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Eddie78

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Su Eddie78

  • Compleanno 22/07/1978

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  • Sesso Utenti
    Uomo
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    Castione Andevenno (SO)
  • Tartarughe in Possesso
    Testudo hermanni boettgeri
  • Su di Me
    Sono un neofita, quindi vi prego di avere pazienza... :P

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Reputazione Forum

  1. Innanzitutto Carlino ti devo ringraziare moltissimo, perchè la tua risposta è esattamente quello che stavo cercando su questo forum! Approfitto della tua gentilezza ed esperienza per chiederti ancora un paio di cose, se non ti dispiace: "-Gestire una coppia di tartarughe comporta di separare il maschio dopo gli accoppiamenti per evitare che stressi la femmina con corteggiamenti che a volte sono cruenti , distogliendola o disturbandola nei compiti delicati delle deposizioni. Si gestisce un allevamento in modo più semplice mettendo insieme al maschio un minimo di tre femmine in modo che possa scaricare la sua carica sessuale su una alla volta dando tregua alle altre." Questo vale sempre? Anche quando la differenza di dimensioni tra maschio e femmina è cosi marcata ? (maschio da 13 cm, femmina da 22 cm, quasi 4 volte maggiore in peso) "- Gli adempimenti di legge sono abbastanza complessi ed è impossibile che tu riesca a venderle complete di documenti prima di un anno: le tartarughine nasceranno a luglio o agosto dal momento che ,visto dove abiti , sei costretto ad usare una incubatrice, e andranno in letargo alla fine di settembre o all'inizio di ottobre per risvegliarsi alla fine di marzo o inizi di aprile. La legge ti obbliga a denunciare la nascita entro dieci giorni e a dotarle di microchip entro un anno : considerando che il microchip ,viste le dimensioni delle piccole ,verrà messo il più tardi possibile completerai questa operazione appena prima del secondo letargo . A questo punto fai richiesta di Cites il cui rilascio è subordinato ad una visita della Forestale al tuo allevamento per il prelievo del Dna al fine di accertare l'effettiva discendenza delle piccole da animali certificati. Qui avrai il primo ostacolo in quanto la femmina che vuoi prendere deporrà uova fecondate non dal tuo maschio ma da quello o quelli dell'allevamento di provenienza : non è un grosso ostacolo ma potrebbero assegnare la fonte F alle tue baby non essendo presente nell'allevamento il vero padre (considera che sto esponendoti queste procedure nell'ipotesi che entrambe le tartarughe abbiano la fonte C ) Quindi tirando le somme avrai le tartarughe pronte con i documenti non prima di due anni e se avrai la fonte F non potrai venderla ma solo movimentarle con procedura diversa dalla vendita." Caspita, qui andiamo veramente sul complicato. Fare solo la denuncia di nascita e cedere le tarte prima della microchippatura è possibile o è contro la legge? Qui purtroppo mi scontro con alcuni problemi aggiuntivi: in una zona decentrata come quella in cui abito io non ci sono veterinari specializzati, il più vicino dovrebbe venire apposta da 80 km di distanza, con conseguente aggravio di costi. Oppure dovrei caricare tutte le piccole in macchina e portarle a spasso con me per almeno mezza giornata. Inoltre qui non c'è mercato per la vendita di tartarughine, per questo pensavo di cederle a chi è più esperto di me, è meglio introdotto nel giro e quindi ha più probabilità di riuscire a trovargli una sistemazione adeguata, e sta in una zona dove gli inverni sono meno lunghi e meno freddi... Quanto costa l'esame del DNA? E' a carico dell'allevatore? "- La gestione delle piccole è semplice : devi fornire le stesse cose che dai alla grandi ma sistemarle in un recinto protetto da reti contro i predatori , rifugio per il letargo ecc." Per Ugo mi regolo con un letargo controllato, prima in autorimessa e poi in un frigorifero specifico. So che lasciare fare alla natura sarebbe meglio, ma il mio Ugo mi sembra un po' tontolone e temo che ci lasci le penne quando il tempo impazzisce. Per esempio, a inizio novembre era interrato solo a metà quando di notte siamo scesi a -4° / -5° per 3 giorni consecutivi... Stesso problema in primavera, con salti di 20° nello stesso giorno tra massima e minima, e temperature primaverili a fine febbraio e sottozero a metà maggio...Lo stesso sistema potrebbe funzionare anche per i cuccioli? "-il solo costo di una baby in termini di pagamenti all'ufficio Cites e inserimento del microchip va dai 35 ai 40 € senza contare il tempo che perderai nel farle nascere e nell'allevamento ed il tempo per gli adempimenti burocratici." Si, a me interesserebbe coprire le spese o poco più. Mi piacerebbe fare vivere al mio Ugo e alla sua eventuale compagna una vita vicina a quello che vorrebbe la natura, e possibilmente contribuire alla riproduzione di esemplari sani e geneticamente in regola di questa meravigliosa specie di tartarughe. Non mi interessa farne un business o avviare un allevamento di serie. Da quello che mi scrivi, però, non è semplice seguire questa impostazione intermedia. Considerate le difficoltà burocratiche, sembrerebbe che valga la pena fare riprodurre le proprie tartarughe solo attrezzandosi per realizzare un allevamento vero e proprio... Ho inteso bene la questione? Grazie ancora per i tuoi consigli.
  2. Eddie78

    Creare una famiglia di THB?

    Ciao a tutti, sono il fortunato possessore di un maschio di THB di 10 anni, lunghezza di carapace 13 cm. Sto meditando di acquistare una compagna per il mio Ugo, e avrei trovato un bellissimo esemplare di femmina di 14 anni già riproduttiva e decisamente grandicella (lunghezza carapace 21-22 cm). Prima di imbarcarmi in questa avventura, però, vorrei confrontarmi con qualcuno di voi esperti per ragionare in anticipo su come evolverà la situazione e come gestirla al meglio. Il mio giardino non è molto grande (circa 60 m²) e quindi sono un po' preoccupato dall'eventualità di doverlo suddivire qualora Ugo si dimostrasse troppo aggressivo e, soprattutto, da come gestire la prole che con ogni probabilità nascerebbe (l'attuale propretario della femmina mi parla di una media di 12 uova all'anno). La mia intenzione sarebbe di provvedere a tutti gli adempimenti di legge alla nascita delle tartarughine, e di cederle prima del primo letargo perchè avrei difficoltà a gestire un eventuale terrario in casa. Chi mi vende la femmina si impegnerebbe a comprarmi la prole anno per anno. Sintetizzando, quindi, le domande che mi vengono in mente sono le seguenti: - Operativamente, nella vita di tutti i giorni, come cambia la gestione di un solo maschio o di una coppia riproduttiva? (Bisogna prevedere tane separate?, suddividere il giardino in zona del maschio e zona della femmina? Creare una zona specifica per la deposizione? Ci sono altre cose da prendere in considerazione?) - Quali sono gli adempimenti di legge per poter vendere tartarughe di meno di 1 anno? - La gestione dei neonati è complessa? Che tipo di cure richiedono nelle prime fasi di vita? - Quale potrebbe essere un prezzo di vendita onesto per delle THB di meno di 1 anno di vita? Dimenticavo: entrambe le tartarughe sono in possesso di regolare Cites. Spero di aver postato nella sezione corretta. Vi ringrazio tantissimo per le risposte che vorrete darmi.
  3. Ciao Carlino, grazie mille per il tuo interessamento. Ecco le misure di Ugo: Lunghezza max carapace 12,5 cm, larghezza max carapace 11, altezza carapace 7 cm. Peso: 515 g. Se può essere utile per valutare lo stato di salute posso postare anche qualche fotografia... Mi preoccupa un po' il fatto che lo vedo raramente bere e mangiare e in due mesi non l'ho mai visto fare la cacca e ho trovato solo 2 volte quella schiumetta bianca che dovrebbe essere la pipì. Ma probabilmente dipende anche dal fatto che a casa non ci passo molto tempo.... Aspetto il tuo parere!
  4. Salve a tutti. Premetto che sono un neofita, quindi vi prego di avere pazienza se faccio domande o mi pongo problemi senza senso. Da un paio di mesi ho acquistato una THB maschio di 9 anni. Da quando l'ho portato a casa mi sono sempre stupito del fatto che mangiasse davvero molto poco (infinitamente meno rispetto alle Trachemys che avevo da bambino). Da un paio di settimane non ha più mangiato praticamente niente, anche se immagino che sia dovuto al fatto che da noi a metà ottobre le temperature cominciano a essere rigide (qui in Valtellina abbiamo già avuto la prima brina). Siccome però il tempo fa le pazzie, nel giro di pochi giorni siamo tornati sopra i 20° e il mio Ugo oggi è uscito dalla buca che stava scavando e l'ho trovato in giro per il giardino che masticava trifoglio. Mi sono sentito un po' in colpa perchè sono ormai passati un po' di giorni da quando non gli do da mangiare e lascio solo la scodella dell'acqua (che peraltro non beve quasi mai). Domanda: come devo regolarmi in vista del letargo? Posso continuare a dargli lattuga, cicoria, fiori di ibisco e tarassaco ecc., o lascio che si gestisca da solo mangiando solo quello che trova nel prato? Avrei voluto fargli fare una visita di controllo per verificare il suo stato di salute in vista del letargo, ma il veterinario esperto in rettili più vicino alla mia zona sta a 1 ora e mezza di distanza e non so se vale la pena tenerlo per mezza giornata in una scatola di cartone solo per una visita di controllo... Quindi ho preferito chiedere consiglio a voi su come regolarmi, vista la mia completa mancanza di esperienza... Tante grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi! Eddie78
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