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Michele Pizzuti

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Su Michele Pizzuti

  • Compleanno 02/02/1949

Personal Information

  • Località
    Roma, Statuario
  • Occupazione
    Psicologo
  • Tartarughe in Possesso
    1. Filippo 2. Agnese

Obiettivi di Michele Pizzuti

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Reputazione Forum

  1. Ciao Lillaghe. Grazie per il tuo lungo post, con il quale sono in parte d'accordo e in parte no. 1-Ovvio che non conosco il futuro, ma i gatti non mordono la tartaruga, sono molto docili e la evitano. Convivono. Anche se nel giardino entrano pure altri gatti non sterilizzati. 2-Io lascio libera la tartaruga nel giardino e mangia ciò che trova. Integro con frutta una volta a settimana, e sono contrario a chi dà loro anche la pastasciutta (e vorrei vedere!) tant'è che anche di lattuga gliene dò una piccola quantità. Beve poco, questo si. ma può trovare acqua in ogni dove. 3-So benissimo che non deve mangiare i croccantini o la carne, per cui evito sempre di metterla in contatto col cibo dei gatti, anche se talvolta non riesco del tutto, visto che è furba. 4-La convivenza col gatto è nelle cose: Filippo vive in giardino, libero e spero felice. Io ero + preoccupato dei gabbiani, dei corvi, di altri animali che entrano nel giardino. Sono contrario ad isolarlo in un terrario. 5-E' probabile che la tarta abbia fatto strane associazioni, ma rincorre anche me. So' di tante tartarughe che rincorrono. E le preferisco a quelle immobili. Naturalmente quanto è troppo, è troppo, ma non credo che intenda scacciarli (i gatti) dal suo territorio. E se fosse anche così, è la sua vita. 6-Il video lo trovo divertente. Non umilia nè la tarta nè i gatti. Mi spiace che tu lo veda triste. A volte l'eccessiva identificazione con gli animali (e io AMO gli animali, anche se ovviamente nè mi conosci, potrei mentire o potrei sbagliarmi) ci rende tropo propensi all'integralismo. So che ti arrabbierai. Ma lo dico con molta leggerezza. 7-Sono 5 anni che Filippo decide data di letargo e luogo dove interrarsi. Condivido che al risveglio dovrò prestare + attenzione per le cose che hai accennato, sebbene per la prossima primavera sono alla ricerca di una femmina (credo che due maschi della stessa taglia sono difficili da integrare, anche se il giardino è grande, vero?), ma non intendo isolarlo. So che non sarai d'accordo, che mi ci manderai, ma sono discretamente saggio. Discretamente, ho detto... 8-Pesa circa 600 gr. Da più di 5 anni vive con noi. Pesava allora 250 gr. Credo che avesse almeno 4-5 anni. E' maschio. Di nuovo un saluto. Michele
  2. Al contrario: appena la vedono che corre.... scappano
  3. Noi cerchiamo di alimentarla con frutta, nasturzi e tarassaco (anche con cetrioli e verdure). Il prato è pieno di trifoglio (proteico). Ma la lotta continua è che entra in casa appena ci distraiamo e mangia i croccantini e la carne.... Abbiamo messo anche una rete alla portafinestra, ma spesso è lì, in agguato..... Ma che la devo legà? :-) Ciao.
  4. Appena li vede, li rincorre: dove sono loro lui sa che ci sono i croccantini. Un piccolo video di un paio di minuti. (PS: ma non fatemi cazziatoni sull'alimentazione, appena Filippo miagolerà, gli cambio nome)
  5. Beh, siete stati tutti carini, ma sono contento di aver attivato una discussione su un "problema così particolare". Ora ne so qualcosa in più. Oggi a Roma 24 gradi. Praticamente estate. A Marino (15 Km a sud) diluvio universale. Filippo l'ho tolto dal terrario-prigione (5 metri quadri comunque, mica un cassetto per i pedalini) dove si era un po' intristito. Gli ho fatto fare fare un giro nel prato. Dopo la nuotata dell'altra sera si è messo al sole e non si è più spostato. Gli volevo mettere un paio di mutande, tanto si è crogiolato. Pensavo che da un momento all'altro si rigirasse a pancia in giù, tanto per non lasciare bianca qualche parte del corpo... Comunque, come detto da molti, il problema più rilevante relativamente al paragrafo "aiuto affogo", sono le inondazioni durante il letargo, dato che - anche se il metabolismo è rallentato - forse non hanno la forza (voglia? creatività?) di tirarsi fuori, muoversi e quindi salvarsi. Certo la foto di pminotti è inquietante. Altro che mutande. Lì anche le giraffe avrebbero avuto qualche difficoltà a tenere la testa all'asciutto. Vi farò sapere eventuali sviluppi. Ciao. Michele
  6. PREMESSA Allora, anche a Roma ha piovuto. Anzi diluviato. La mia tartaruga Filippo, vive in giardino (prato ed altro). Il letargo da tre anni lo fa sempre nello stesso punto. SCENARIO Per la prima volta in tre anni, il giardino non ha drenato l'acqua (e non ne so il motivo... feltro... nubifragio... mappazza... sono pure preoccupato per il prato). I FATTI Martedì sera, appunto il giorno del diluvio, verso le 22,00, praticamente (per caso), mi sono affacciato in giardino e solo allora mi sono accorto che l'acqua si era innalzata per una VENTINA di centimetri. Uno stagno in piena regola. Un lago. Filippo non è ancora in letargo. Per fortuna, ho pensato, visto che la sua "postazione" era totalmente e completamente allagata da un palmo di acqua. 5 minuti dopo, guardando verso il muro di confine (7-8 metri da me) proprio dove l'acqua aveva preso a crescere, vedo nell'ombra una testolina protesa fuori dall'acqua. Era Filippo. Ed andava proprio verso dove l'acqua era più profonda. Protesa è il termine giusto, proprio come quando in piscina non tocchiamo e allunghiamo il collo. Stava piovendo a dirotto. In un attimo, con tutte le scarpe e i pantaloni, sono scattato nello stagno e l'ho tirato fuori. Io, acqua fin sopra le scarpe... Lui, zuppo e così lucido sul carapace, sulle zampe e la testa che sembrava verniciato col flatting. E, fatemi dire, col muso impaurito (oppure io proiettavo su di lui le mie paure). Bene. Tutto bene quello che finisce bene. Però da oggi è rinchiuso in una zona che non si allaga di certo e quest'anno farà il letargo lì. Non sarà felice ma penso che se dovesse ricapitare una serata come quella di martedì, in inverno, lui moriva affogato certamente, anche se non si accorgeva di nulla... Uff... A proposito, una domanda: ma da sveglie, le tarte, mica sanno nuotare, no? Pesano come dannate: penso proprio che andrebbero a fondo come sassi, vero? Ciao. Michele
  7. I granelli dei pesci è capitato una volta: tanto per farmi capire che mangia pure quello. Il cibo del gatto è invece più difficile da gestire, nel senso che talvolta Micia porta i croccantini fuori dal piatto e poi li lascia lì. Filippo ormai lo ha imparato e gira gira attorno al posto finchè non trova qualcosa. Una volta si è mangiato persino un pezzetto di tonno e riso, quello che nelle scatolette viene acquistato-definito come "mangime umido". Ciao. Michele
  8. Prepariamoci. Neve e gelo. Perchè? Perchè quello che questa primavera-estate ha mangiato "Filippo" (mezzo kilo di peso) non ha riscontri nei tre anni che ha vissuto fin ora in giardino. La mattina va a cercare i rimasugli del cibo del gatto (croccantini compresi, che mangia in un solo boccone) nonchè i granelli di verdure del mangime dei pesci caduti vicino alla vasca. Non mi cazziate per questo tipo di alimentazione. Meno male che mangia pure tarassaco, trifogli, rughetta, frutta e, novità di quest'anno, anche molte foglie di Tropeolo (il nasturzio). Ma l'ho vista divorare avanzi microscopici e medi di carne e di pesce, come un onnivoro: è sorprendente quest'anno come sia un cercamondezza implacabile. Non è piramidalizzato e mi pare che stia vivace e bene in forma, ma mangia in quantità industriale. Mai visto così famelico. Ciao. Michele
  9. Anna Emme... Ti leggo sempre con piacere, ma stavolta mi fai preoccupare, anzi riflettere. C'è (o sento) come una amarezza di fondo nelle tue parole... "La voglia di vivere della femmina" è un tuo passo molto significativo e delicato. Mi ha colpito. Più ancora che "fra 5 o 6 anni", che di per noi sono quasi una eternità (meno - buon per loro - per le tartarughe). Ma non mi permetto di fare lo psicologo, anche se - nel mio ultimo messaggio - ero stato tentato di ragionare più a fondo sul mondo degli animali "allevati" e del conflitto tra la loro natura, la natura in generale e la nostra cultura (spesso onnipotente, ma certo anche saggia). A volte mi sembra che siamo troppo protettivi, altre volte troppo poco. La neutralità, sia con gli animali domestici che amiamo che con quelli liberi, mi è difficile praticarla. Ma se è difficile con le bestie, fortunatamente è più difficile metterla in atto con le persone vicine, o nel mio caso, con la mia donna... (che handicappata non è): lei conta più delle altre. Ma è logico - ritorno nel mondo di Agnese - che "stazza, età, violenza (Mike983 ha giustamente apostrofato il maschio come un selvaggio)" fanno la differenza. Una differenza obiettiva. E tra il muso dolce di Agnese e la rabbia da guerriero frustrato di Filippo (credimi, la percepivo nettamente, quasi sentivo la sua rabbia nel vedere che il recinto non era per lui più superabile, in quel suo andare avanti e indietro), si sceglie Agnese. La natura però, forse avrebbe scommesso su Filippo. Il mio auting finisce qui. PS: E' che non mi piace parlare di un cieco come di "un non vedente" o di un disabile (termine già di per sè addolcito) di "un diversamente abile". Ciao. Michele
  10. Grazie a tutti per le risposte. La separazione tra le due tarte continuerà, almeno sino al prossimo anno. Poi vedremo. Ovvio che a questo punto questa discussione potrebbe (dovrebbe) concludersi qui. Ciao. MICHELE. PS (solo a titolo di cronaca): Agnese penso abbia 3 anni, ma è un pochino handicappata alle zampe posteriori (unghie girate al contrario, tra l'altro). L'anno scorso, prima del letargo, pesava 70 grammi. Ora 105. Filippo invece, prima del letargo, stava sui 280 grammi. Ora sta sui 480 grammi. Ed è veramente robusto e "rettililisco". Agnese ha la codina molto corta, ed al 90% è femmina.
  11. Volevamo sentire un vostro autorevole parere. Siamo un pizzico preoccupati per Agnese (una piccola tarta di 100 grammi), e la momentanea soluzione presa è stata quella di isolarla da Filippo (4 anni, grosso e robusto di quasi mezzo chilo). Il problema è il "calore", o meglio le reazioni di Filippo ad un insuccesso sessuale. . Prima infatti ha tentato di montarla (sia fisicamente che materialmente) saltandoci sopra... Ok, la natura fa fare così, prendiamone atto... Ma poi - per la evidente diversità di stazza, di età e di stati fisiologici ormonali - e soprattutto non avendo combinato nulla di quello che aveva sperato, se l'è presa con Agnese: Filippo infatti - fronte a fronte - ha aperto la bocca e "letteralmente" ha preso dentro le sue fauci tutta (ma completamente tutta) la testa di Agnese, stringendo. Agnese se l'è fatta sotto, poi siamo riusciti a separarli. Eravamo lì in diretta ad osservare e siamo rimasti traumatizzati dall'aggressività di Filippo. Comportamento naturale tutto ciò? Sapevamo della violenza dei maschi, ma non sapevamo di questo elevato livello. Noi non vorremmo intervenire artificiosamente sulla loro natura, ma certo non ci piacerebbe vedere una mattina Agnese con la testa mozzata. Agnese stava in un grande terrario nel giardino, dove non poteva uscire, mentre Filippo ci poteva entrare. La soluzione odierna è stata quindi quella di separarli: mura alte 40 cm. e Filippo che ci gira attorno come un guerriero frustrato. Consigli e considerazioni ben accette. Un saluto. Michele.
  12. QUOTO: Ora si tratta solo di aspettare, naturalmente senza dimenticare di controllare il termometro per il rischio di gelate, ma per il momento non c'è questo pericolo. Gelate? Pericolo? Termometro? Cioè, bisogna fare qualcosa se arrivano le gelate? Le 2 tartarughe (Filippo non lo vedo da almeno un mese, Agnese, la piccolina, sono tre giorni che è ficcata dentro un'anforetta ricoperta di foglie) stanno ovviamente all'aperto, perciò è certo che arriverà il freddo. Che temperature reggono? (non sono ansioso, ma solo desideroso che non si ibernino....) Ciao. Michele
  13. Grazie a tutti per le risposte (di buon senso) che evete fornito: Agnese comunque stamattina era di nuovo ribaltata, aveva gli occhi francamente "preoccupati" (una espressione che non avevo mai visto, se vogliamo bella nella sua criticità), e ancora zompettava. Per ora la seguirò day by day. Poi dopo il letargo (da giovedì prossimo -20 gradi, azz...), in primavera cercherò di creargli le condizioni accennate da Giorgio. Alla prossima. Michele
  14. PREMESSA STORICA Agnese, la piccola di 77 grammi e, come accennato una mesata fa, con qualche problema di forza alle zampette posteriori, per aver vissuto in una scatola, è stata messa in giardino in un terrario e ha iniziato a camminare e girare alla grande irrobbustendosi e svegliandosi. Anche come temperamento. IL PROBLEMA DI CRONACA Non ci sono possibilità per lei di fuggire: bordi con mattoni impossibili da superare. Il terrario è stato costruito al fine di evitare di perderla nel giardino, e magari tosarla col tagliaerba. Lei però ha sempre di più aumentato l'iniziativa alla scoperta e stamattina a pranzo l'abbiamo trovata (non sappiamo da quanto) rigirata con il carapace in giù. IMMOBILE. L'abbiamo girata e ha ricominciato a trotterellare. FINALINO AMARO Insomma dobbiamo preoccuparci? E' la loro natura, arrampicarsi, vabbè, ma apprendono che se si girano rischiano di morire? Cioè lo sanno? Avrà capito la lezione? Anche le vostre piccole vivono sul filo del cappottamento? Molte domande, ma senza drammatizzare (per ora controlleremo ogni giorno la situazione): ma certo un po' sorpresi rimaniamo, visto che le speranze di vita, per lo meno in natura, mi sembrerebbero scarse nella loro incoscienza. Un ciao a tutti P.S. Filippo (quello più grande, 280 grammi) quando la vede mi pare nervoso (o geloso), perchè comincia a girare come un matto a velocità supersonica. E non la fila formalmente manco per idea. Tra l'altro non è che pure lui rischia di cappottare? Michele
  15. La provenienza è diversa. Proprietari diversi, cioè. Razza sostanzialmente simile (HH?) anche se Agnese è più sul marrone scuro. Le zampette, come ho risposto ad Eleonora, sono deboli anche per la vita "artificialissima" che probabilmente conduceva.
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