilità creagli una copertura d' emergenza tipo serra: qualche archetto di alluminio o di pvc ( le canaline per impianti elettrici di diametro 3 cm vanno bene ), non fanno ruggine e reggono bene e telo di pvc di buon spessore, altrimenti usa un termoriscaldatore, calcolando i litri del laghetto un riscaldatore da 100 / 150 W va bene, in quanto non deve mantenere la temperatura dell' acqua a 25°, ma solamente a 6/8°, magari aggiungi una pompa che mantenga mossa la superficie, questo rallenta la formazione di ghiaccio, che comunque va rotto per permettere la risalita per respirare
  3. Quali sono le dimensioni della vasca e qual' è la profondità dell' acqua ? C'è un riscaldatore e un filtro ? Le Trachemys non necessitano di letargo, certo che se sono allevate in una zona dove le temperature invernali sono molto basse allora diviene necessario, per contro se le temperature sono abbastanza miti ( non al di sotto dei 10° ) allora conviene far si di mantenerle ad una temperatura prossima ai 24°. Un mantenimento a 15-20° può essere nocivo in quanto non vanno in letargo ma nemmeno vivono in " attività ", si tratta cioè di semiletargo, con una nutrizione non sufficente ai bisogni ma nemmeno un rallentamento biologico, in pratica non mangiano abbastanza e non " dormono " abbastanza per averne abbastanza di quel che mangiano.
  4. Per la deposizione serve uno spazio con terriccio o sabbia fine di fiume, entrambi tenuti sempre umidi e soffici, di modo che sia agevole lo scavo da parte loro...per quel che riguarda l' incubazione sicuramente c' è chi è più esperto di me, comunque in questo forum c'è anche un articolo a riguardo :http://www.tartaportal.it/6-tecnica-fai-da-te/18-incubatrici-e-accessori.html
  5. Tenerle " attive " significa predisporre un habitat adeguato ai loro bisogni, come ho già detto in modo veloce : temperatura acqua dai 25° ai 27-28°, temperatura zona emersa dai 29° ai 30-31°, perciò termoriscaldatore in acqua ( considerando 1W di potenza per ogni litro di capienza della vasca: 100 litri = 100 W), lampada tipo spot e lampada uvB nella zona emersa, alimentazione adeguata e conseguentemente filtrazione sempre attiva...in pratica come se fosse piena estate, con la differenza che dobbiamo provvedere noi a " fornire " le temperature adeguate. I 10-12° non sono sufficenti nè per il letargo nè per una vita attiva, ma si tratta di un semiletargo durante il quale non mangiano a dovere ma nemmeno rallentano il metabolismo, perciò potenzialmente dannoso fino alla debilitazione e di conseguenza, nei casi più gravi, la morte. Ricordo il range di temperature: 8-4° per un ottimale letargo, 25-28° per un ottimale stato attivo.
  6. considerato che queste tartarughe sono originarie di zone a clima temperato, perciò il letargo non è indispensabile ai fini della riproduzione, a patto di tenerle attive per tutto il periodo dell' anno, temperatura dell' acqua tra 23° e 27° e all' aria 28° e 30°. Comunque leggete questa scheda, molto più esauriente :Tarta Club Italia - Le specie
  7. La " stagione fredda " come è dalle tue parti ? Cioè, normalmente come sono le temperature ? Partendo dal fatto che, come detto e ridetto in questo forum, le Trachemis sono originarie di zone a clima temperato, di conseguenza non fanno letargo nel loro habitat, non è una priorità...Se nella tua zona le temperature invernali scendono sotto lo 0° e si mantengono tali per svariati giorni e, sempre che la tartaruga viva all' esterno, allora dovrai disporgli una vasca o un laghetto con una profondità di almeno 80 cm, in quanto in caso che la superficie ghiacci, la temperatura del fondo rimarrà attorno ai 4°, sufficienti alla sua vita, ricordando comunque di rompere il ghiaccio in quanto ha bisogno di risalire per respirare. Se le temperature invece rimangono attorno ai 10-12° ( di giorno ) il letargo non lo fà, le brinate o le gelate notturne non sono preoccupanti. Se vive in casa, e considero una temperatura ambiente sui 18-20°, non c' è nessun problema, sicuramente rallenterà il suo metabolismo, apparirà più lenta del solito, svogliata nel cibarsi e apatica, dovrai considerare una somministrazione di cibo più leggera e frazionata, ma nulla di cui preoccuparti. Se poi vuoi far si che faccia il letargo a tutti i costi, allora devi trovare un ambiente la cui temperatura sia costantentemente sui 6-8° giorno e non scenda oltre i 3-4° la notte, comunque con almeno 40-50 cm di profondità di acqua e calcola le dimensioni di lung. e larg. almeno il doppio della sua lunghezza...io preferisco dargli maggior spazio, ma non tutti hanno possibilità di spazi enormi. Il fondo non necessariamente deve essere sabbioso o limaccioso, questo serve per l' esterno in zone in cui le temperature scendono parecchio oltre lo 0, e comunque lo si fà con profondità di almeno 1 mt o superiori. Queste non sono direttive perfette, intendiamoci, sono solo esperienze maturate negli anni, le mie esperienze, altri porteranno le loro e magari saranno totalmente diverse,tutte comunque a far si di dare alle nostre amiche una vita nel miglior modo possibile, e secondo necessità loro e possibilità nostre, al loro ambiente naturale.
  8. In alternativa dai un' occhiata all' argomento " vasca-serra idea per letargo al centro Italia "...
  9. Le mie passano l' inverno in un laghetto all' esterno di circa 350 litri - 50 cm di profondità - con una copertura in telo di pvc con struttura simile ai tunnel per ortaggi. Abito in provincia di Bologna e le temperature non scendono di norma oltre i 5/8° sotto lo zero. da precisare che l' acqua è sempre tenuta in movimento dalle pompe, una di profondità per il filtro e una di superficie per i giochi d' acqua, alle tarte non può fregare di meno, ma la superficie essendo sempre mossa evita di gelare, e comunque l' acqua non scende sotto i + 4°, anche l' inverno passato con tutta la neve caduta tutto è andato bene. Da tener presente che una copertura in telo pvc o nylon produce il famoso effetto serra incamerando calore di giorno e mantenendolo per buona parte della notte, creando così un microclima adeguato. Per quel che riguarda il letargo, non è un vero e proprio letargo, infatti nei momenti della giornata più caldi, o quando i raggi del sole raggiungono il laghetto, si vedono le testoline affiorare curiose, perciò è da tener presente una somministrazione di cibo, magari in piccole quantità e solo quando sono attive. Sempre per questo motivo, consideriamo l' opportunità di areare il riparo in caso di necessità, dovuta ad esempio nelle giornate di assenza di vento e presenza di sole battente anche se siamo in febbraio, in quanto in una serra le temperature interne possono arrivare anche a 30/35° pur se all' esterno siamo a 4/5°. Dobbiamo cercare di uniformare il più possibile le temperature nel tempo: se il clima è rigido inseriamo un termoriscaldatore, tarandolo in modo che la temperatura dell' acqua sia sui 4/ 10°; per contro, se la temperatura interna al riparo ( parlo di temperatura dell' aria ) supera i 20° per più di 4 ore/giorno, areare per abbassarla ( bastano anche solo 10 minuti )
  10. Io ho due Scripta di 8 e 7 anni e un mesetto fà è arrivata una Elegans di circa 30 cm trovatella e sono andate subito d' accordo, però sono tutte adulte... nel tuo caso probabilmente le piccole erano troppo piccole e la elegans le ha viste come intruse nel proprio territorio
  11. Sono termometri non affidabili, almeno non come i vecchi a mercurio...sicuramente però sono più affidabili quelli ad alcool ( i classici in vetro con il liquido rosso ), comunque può andare anche quello a cristalli liquidi, che va posizionato orizzontale e non verticale e a mezz' acqua per avere una lettura media. Se ora ti segna 30°, hai acceso il riscaldatore ? Se è così, adesso non serve e comunque regolalo a 24- 26°.
  12. Per quanto riguarda il pesce...ne hanno a volontà e fresco, volendo, tutti i giorni, ma l' ultimo l' ho dato mercoledi e oggi mi sono accorto che stà ancora nuotando...può essere che, dati i temporali che hanno rinfrescato, sia calato l' appetito ? Stamattina ho messo 4 belle piante di tarassaco con tutta la radice e le ho " incastrate " sotto un bel sasso in modo che restino con la radice a bagno e le foglie fuori dall' acqua e non se ne vadano a spasso sulla superficie...beh, devo dire, con sorpresa, che nel pomeriggio , di due piante era rimasta solo la radice ! Finalmente ! Pero i pesci sono ancora lì...Sono d' acqua dolce: alborelle, cavedani e ho messo qualche esemplare di quei famigerati gamberi killer americani che infestano le nostre acque e che loro sembrano gradire parecchio ( quelli no, non c' è rimasto nemmeno il guscio !! ). I gamberetti secchi li voglio dare il meno possibile, 1 volta ogni 15 gg, per 8 anni non hanno mangiato altro,
  13. orsini_fabio

    Acqua verde?!?

    Intanto che aspetti il nuovo filtro ( a filtrazione meccanica e biologica, mi raccomando ! ) puoi risolvere, almeno in parte, lavando bene la spugna filtrante, o la lana, dipende cos' hai, tutti i giorni, oppure mettendo un prodotto antialga in acqua, non fanno male agli organismi acquatici, sono studiati apposta, l' importante è sceglierne uno di buona marca e attenersi alle dosi in etichetta.
  14. orsini_fabio

    calcare

    Quando farà la muta degli scuti vedrai che tornerà normale.
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