Premetto che non sono un veterinario, quindi lungi da me fare il maestro o dare informazioni sbagliate. Tuttavia ho visto che nella sezione Malattie, ci sono solo richieste di aiuto e al massimo si cerca di capire che problema ha la tartaruga in questione...se si riesce a capire ovviamente. Ho pensato quindi di mettere a disposizione di tutti la mia esperienza che, seppur minima e recepita direttamente dal veterinario, spero vi torni utile.
Qualche settimana fà ho esposto il problema della mia tartaruga che ha un grosso guaio al piastrone. Ecco l'immagine:
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Quella specie di escoriazioni laterali in realtà sono infezioni da stafilococco. Il tessuto che vedete alterato è tessuto morto. Questo tessuto morto deve essere assolutamente eliminato o la tarta muore!
Per eliminarlo bisogna incidere con uno strumento con una punta arrotondata (non deve essere affilato, nè appuntito, nè seghettato) in modo forte e deciso così da eliminare tutto il tessuto morto presente. Ricordatevi che bisogna elimanare completamente la parte morta andando in profondità (non esagerate che non la dovete uccidere ma curare). Andando in profondità infatti e graffiando leggermente la zona più rossastra, si fà si che l'area in questione si riattivi per guarire meglio.
Una volta fatto bisogna sciacquarla per bene, dandogli una strofinata possibilmente, e asciugarla. Una volta asciutta applicate del betadine pomata o liquido (in tal caso gli e lo passate con un cotton fioc pulito).
Finito di applicare il betadine dovete tenerla in una zona asciutta per un'oretta o più in modo che il medicinale venga assorbito e si asciughi. Non la mettete subito nell'acqua perchè il medicinale si può disperdere e potete intossicare la tarta (uccidendola nel peggiore dei casi).
Per un danno come quello in foto il tempo di guarigione è di 2 mesi e una volta al giorno bisogna applicare il betadine nel modo che ho descritto sopra.
-Per mia esperienza consiglio vivamente di cambiare l'acqua il più possibile e ogni tanto di lavarla con del disinfettante come amuchina o acqua ossigenata (sciacquatela bene dopo averla disinfettata meglio non rischiare intossicazioni). Se avete un termostato è meglio abbassare la temperatura dell'acqua (preferibilmente se siete in primavera-estate) al di sotto dei 25° C visto che lo stafilococco è un batterio mesofilo, in questo modo rallentate la proliferazione.
Infine un consiglio che mi ha dato il veterinario è di mettere nell'acqua una di quelle statuette di calcio che si sciolgono.
Quello che ho scritto è tutto frutto di spiegazioni da parte del veterinario e dalla mia osservazione. Mi assumo la responsabilità solo del paragrafo indicato con il trattino iniziale che è totale frutto della mia cultura personale, il resto è tutto nato dall'osservazione e spiegazione del veterinario.
Vi ricordo solo una cosa: se non sapete fare o siete incerti o non vi fidate, non fatelo voi! fatelo fare a un veterinario!
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